9. Spiegazioni

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JAS POV'S
Io: EJ! POTEVI EVITARE QUESTA CAZZO DI DOMANDA.
Ej: E perché no?
Io: Suo padre ha fatto dell'abuso su di lei, la picchiava e l'ha anche stuprata!
Ej: E io che ne sapevo?!
Clock: Smettila di dire cazzate. Anche se non lo sapevi, non si chiedono le cose personali. Gli interessati ne dovranno parlare quando se la sentiranno!

Ej sbuffa, si alza e se ne va in camera sua, sbattendo la porta.
Io: Che facciamo con Bethany?
Ben: La porto in camera mia. Chiamerò Slender per vedere cosa le è successo esattamente
Io: Ben, è nelle tue mani

Mi fa l'occhiolino nello stesso momento in cui prende Beth a mo' di principessa.
Sale le scale, andando nella sua camera.

Io: Ma perché Ej fa così?
Lj: È sempre stato così con le persone sconosciute. Vedrai che gli passerà.
Io: Giuro che se lo fa di nuovo gli mozzo la testa!
Jane: Ehy Jas, tranquilla. Con Ej ci parleremo
Annuisco a quel rassicuramento.

BEN POV'S
Porto Bethany nella mia stanza appoggiandola sul mio letto. La distendo per bene, per poi chiamare Slender.

In situazioni come queste, se qualcuno ha bisogno di aiuto e si pronuncia il suo nome, si teletrasporta nella zona in cui siamo.

Slender: Che succede?
Io: Stavamo giocando ad obbligo o verità ed Ej ha fatto una domanda stupida e da lì in poi è svenuta.
Slender: Da quanto tempo è così?
Io: Circa 10-15 minuti

Slender mette un tentacolo sopra la ragazza sul letto e dopo vari secondi si decide a parlare
Slender: Nulla di grave, ovviamente. È svenuta per un ricordo che le è passato in mente. Tra poco si risveglierà.

BETHANY POV'S
Apro lentamente gli occhi. Mi guardo intorno: sono in una stanza con le pareti color panna nella quali si trova una grande finestra che illumina la camera; sono sopra un letto con le coperte verdi; dalla parte opposta c'è una scrivania con un computer e tutti gli accessori da gaming.

Ho capito dove sono...infatti, come immaginavo. Accanto a me, seduto su una sedia c'è Ben con la tesa appoggiata a un braccio sul letto.

Alzo il busto, in modo da mettermi seduta sulla superficie morbida con il tessuto vellutato.
Compiuto questo movimento, vedo la testa del ragazzo accanto a me sollevarsi di scatto.

Ha i capelli biondi disordinati e ha gli occhi leggermente socchiusi. Stava sicuramente dormendo.
Ben: Come ti senti?
Io: Non tanto bene, mi fa male la testa. Che è successo?
Ben: Non ricordi? Stavamo giocando ad obbligo o verità ed Ej ti ha fatto una domanda...
Io: Zitto ti prego, non lo dire
Ben: Tranquilla
Io: Da quanto tempo è che sono svenuta?
Ben: Quasi due ore e mezza

Cazzo, anzi non è assai. O forse si, boh non lo so.

Sinceramente non lo so nemmeno io

E tu chi sei?!

La tua coscienza

Oh! Siamo messi bene allora!

Ehy!

Sparisci!

Tornerò!

Detto questo finalmente quella vocina non ha più parlato.
Ben: Vuoi scendere giù?
Annuisco; mi alzo piano piano ed esco dalla camera seguita da Ben.

Arrivata agli scalini, mi appoggio alla ringhiera e scendo piano piano.
Ben è dietro di me, così fa da supporto se in caso dovessi cadere.

Arrivata in salotto, vedo tutti venire verso la mia direzione. Jas mi abbraccia appena mi vede e mi tartassa di domande del tipo "Come stai? Tutto bene? Ti fa male qualcosa? Stai male?".

La zittisco dicendo che è tutto ok. Gli altri mi abbracciano. Andiamo, sono rimasta su solo per due ore e qualcosa!

