4. Idea

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BETHANY POV'S
Io e Jas siamo sedute a tavola, inizio il discorso.

Io: Jas, lo so che forse non è una buona idea per te, ma è per il nostro bene.
Jas: Intanto dimmi la tua idea poi ne parliamo meglio.
Io: Allora, siccome quel presunto ragazzo di nome Toby, era a casa nostra a quanto pare....avevo preso una decisione. Vedi, mia zia è morta tanti anni fa e ha lasciato la casa in eredità a mia madre; le chiavi le ho, perché avevamo fatto una copia.
Jas: E allora? Se stai pensando che io mi devo trasferire per un assassino, te lo scordi. Io non voglio andare ad abitare in un'altra città fino a quando i miei non tornano.
Io: Jas, è per il nostro bene. Siamo "innamorate" ok, però non penso che vuoi sprecare la tua vita così.
Jas: Bethany smettila.
Io: Ma Jas...
Jas: Ho detto smettila.

Mi sto zitta, non capisco il motivo per cui lei non vuole trasferirsi.
Non so che dire, ho detto solo la mia idea, non c'era bisogno di fare così.

È passata un'ora e ormai è mattino, Jas è stata tutto il tempo sul divano, senza guardarmi e parlarmi. Non so cosa ho detto di male.
Hollywood non è tanto lontano da qui e poi...aspetta...Hollywood. Oh no, ho fatto una grande cazzata.

Io: Ehy Jas...
Niente non mi parla.
Io: Jas, Jas ascoltami. Lo so ho fatto una cazzata solo ora mi sono ricordata quello che è successo tanto tempo fa ad Hollywood, con te e tuo zio...
Jas: Oh beh, almeno la memoria non se n'è andata a fanculo, vero Bethany?
Io: Jas, lo so. Ho sbagliato, scusami tanto. Non me lo ricordavo e basta. Dopo tutto quello che abbiamo fatto insieme, secondo te, te lo avrei detto a posta?
Jas: No...
Io: Bene, adesso...Mi perdoni?
Jas: Ok, ma se mi viene in mente qualche scherzo devi subire.
Io: Uff... E va bene!

Ci abbracciamo, almeno ho risolto.
Me lo ero proprio scordato... Jas da piccola, quando aveva 7 anni, stava da suo zio. Sua madre ha avuto vari problemi e non poteva mantenerla.

Suo zio, sembrava una persona normale...sembrava.
Un giorno le ha chiesto se volevano fare un gioco, lei non capendo tante cose per la sua età, ha accettato... adesso non mi ricordo bene quale gioco era, perché sono passati tanti anni.

Comunque, questo gioco aveva una penitenza, ovviamente si poteva scegliere quale. Suo zio ha vinto e l'ha portata in camera; l'ha buttata sul letto e ha incominciato a spogliarla. Lei pensava che le stesse facendo il solletico, invece...Suo zio l'ha stuprata.

Lei, dopo un po', appena ha incominciato a spogliarsi anche lui, lo aveva capito ma non opponeva resistenza perché cosa poteva fare una bambina di 7 anni con una persona di 37?

Quando avevamo otto anni, avevamo deciso di dirci tutti i nostri segreti e lei me lo aveva raccontato. Mi ero messa a piangere perché non volevo che facessero del male alla mia migliore amica.

Tutt' ora ci raccontiamo tutti i nostri segreti. Non volevo farle ricordare quell' episodio.

Adesso è stesa sul divano, sta dormendo, mi metto in ginocchio vicino a lei e le accarezzo i capelli, come le piaceva da piccola.

Alzo lo sguardo, alla finestra. Vedo un'ombra passare e una goccia di sangue che sporca il vetro, oh no. Non può essere di nuovo qui...

Amore Rosso Sangue || Ticci Toby ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora