15. Prima volta

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BETHANY POV'S
I raggi solari che entrano dalla finestra mi svegliano. Mi giro su un fianco verso l'orologio per vedere l'orario.

09.37 di mattina. Barcollante, vado verso il bagno, con l'intento di sciacquarmi la faccia.
Mi guardo allo specchio, poggiando i palmi delle mani all'estremità del lavandino.

Gli occhi sono del colore naturale come i capelli, tranne per le punte, che sono rosse scarlatte.
Nella mia mente scorrono come un fiume tantissime domande.
Quando me ne andrò da qui?
Quando sarà la mia prima volta per uccidere?
Perché sono qui?
Perché Slender ha scelto noi?
Perché non posso tornare a casa?
Quanto tornerà mia madre, cosa succederà?
Domande forse senza risposte.

"Beth!" sussulto sentendo bussare alla porta del bagno.
Apro, trovandomi davanti a Ben.
"Buon giorno dormigliona!" ridacchia facendomi l'occhiolino
Ricambio il buon giorno con un sorriso, un po' forzato, ma sembra non notarlo.

Esce dalla stanza dicendo dolcemente "ci vediamo dopo".
Mi siedo sul letto, fissando il vuoto, senza un motivo.

Un ronzio mi sveglia dalla mia distrazione, ritrovando davanti a me Slender.
"Ti devo parlare" si avvicina e si siede sul letto vicino a me
"Buon giorno anche a te" dico ironica
"Scusami, sono solo un po' scosso" so gratta la nuca, guardando in basso
"Slender, va tutto bene?" chiedo mettendo una mano sulla sua spalla

Annuisce riprendendo a parlare
"Allora: come ti avevo detto inizialmente, dovrai affrontare la tua prima volta. Stasera"
Il mio cuore perse un battito; non oggi, non stasera...Non ero ancora pronta.

"Ehy. So che non ti senti pronta. Ma purtroppo dobbiamo mettere in atto le cose, se no...Non ci sbrighiamo più" dice intrecciando le dita tra le sue mani
"Ma che premura c'è?" Chiedo rigida guardandolo con rabbia

"Non ne abbiamo premura. Ma sappi che se non ti inizi ad abituare, non penso che sarai poi convinta a farlo. Bethany io non ti posso dire niente per ora, ma sappi che tu e Jas ci servite. Gli altri non sono a conoscenza di niente. Solo io lo so, ma per ora forse è meglio non parlarne, non vorrei farvi confondere troppo. Tu e Jas avete delle capacità nascoste, che nemmeno voi conoscete. Ma io, le conosco, perché come sai, ho poteri soprannaturali e conosco tutti come le mie tasche" mormora l'ultima frase accarezzandomi un braccio.

"Va bene...dimmi tutto allora" sbuffo arrendendomi alla situazione
"Bene, adesso avviso anche Jas. Più tardi ti darò un foglio, con su scritto tutto sulla vittima. Non vi mando da sole, ma sarete con un ragazzo ciascuno. Ho saputo che hai chiarito con Toby e penso che sia la scelta migliore. Anche se a volte ha sbalzi d'umore, è il ragazzo più affidabile per me. Sei in buone mani. Allora ci vediamo più tardi e mi raccomando: stai tranquilla" sparisce dalla mia camera, provocando un silenzio tagliente

Decido di scendere giù, anche se un po' scossa per quello che mi è stato riferito.
Sotto vedo tutti i coinquilini.
"Buon giorno" mormoro ricevendo le stesse parole da tutti.

Iniziamo a fare colazione, ma io prendo solo un caffè.
"Non mangi?" chiede guardandomi mentre esco dalla porta Clockwork
"Non ho fame" chiudo la porta, avventurandomi verso il bosco

Cammino, andando nel posto che mi piace di più: il lago.
Mi siede in cima alla collina, osservando l'immensità spettacolare del bosco.
Un immenso prato verde che si espande per non so quanti chilometri.

Rimango lì, seduta per secondi, poi per minuti, poi per ore.
Non sono tornata per pranzo. Ero troppo scossa per il fatto di dover uccidere.

Sobbalzo quando sento una voce chiamarmi.
Mi volto ritrovandomi davanti il viso della mia unica migliore amica.
"Non vieni per mangiare?" chiede guardando anche lei l'acqua cristallina.

Amore Rosso Sangue || Ticci Toby ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora