Amore Rosso Sangue || Ticci Toby ||

14. Chiacchiere

LAUGHING JACK POV'S
Dopo quella chiacchierata con Bethany mi sono sentito più "libero".

Le avevo detto che avrei parlato con Toby e lei con Jas.
Non pensavo fosse così comprensiva nei sentimenti altrui. Mi fido di lei.

Salgo le scale, andando verso la stanza di Toby. Busso alla sua porta, ricevendo un 'avanti' da dentro la camera.

"Ehy Toby, come va?" chiedo accennando un sorriso ed entrando nella stanza
"Potrebbe andare meglio" risponde con lo sguardo basso.

È messo a gambe incrociate sul letto, con uno sguardo malinconico verso il pavimento.
"Successo qualcosa?" faccio finta di non sapere niente, non voglio farlo innervosire.
"Beh, al dire il vero si. Senti te lo dico e basta. Mi sono infastidito quando Bethany è svenuta, perché mi ha fatto ricordare Lyra. Io non voglio più avere ricordi di lei, perché ci sto male, anche se succede una minima cazzata che mi ricorda mia sorella, lo sai che mi innervosisco" ringhia torturandosi le mani.

"Io ti capisco e ti accetto così come sei. Ma non penso che sia meglio andare da Bethany, parlarle e chiarire? Di certo non puoi fare il freddo e il rigido ogni volta che la vedi" gli tocco una spalla, in segno di conforto
"Lo so, lo so che sto sbagliando. Non voglio fare nemmeno la figura del deficiente e del bipolare, anche se un po' lo sono, ma comunque. Io vorrei chiarire, ma dopo quello che le ho detto non mi sembra che accetterà le mie scuse" continua a torturarsi le mani

"Che cosa le hai detto?"
"Una volta l'ho buttata fuori dalla mia stanza dicendole che se non lo faceva si ritrovare due accette nel corpo e quando c'è stato il rituale le ho detto che non ero venuto per lei, ma ero venuto solo per non avere problemi con Slender" smette di torturarsi le mani e inizia a mordicchiarsi il labbro

"Toby, io penso che Bethany sia una persona molto comprensiva nei sentimenti altrui, quindi sicuramente ti perdonerà, soprattutto se le spieghi il motivo per questo tuo comportamento" dico cercando di convincerlo
"Va...va bene, non volevo fare la parte del debole ma..."
"Toby! Smettila! Se è giusto dire scusa allora lo fai! Soprattutto se hai sbagliato tu!" lo interrompo rimproverandolo
"Va bene, allora vado" si alza dal letto e si dirige verso la porta ma lo blocco

"Per ora no, sta parlando con una persona" annuisce e si siede nuovamente, questa volta sulla sedia della scrivania. Finiamo a parlare del più e del meno

BETHANY POV'S
Busso alla porta ed entro senza ricevere risposta, sperando che dentro ci sia la persona che stavo cercando.

"Ehy amica mia! È da tanto che non facciamo quattro chiacchiere!" vedo Jas stesa sul letto con il cellulare. Appena mi vede si solleva il busto, mettendosi seduta e battendo la mano sul materasso, con il significato di dovermi sedere.

"Allora che mi racconti?" chiedo sedendomi di fronte a lei con le gambe incrociate.

Dopo aver parlato di chi è il più simpatico, il più antipatico e il più carino decido di farle la domanda che riassume il tutto.

"Senti ma non ti piace nessuno?" la guardo maliziosamente beccandomi una cuscinata in faccia
"Ma sei tutta cretina?" chiede accigliandosi
"Ma daiii! C'è Lj che è davvero carino!" le faccio il verso, sperando che risponda con le parole che voglio sentire
"Parla quella che appena vede Toby sbava come non mai!" ok, non era questa la risposta che volevo sentire ma va bene
"Ehy! Ho preso da te! Comunque dai veramente, chi ti piace?" riprovo sperando di sentire il nome interessato

Sibila un nome, incomprensibile ma che ho capito subito.
"Come?!?!" chiedo mettendomi una mano vicino all'orecchio facendo finta di non aver capito
"Laughing Jack, ok?!" risponde sbuffando

Faccio un piccolo urlo di felicità, abbracciando la mia migliore amica innamorata.
"Se glielo dici ti castro!" mi minaccia con gli occhi poco serrati
"Invece ti devo dire io una cosa" continuo per farle salire la curiosità "poco fa mi ha detto una cosa....anche tu gli piaci!" sussurro l'ultima frase in modo tale da non farmi sentire dagli altri che passavano in corridoio, dato che quando parlavamo, alzavamo un po' la voce.