Mi vado a sedere sul divano, notando che manca una presenza.
Io: Lj, dov'è Toby?
Lj: Ehmmm....Ecco vedi, quando sei svenuta se n'è andato in camera sua, sbattendo la porta.

Non...Non mi ha aiutato...
Io: Perché?
Jane: Beh, vedi...A quanto abbiamo capito si è ricordato di sua sorella, perché veniva picchiata da suo padre e molte volte sveniva...
Io: Ma si è arrabbiato con me?
Ben: Vai a scoprirlo tu stessa

Mi irrigidisco a quella risposta, ma, titubante, salgo piano piano le scale andando nella stanza di Toby.

Arrivata davanti alla porta, sento dei singhiozzi...Toby sta....piangendo?
Impossibile.
Non vorrei entrare, perché avevamo avuto una lite fino a poche ore fa e non sapevo come avrebbe reagito.

Busso leggermente, sperando di non ricevere una risposta. Ma purtroppo non fu così.
Toby: Chi...Chi...Chi è?
Io: T-Toby sono...sono io..Beth, posso entrare?

Non ho ricevuto alcuna risposta, quindi mi decido di aprire.
Entro dentro la camera, vedendo Toby seduto a terra, appoggiato con la schiena a muro, con le gambe raccolte con le braccia e la testa coperte da esse.

Toby: VATTENE VIA! ORA!
Io: Toby ascolta...io...
Non finisco in tempo la frase, perché Toby si alza mi prende violentemente il braccio e mi fa sbattere contro il muro. Prende una delle sue accette e me le punta sul collo con lo sguardo fisso su di me.

Toby: Senti mocciosa. Ti ho detto di andartene e non lo hai fatto? Bene. Adesso tu te ne vai buona buona e fai finta che non è successo niente, a meno che non vuoi ritrovarti due accette nel torace

Detto questo mi spinge verso la porta e mi fa uscire dalla sua stanza, sbattendo la porta alle mie spalle.
Il problema è che è anche la mia stanza. E non so dove andare a dormire adesso.

Intanto corro nella camera di Ben e mi butto sul suo letto, piangendo e urlando.
Non mi ero accorta che era seduto sulla scrivania al computer.

Si avvicina a me, mettendosi a cavalcioni su di me per bloccarmi le gambe e i polsi, in modo tale da farmi stare ferma.

Ben: Beth, Beth, calmati! Calmati! Così brava, che è successo?
Gli spiego tutto con il fiatone e con alcune lacrime che a volte scendevano lungo le mie guance.

Ben: Beth, calmati. Non è successo niente
Io: Perché ha fatto così?
Ben: Una volta è successo la stessa identica cosa con una ragazza che era qui e che era innamorata di Toby. Lei era svenuta e lui ha reagito allo stesso modo. Dopo un po' ci aveva spiegato il motivo per cui faceva così. Gli ricordava un po' sua sorella, ma anche perché non avendo avuto un buon rapporto con suo padre, che li picchiava sempre, lui e sua sorella svenivano spesso. Ovviamente non tutti e due contemporaneamente ma uno si prendeva cura dell'altro quando si perdevano i sensi. Lo so è una grande cazzata, ma quando si ricorda di sua sorella non ragiona più...
Io: Capisco... va bene...senti siccome io adesso non voglio dormire con Toby essendo molto nervoso, vorrei avere una camera.... se è possibile singola.
Ben: Non ti preoccupare ne parlerò con Slenderman. Stai tranquilla.

Sono felice di aver trovato un amico come Ben. Lo ringrazio con un sorriso, uscendo dalla camera e andando giù con il pensiero del comportamento di Toby. Non penso che capirò questo ragazzo. Magari per me si è seccato per una cosa seria, ma per lui è una cosa abbastanza toccante. Gli altri possono pensare che sia una cazzata, ma sarà che per lui non è così... vorrei aiutarlo, ma non penso che lo vorrà...

Amore Rosso Sangue || Ticci Toby ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora