Se desidero un'acqua d'Europa, è la pozzanghera
nera e gelida in cui, nell'ora del crepuscolo,
un bimbo malinconico abbandona, in ginocchio,
un battello leggero come farfalla a maggio.
( Il libraio di Salinunte- Arthur Rimbaud)Friederich aveva architettato tutto alla perfezione.
Sua madre lo aveva viziato per bene – dopo tutto era l'unico figlio della famiglia Wolf – perciò nulla gli veniva negato, in special modo da quella donna che, subendo l'assenza del marito a causa del lavoro continuo, aveva come unica compagnia quella di suo figlio che mai tardava ad accontentare.Era il suo compleanno, nulla di più di un semplice compleanno, ma aveva organizzato una festa così sfarzosa – in maschera, per giunta – per attirare l'attenzione di qualcuno e si era spinto a indossare addirittura un vestito abbastanza complesso, sullo stile pressoché cinquecentesco, con tanto di trucco sugli occhi.
Era entrato nella sala, facendosi attendere come tutti i festeggiati che si rispettino, avanzando tra gli ospiti e guardandosi qui e là tra la folla; chiunque avrebbe creduto che stesse semplicemente cercando di mostrarsi in qualche modo per il ruolo che gli spettava, eppure la verità era che lo stava cercando: voleva trovare Franz, perché era certo che avesse accettato l'invito.
Franz era un membro delle SS, molto giovane tra l'altro, nonché subordinato e amico di Ludwig.
Si era spinto fino a quella festa non per proprio volere, ma tutt'alto: era stato invitato e aveva fatto lo stesso procedimento mentale del suo colonnello, vale a dire quello secondo il quale non avesse potuto mancare a quell'evento per evitare sospetti e ripercussioni di sorta.In particolare, Franz si chiedeva il perché di una simile banalità: non per forza tutti dovevano partecipare alle feste, era ovvio per lo meno ai suoi occhi che si potesse avere una preferenza come no; ma secondo la loro mentalità, un'assenza simile sarebbe equivalsa a un affronto proprio per via del fatto che non si poteva non omaggiare un figlio del Reich, giovane e ariano, che compiva gli anni.
C'era un unico problema: Franz conosceva quel ragazzo e forse anche troppo.
Per lui che aveva smesso di frequentare Friederich qualche tempo prima, era una sofferenza stare lì; eppure, data la sua famiglia, sapeva bene che se avesse continuato di quella lena avrebbe finito col metterlo in pericolo – e Franz non avrebbe mai voluto che l'altro potesse incappare nei guai per la loro relazione, perché sì: Frederick e Franz erano stati precedentemente insieme e quest'ultimo gli aveva detto dolcemente addio per scongiurare ogni minaccia.
Si era messo vicino a un muro, sul lato della sala, senza poggiarci la schiena e cercando di non dare nell'occhio in nessun modo, rimanendo dritto con le mani giunte sul davanti, mentre sosteneva il capello della sua divisa e tentava di evitare qualsiasi coinvolgimento con l'altro; ma Frederich era così vistoso ed evidente da essere visto inevitabilmente, suo malgrado.
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La ballata dei petali caduti
Historical FictionL'ufficiale tedesco Ludwig Dubois, nella Germania Nazista del 1940, con la sua propensione autoritaria e rigorosa, si troverà non solo a lottare contro i soprusi di un regime oppressivo, ma anche contro la follia di sua moglie. Una travolgente passi...