Ricominciare e perdersi ancora

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Ludovica

Sono in treno, sto guardando il paesaggio scorrere fuori dal finestrino con il viso appoggiato ad una mano. Alla fine, ho accettato la proposta di Lorenzo, gli ho mandato un messaggio ieri e insieme siamo partiti dalla stazione di Milano direzione Roma, direzione studi Elios, direzione Filippo.
Lorenzo ha preferito non dirgli niente, mi ha raccontato della loro chiacchierata la scorsa settimana, cosi ha deciso di fargli una sorpresa. - "vedrai come sarà felice" ha detto - Io so solo di avere il cuore a mille, che batte talmente veloce da scoppiarmi in gola, non riesco nemmeno a farmi uscire della parole dalla bocca, esce solo fiato in sotto forma di sospiri.
La mano di Lorenzo si appoggia sulla mia coscia e la accarezza dolcemente sorridendomi, mi volto e vorrei poter essere divertente, vorrei esternargli tutti i pensieri che continuano a confondermi la testa e capisco benissimo che non sia la compagnia migliore per tre ore di viaggio interminabili.

Arriviamo fuori dagli studi, ci mettiamo in un angolino appena distante da un gruppetto di ragazze che stanno aspettando l'uscita dei loro idoli per farsi fare un'autografo o rubare una foto veloce.
"Prendine una va, almeno plachiamo un po' l'ansia..." dice Lorenzo indicando con un cenno della testa e un'espressione divertita in viso il pacchetto di sigarette che stringe tra le mani, ne prendo una e l'accendo. - forse smetterò di ondeggiare sui piedi e torturarmi il labbro per almeno due minuti, spero -
Spengo la sigaretta schiacciandola con il piede, mentre un urlo da parte del gruppo di ragazze mi fa trasalire un attimo: i concorrenti stanno uscendo un po' alla volta e vengono subito assaliti dai loro fans. - sto trattenendo il fiato, mi manca l'aria e non riesco nemmeno a deglutire -
Lo vedo uscire sorridente mentre scherza con Einar e Biondo, - due ragazzi che conosco perché seguivo il programma da casa - continuano a ridere, si danno delle forti pacche sulle spalle, addirittura ad un certo punto Einar sale sulla schiena di Biondo che quasi cade a terra.
Lui è bello come non mai, ha il viso più rilassato, disteso, poi sorride, con quell'espressione in viso capace di fermare il mondo, di rendere tutto più bello in un istante. Il cuore pulsa dentro al petto ad una velocità assurda, - non è paura, non è rabbia, è qualcosa di indefinito - come se stesse respirando di nuovo, come se riuscisse di nuovo ad avere quel colore rosso vivido, come se fosse felice, sereno; e riesco solo a pensare a quanto tempo è passato dall'ultima volta che l'ho sentito battere a questo modo, da quanto tempo non aveva questo ritmo? - talmente tanto che pensavo non ne fosse più in grado -
"Filo!" urla Lorenzo agitando in aria le braccia, tutti ci stanno fissando e io penso di aver assunto un colorito simile ad un pomodoro molto maturo sotto il sole cocente di agosto. Lui si volta leggermente, mentre in mano tiene ancora il pennarello indelebile nero con cui stava autografando un foglietto ad una ragazzina, poggia il suo sguardo su Lori e sorride, poi voltandosi di nuovo - come se avesse dimenticato qualcosa, come se la sua mente gli avesse sussurrato "girati ancora, c'è un piccolo dettaglio" - mette gli occhi su di me, i nostri sguardi si incrociano dopo un tempo infinito e il suo viso assume un'aria stupita, meravigliata, forse felice.
Rimaniamo ad osservarci per lunghi istanti, - il pennarello ancora fermo a mezz'aria - come se il mondo intorno si fosse fermato, come se quella confusione non riuscisse nemmeno a sfiorarci, come se esistessimo solo io e lui. Si volta di nuovo, non ha ancora molti fans lì per lui dato che è entrato da una sola settimana, ma c'è una bambina che lo sta tirando per un braccio con una dolce espressione negli occhi e il viso leggermente arrossato per l'imbarazzo, "Irama, vorrei una foto con te" lui le sorride, la prende in braccio facendole fare un piccolo giro e la coccola per qualche istante, sussurrandole un tenero "certo principessa". - non riesco a smettere di sorridere nel vedere quella scena, non riesco a non innamorarmi ancora di più di lui quando lo vedo con un bambino, non riesco a non essere orgogliosa del percorso che sta facendo, della sua maturità, della persona meravigliosa che è. - La mia parte irrazionale e più nascosta vorrebbe correre da lui, abbracciarlo, stringerlo e lasciarmi stringere dalle sue braccia, scomparire per un po' tra i nostri sguardi e lasciare andare tutto il male, a favore di quella serenità, di quelle palpitazioni accelerate, di quel cuore felice. Però, è sempre quella razionale a vincere, quella più ragionevole, quella che comanda la mia coscienza, che continua a farmi pensare a tutto il brutto, a quei mesi di merda, a quelle sensazioni di deserto dell'anima.
Mentre i pensieri continuano a frullarmi in testa, Filippo finisce di fare le foto, i suoi compagni invece sono ancora sommersi dalla folla, e si avvicina lentamente a noi. - mi manca l'aria, di nuovo - "Scusa Lori" sussurro al mio amico, prima di correre, di correre lontano, di fuggire il più veloce possibile, di scappare finché mi reggono le gambe. - sapevo di non farcela, sapevo che quella dannata parte razionale avrebbe vinto ancora -

Eternamente nostri - è scritto nel destino...- //IRAMA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora