-Capitolo 4-
Ebbene si,Luke si trovava in ospedale,ancora,dopo un anno,quando i medici lo aiutarono ad abbandonare a droga.Per lui non fu facile ma ce la fece,per Calum,per Ashton e soprattutto per Michael. Se le ricorda bene le nottate passate con Michael a piangere e dire che ce la faceva a resistere.Ma non ce la faveva,anzi,stava crollando,portando con se anche gli altri.
Si ricorda quelle notti perchè erano state le sole dove anche Michael aveva mostrato le sue debolezze;
'' Luke,non so quanto credibile possa essere uno che dice -Sono forte,ce la faccio- mentre piange.''
L'ennesima lacrima gli rigò il viso. Ecco che si trovavano in una situazione alquanto insolita,Michael che cerca di consolare Luke ,piangendo.Una delle cose più strane che avessero mai fatto insieme.
Comunque ora Luke è sul letto d'ospedale,cosciente,anche se vorrebbe dormire per un altro po' di tempo,si alza.Almeno prova ad alzarsi.Non ci riesce.Il dolore che il ragazzo ha nel petto è troppo forte,brucia e lo fa cadere con la testa sul morbido cuscino.
Rimasto solo ,in una stanza d'ospedale,cosa poteva fare qualcuno? Poteva solo aspettare.Luke avrebbe tanto voluto vedere Michael entrare da quella stanza e abbracciarlo forte perchè era sicuro che il suo profumo avrebbe alleviato ogni singolo dolore che il più piccolo aveva .Ma non fù Michael ad entrare.Non furono nemmeno Calum o Ashton.
Un uomo sulla cinquantina con un camice bianco entrò aprendo delicatamente la porta.
''Ah,ragazzo,buongiorno,come và? Io sono il dottor Lee,tu come ti chiami?''
''Io..sono Lucas Hemmings,signore''
''Ah,Hemmings,non siamo mica in una caserma,puoi darmi del tu'' disse sorridendo.
Luke era fortunato ad avere il dottore Lee.Un anno fa,quando veniva in questo stesso sopedale ,aveva un dottore che era peggio della sua professoressa di letteratura.
''Vai al liceo Lucas?''
''Si,signore,mi può chiamare Luke'' disse sorridendo,anzi,sforzandosi di sorridere.
''Anche mia figlia va al liceo,ultimo anno,sono molto fiero di lei''
''Anche io vado all'ultimo anno '' altro sorriso forzato.
''Ah,ecco dove avevo sentito il tuo nome,mia figlia,Arianna ,non so se la conosci,credo che stà in classe con te''
''Ehm...Arianna..'' gli venne in mente solo allora ''ah,si ,frequentiamo lo stesso corso di biologia'' disse il ragazzo
''Okay,basta chiacchiere,mi ha fatto piacere parlare con te ,ora devo lasciare spazio ad altra gente che vuole vederti'' disse il dottor Lee facendo un cenno verso la porta
''Ah,devi restare un altro po' per dei controlli,ma si è questione di un giorno al massimo''
''Okay,grazie''
Quando il dottore chiuse la porta dopo essere uscito non passò neanche un minuto che già Calum era dentro alla stanza di Luke e gli faceva mille domande tipo ''come stai ora,cosa senti,ti fa male,perchè sei svenuto,cosa ti ha detto il dottore''
''Hey,hey,Calum,calmati,stò bene,ho solo un lieve dolore al petto'' beh,lieve non tanto,pensò Luke ,ma non voleva far preoccupare l'amico.
Calum lo guardò per un po' poi lo abbracciò forte ''Ci hai fatto preoccupare Hemmings,non so cosa farei senza di te''
''Oddio Calum'' irruppe una voce nella stanza ''non sai quante cose buone ci sono nel distributore del piano terra''
Era la voce inconfondibile di Ash,che come al solito provava a pensare ad altro,piuttosto che essere triste.E per questo Luke lo invidiava un pochino,anche lui avrebbe voluto poter dimanticarsi delle cose brutte.Almeno per un po'.Ma poi si ricordò in che condizioni vide Ash quando si conobbero e la poca invidia che provava sparì perche,sì ,anche le persone più forti possono assere fragili
''Hey,qui c'è un momento ''romantico'' tra due amici e tu interrompi tutto'' rise Luke
''Oh,vi lascio soli se proprio volete'' rise a sua volta Ash facendo l'occhiolino
Calum arrossiva sempre a questo genere di battute.Anche stavolta
''Sei adorabile Calum'' disse Ashton continuando a ridere.
''Ehm..si,certo.'' ribattè il moro
''Chi vuole un Clifford-abbraccio?'' irruppe nella stanza il quarto menbro del gruppo .
Luke si sporse per abbracciarlo ma il dolore al petto sembrava non volesse farlo muovere,quindi al posto di dire ''io'' a Luke uscì un verso strozzato per poi ricadere sul cuscino un'altra volta.
''Sei messo male tesoruccio,stai buono lì che vengo io''
''G-grazie'' il dolore cominciava ad aumentare lasciando Luke quasi senza fiato.
''No,Luke,avevi detto che stavi bene,che cazzo succede''disse Calum preoccupato vedendo l'improvviso cambiamento dell'amico.
Luke stavolta non riuscì a rispondere e non sentì più nulla.
Silenzio.
Calum si era sempre chiesto cosa si provasse ad essere morti.Lo sapeva che Luke non era mrto ,ma a volte si faceva questa domanda.Non era di certo una domanda che un ragazzo normale si farebbe,ma lui non era normale.No.
---------------------------------FLASHBACK-----------------------------------------------------------------
Lui era quel genere di ragazzo che appariva dolce fuori e si teneva dentro i quello che non poteva dire.Da quando conobbe Luke cambiò perchè non tenne più nulla dentro.
Per questo i suoi ,vedendo che stava sempre con Luke e credendo che aveva un'influenza negativa sul figlio,gli impedirono di vedersi ancora con il biondo.Ma Calum si era stufato di essere il solito figlio perfetto,quello che stà zitto e obbedisce.Per questo una sera lasciò andare tutto quello che aveva dentro e non ebbe un buon risultato visto che poche ore dopo si ritrovava per strada con la borsa contenente tutte le sue cose,a vagare
verso una meta sconosiuta.
Non potendo prendere una casa ,essendo da solo e senza un lavoro,con la scuola che doveva finire ,pensò subito a Luke.Calum non pensava che quella serata avrebbe potuto cambiare la vita di tutti e due.
Appena bussò alla porta,Luke venne ad aprire,e non aveva di certo un bell'aspetto.I capelli erano scompigliati,cosa che molte ragazze avrebbero trovato sexy,e aveva le occhiaie per colpa delle litigate e di conseguenza le notti senza sonno che si faceva per colpa di sua zia. Indossava una canotta e i pantaloni talmente stretti che Calum si chiese come faceva ad indossarli.
Senza dire nulla ,anche perchè avevano imparato a capirsi senza parlare,Luke accolse Calum in casa.
Subito il più grande cominciò a piangere dandosi dello stupido
''Hey,cosa ti è successo? Raccontami tutto ,sfogati.''
Luke stette ad ascoltare in silenzio l'amico.Non disse nulla,anche perchè non sapeva che dire.
''Ed ecco che ,dopo essermi sfogato con i miei,che poi neanche fosse colpa mia,mi ritrovo per strada,con la borsa in mano e nessun soldo in tasca''
''Hey,calmati,puoi stare da me quato vuoi,appena finirai la scuola cercheremo insieme un lavoro e affitteremo una casa ,solo io e te e nessuno a scassarci il cazzo tutto il giorno''
''E tua zia?''
''Credimi,ha abbastanza compagnia ogni sera,non si accorgerà neanche che me ne sono andato,poi tra poco compi 18 anni,se sono con te ,che sei maggiorenne,nessuno mi può dire nulla''
''Ecco a cosa servono gli amici ,Luke,si salvano l'un l'altro''abbracciò l'amico ''grazie''
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Aback
FanfictionLuke sapeva che la vita ha sempre fatto la stronza con lui ma ora ha proprio esagerato.