🦋미소
너를 키운다🦋"Io ti aspetto nel secondo che precede il tempo, nelle bugie che non ti ho detto per sentimi perso, nei tuoi capelli che non riesco mai a dimenticare, nelle bestemmie che ho sputato per farmi sentire."
💧
"Non è niente." Ripetei per la diciottesima volta, alzando gli occhi al cielo e sbuffando più calma, con le braccia al petto e lo sguardo scocciato.
Quella scena aveva un so che di comico. Quando in lacrime abbracciai mio fratello Changbin, lui mi chiese cosa avessi ma non risposi stringendolo forte quando Hanbin corse sorridente alla porta d'ingresso e fermandosi di botto si fermò accanto a nostro fratello e mise le mani sui fianchi.
"Che è successo? Si è emozionata tantissimo del tuo ritorno?" Anche se la mia voglia di ridere era praticamente al limite sorrisi sul maglione rosso di Changbin, staccandomi dalla sua presa e asciugandomi gli occhi con mezzo sorriso.
"No, è arrivata a casa in queste condizioni." Rispose nostro fratello con tono dispiaciuto, mettendo una mano sulla mia testa e facendo spalancare gli occhi a Hanbin.
Da quel momento mi trascinarono in cucina, mi sedettero in una delle sedie e loro presero posto nelle due davanti a me, divisi solo dal tavolo.
Con gli sguardi indagatori incrociarono le braccia al petto, fissandomi con gli sguardi carichi di rabbia, pronti ad uccidere chi mi aveva fatto piangere."Ci hai preso per stupidi?" Domandò Chanbin guardandomi oltre il suo posto.
"Capisco benissimo che siamo dei maschi e che per voi ragazze non capiamo niente, ma addirittura sperare che ti crediamo con le lacrime che hai versato prima è un vero insulto." Aggiunse Hanbin scuotendo la testa, le braccia ancora conserte.
Sorrisi per la sua affermazione e mi grattai la testa imbarazzata e ancora arrabbiata a causa di Taehyung. Che stupido...
Per fortuna nostra madre non era ancora tornata a casa! Sennò ci si sarebbe messa anche lei!
"Ma è così. È stato un crollo mentale, davvero." Risposi giocando distratta con la tovaglia che era stata messa sulla tavola sicuramente da Hanbin. L'ora del pranzo si avvicinava, mamma doveva star per tornare a casa.
"I crolli mentali sono fondati. Non è che ti viene così, da un momento all'altro." Rispose Hanbin con fare ovvio, piegando la testa di lato e guardandomi con gli occhi assottigliati e concentrati, come se così facendo fosse stato in grado di leggermi la mente.
"Uffa, va tutto bene adesso. Mi è già passata." Dissi alzando gli occhi al cielo, muovendo nervosamente la gamba sotto il tavolo, grata che non fossero stati in grado di vederla.
"Non me la dai a bere." Rispose Changbin, quando sia io che lui sobbalzammo perché nostro fratello si alzò dalla sedia e sbatté una mano sul tavolo con così forza che il rumore rimbombò per minuti nella cucina.
"Chi è stato il bastardo che dopo aver ottenuto ciò che voleva ti ha mollata così, eh?!"
Cremisi in volto spalancai la bocca e mio fratello fece lo stesso voltandosi verso di me con lo sguardo agghiacciato. Mannaggia a Hanbin e ai suoi scleri!
"N-non ho fatto niente!" Risposi buttando la faccia sulle mani imbarazzata mentre lui continuava ad urlare.
"E quei segni sul collo? Dimmelo Min! Dimmi chi è stato e gli faccio pentire di essere nato!!"
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||Azzurro come il cielo della nostra prima estate||Kim Taehyung🦋
FanfictionCompleta✅ "I miei colori preferiti inghiottiti dal ragazzo della classe vicino la mia" Min-so è una studentessa con un segreto: è innamorata da due anni di Taehyung, il ragazzo dai capelli azzurri come il cielo dopo la tempesta, che frequenta la cla...