Che ne dici se moriamo ancora un po'?

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Irama

Sto alzando la felpa verde verso l'alto, mi giro in direzione di Einar e corro verso di lui che mi stringe in un abbraccio bello da star male. - o forse, da stare talmente bene che un po' ti fa morire - Il pubblico che urla forte il mio nome, che crea una confusione che mi invade la testa di felicità e mi fa sentire in una centrifuga di emozioni strane, ma tutte esageratamente belle. La voce di Einar nelle orecchie che mi ripete solo 'Grande, sei stato grande!' in un ciclo infinito, come se fosse anche lui talmente emozionato da non trovare il modo di trasmettermelo. Ci accomodiamo nelle panchine e iniziamo a parlare tra di noi, mentre la puntata va avanti e altri allievi tentano l'ingresso al serale. Poi accade un momento quasi magico: durante l'ultima esibizione di Luca, Maria invita tutti a ballare insieme. E allora scendiamo e ci scateniamo, creiamo un'atmosfera davvero incredibile, tutti in mezzo al palco che ci abbracciamo forte, che ci salutiamo per l'ultima volta, addirittura anche i professionisti ci raggiungono e si uniscono a noi. Io, Biondo ed Einar scherziamo e ci stringiamo forte, un po' come se fosse l'ultimo giorno di scuola prima della vacanze estive, siamo felici ma abbiamo tutti e tre dentro gli occhi la paura di finire in squadre diverse.
Ed infatti è proprio quello che succede qualche minuto più tardi.
Maria inizia ad elencare gli elementi delle due squadre e Biondo finisce nei blu, poi chiama me nei bianchi e subito dopo Einar nei blu. Lì il mio cervello stacca la spina e sembra essere talmente assente da non accorgersi di ciò che succede intorno. Einar che dall'altra parte mi mima un 'ti guardo' con le mani, con un sorriso appena accennato che però profuma di tristezza. Io, invece, continuo solo a bere acqua, ininterrottamente, come se cercassi di aggrapparmi a qualcosa per non crollare. La mia bocca è appena schiusa e i miei pensieri totalmente annebbiati, riesco solo a scuotere la testa. Sono sconvolto, impietrito, amareggiato, i miei due migliori amici sono entrambi nella squadra opposta ed io non ci posso credere. Sono all'interno del mio sogno, in una nuvola che dovrebbe farmi sentire felice ed invece riesco solo a pensare al fatto che senza di loro non sarò io, che non riuscirò a vivere questa esperienza come avrei voluto, che finirò in casetta per tre mesi con persone che a stento conosci o con le quali ho scambiato qualche chiacchiera superficiale. I miei occhi fissi in quelli di Einar che continua anche lui a scuotere la testa incredulo, mentre dalla mia bocca a stento esce il respiro e il mio cuore batte talmente piano che temo possa fermarsi da un momento all'altro, senza preavviso.

Appena usciti dallo studio c'è un mare di gente ad aspettarci, tutti desiderosi di una foto, un autografo, tutti pronti ad augurarci il meglio per questa nuova avventura, a donarci un pezzetto di loro da portare dentro al cuore. Saluto una bambina che mi lascia un bacio nella guancia e si allontana con gli occhi felici, mentre ripete insistentemente alla mamma quanto è stato bello; quando sento il tocco leggero di due dita che mi battono sulla spalla, mi giro e incrocio gli occhi di Ludovica. Non faccio a tempo a dire una parola che mi salta in braccio, allaccia le sue gambe attorno al mio corpo e mi stringe forte a sé, sorridendo in un modo talmente bello che mi invade persino le vene. "Ce l'hai fatta. Ce l'hai fatta amore. Sono così fiera di te!" mi sussurra in un orecchio, mentre intorno il vociare delle persone si fa più intenso per la curiosità. Ma io me ne frego, le scosto delicatamente una ciocca di capelli dietro all'orecchio per guardarla meglio, poi faccio scontare le nostre labbra in un bacio. Il suo sapore nella mia bocca, la sua lingua che danza con la mia ed io che torno a respirare. "Ma tu che ci fai qui?" le chiedo sorpreso, appena ci stacchiamo. "So che avrei dovuto aspettarti al mare con Lorenzo, però non ho resistito. Questa mattina ho preso la macchina ed eccomi qua." mi dice, poco prima di lasciarmi con un bacio a stampo. Poi si allontana per fumare una sigaretta, mentre io finisco di fare qualche foto e di firmare alcuni autografi. - anche se i miei occhi continuano incessantemente a cercare i suoi -

L'ultima puntata è stata registrata di venerdì, così da lasciarci due giorni liberi per goderci del tempo con le persone che amiamo, prima di salutarle per quello che sarà un tempo abbastanza lungo. Infatti, per questo fine settimana, abbiamo deciso di andare tutti al mare a casa di Lorenzo per festeggiare l'entrata al serale. Ci saranno anche Einar con la sua fidanzata Valentina, Biondo ed Emma, Ale e la sua ragazza, così da passare le ultime ore di libertà con quella che praticamente ormai è la mia seconda famiglia.
Io e Ludovica, siamo in macchina, il paesaggio che corre veloce fuori dal finestrino, l'autostrada grigia dritta davanti agli occhi, la musica in sottofondo e le nostre chiacchiere a colorare il tutto. Paghiamo il pedaggio al casello e finalmente abbassiamo i finestrini per goderci un po' d'aria. I pini marittimi che scorrono ai lati della strada, il cielo nero che gravita sulle nostre teste, le stelle che lo illuminano leggermente e quell'aria di primavera che mi fa venire voglia di sorridere. Ci guardiamo complici, poco prima di accenderci una sigaretta e di far partire ad un volume davvero assurdo 'Vivere' di Vasco Rossi. - e penso che forse è così che vorrei vivere per sempre: con la felicità nel cuore, l'amore della mia vita nel sedile accanto e la musica che profuma di vita -

Eternamente nostri - è scritto nel destino...- //IRAMA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora