Capitolo 21 ➳ "Brutta figura"

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Quando finì di farmi la doccia, cercai un asciugamano all'interno del grande bagno. Non lo trovai molto dopo. Era dentro uno dei tanti cassetti vicino al grande specchio. Mi asciugai con l'asciugamano i capelli e poi li pettinai. Di seguito, andai verso i vestiti che mi aveva dato Lauren e che avevo posato sulla pattumiera, per controllare che non avesse dimenticato qualcosa.

Peccato che...

"Lauren!" urlai. "Lauren!"

Non mi sentiva, così fui costretta a circondare il mio corpo con l'asciugamano e uscire da quella stanza.
Aprì qualche porta visto che non ricordavo dove fosse la sua stanza, e poi la trovai : era sul letto con le sue cuffie mentre canticchiava una canzone. Non avrei voluto disturbarla perché mi piaceva ascoltarla, ma dovevo...

I suoi occhi caddero su di me, e sembravano... desiderosi? Desiderosi di cosa? Di togliermi da dosso quell'asciugamano? Eppure, non ero nemmeno un granchè.

Si tolse le cuffie e mi studiò.

"Sì?" la sua voce uscì roca e il suo sguardo cadde sulle mie gambe scoperte. Si era messa seduta sul letto, e i suoi occhi, come un richiamo, continuavano a scorrere sulle parti del mio corpo che non ero riuscita a coprire per l'asciugamano non molto grande ma comunque di ottime misure per non mostare le mie parti intime.

"Non... non mi hai portato... bè..." giocai distrattamente con il bordo dell'asciugamano che tenevo saldo insieme all'altro. "I... ecco... bè..."

"Oh, capisco" si alzò e aprì l'armadio a di fronte al suo letto, mostrando un'infinità di vestiti, di tutti i colori e di tutti i generi. Avrei scommesso che fossero tutti di marca. "Tieni" mi porse due buste, ancora nuove, nella prima c'era un reggiseno nero, mentre nella seconda un paio di mutandine di pizzo nero. Non erano mai stati utilizzati, si vedeva.

Il mio viso si accaldò.

"Questo... è troppo grande" dissi, guardando il reggiseno, e lei ridacchiò piano, ma non di scherno.

Era così bella quando era semplicemente sè stessa e non il capo di qualcosa.

"Mi dispiace, è la mia misura"

"Grazie comunque" uscì dalla stanza come razzo, e infatti, a causa di questo sbattei contro qualcuno, cadendo a terra, e di conseguenza, facendo cadere l'asciugamano.

In quel momento, Lauren, sicuramente a causa del botto, uscì dalla camera, e appena mi vide a terra sgranò gli occhi.

Io arrossì e quasi piansi per l'imbarazzo quando incontrai lo sguardo allibito di Clara Jauregui e sentivo quello di Lauren bruciare su di me.

"Mi scusi" dissi subito. Presi le buste che mi erano scivolate dalla mano, e mi misi in piedi, circondando l'asciugamano al mio corpo con fretta. "Non l'avevo vista e..."

Il suo sguardo si alternò su di me e su Lauren, che da quando era uscita dalla camera aveva un'espressione sul viso che mi aveva davvero fatto credere che fosse gay. Diamine, non sapevo se sentirmi a disagio di ciò, esserne felice, oppure essere ansiosa per la paura che Clara notasse il comportamento della figlia.

"Io... ho fatto la doccia... Lauren prima mi aveva dato dei vestiti ma... io... ecco..." per la tensione sentì una lacrima scendere sul mio viso accaldato. Ero agitata e il mio cuore batteva all'impazzata.

"Le avevo dato degli indumenti intimi perché io stessa mi ero dimenticata di darglieli insieme ai vestiti" disse Lauren, ricomponendosi per difendermi e non farmi sentire a disagio.

La ringraziai mentalmente per essersi espressa al posto mio.

"Capisco" disse Clara. "È stata colpa mia, scusa Camila. Mi ero dimenticata di dirti dove fosse la tua stanza. Se vuoi, te lo dico adesso, così ti vesti"

Io annuì velocemente, e lei si voltò, accompagnandomi nella porta accanto a quella di Lauren.

"Questa è la tua camera. Sii tranquilla. Scusa se prima ti ho fatta sentire a disagio. Appena puoi, scendi in cucina che vorrei parlarti" il suo tono fu calmo ma serio, e ciò mi fece sentire soltanto più in imbarazzo.

"Sì-sì" risposi velocemente, e lei andò via prima di sorridermi.

Appena scese dalle scale, mi chiusi nella camera, sbuffando e piagnucolando.

"Perché devi sempre fare figure di merda?" mi dissi, esasperata.

*

Il prossimo capitolo sarà sconvolgente, ma in modo positivo 🌚💁🏻‍♀️
Sì, esiste questa parola nel mio vocabolario (positivo) anche se non sembra. In fondo qualche gioia ve la dò, vedete?
Commentate che forse aggiorno oggi, di nuovo appena ho tempo 🌈

Homophobia ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora