Capitolo 39

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Tu ed io siamo una cosa sola.
Non posso farti del male senza ferirmi.
(M. Gandhi)

Friederich era al settimo cielo

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Friederich era al settimo cielo. La visita di Franz lo aveva rinvigorito nel corpo e nello spirito.

Per gli altri sarebbe stata una comunissima giornata di scuola a Berlino sotto la guerra, ma per quanto riguardava lui, era felice. Franz sarebbe ripartito presto, lo sapeva bene, ma voleva credere che quel tempo trascorso insieme sarebbe stato infinito e che quel maledetto conflitto non glielo avrebbe riportato via.

Si sentì strattonare per il braccio e già era pronto a far pagare tale confidenza, ma si placò quando riconobbe Bruno. «Cosa vuoi?» domandò in attesa di una spiegazione che non tardò ad arrivare.

«Anche tu sei diventato amico di quello lì?»

Era ovvio, per Friderich, che solo a Silas poteva rivolgersi con tale astio. Quello che gli sfuggiva, però, era perché Bruno ci tenesse al fatto che fosse suo amico o meno. Loro due, alla fine, erano solo compagni di classe che avevano scambiato due chiacchiere di tanto in tanto. «Intendi Silas?»

«Sì, proprio lui.» Bruno si avvicinò a Friderich pronto per carpire tutti i segreti che solo Friderich gli avrebbe saputo rivelare.

«Non siamo amici, siamo compagni di scuola, proprio come me e te, Bruno. Ma, ad ogni modo, non vedo perché non dovrei esserlo.»

«Mi chiedi perché? Sei forse impazzito o sei diventato cieco? Ti sembra un essere normale? Ti sembra come noi?»

«Hai ragione, infatti. Sembra molto più simile a me: ariano, con biondi capelli e occhi azzurri, piuttosto che a te, Bruno.»

«Friderich, tu pensi che io sia sciocco fino a questo punto? Tu non vuoi proprio capire, vero? Anzi, fai finta di non capire» ringhiò Bruno.

«Io non so perché tu mi stia dicendo queste cose, perché fai tutte queste domande, ma se hai dei dubbi, puoi rivolgerti a chi di dovere.»

«La farei se solo ne avessi le prove.» Bruno strinse i pugni per la rabbia.

«Allora non so cosa tu voglia da me.»

«Speravo tu potessi dirmi qualcosa...»

«Non vedo cosa dovrei dirti. E se anche sapessi qualcosa non mi metterei a fare del pettegolezzo con te, andrei direttamente alla questura.»

«Friderich lo so perfettamente che dove c'è un pettegolezzo ci sei tu, la maggior parte delle cose che so su questa scuola le devo a te.»

«Ma non per le cose che vai insinuando. In quel caso andrei subito da chi di dovere, come già detto.»

«Secondo me non sai quello che stai facendo.»

«Cioè? Ce cosa starei facendo?»

«Stai proteggendo un comunista, un oppositore al partito, renditene conto!»

La ballata dei petali cadutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora