Mi fece salire su una BMW, io, che non mi ero mai fidata di nessuno stavo salendo in macchina con uno sconosciuto.
"Puoi mettere tu la musica?" Mi chiese cortesemente dopo qualche secondo di silenzio.
"Non ti piacerebbe la mia musica quindi forse è meglio di no" Affermai sincera.
"E chi ti dice che non potrebbe piacermi? Mettila e vediamo"
Mi collegai allo sterio e feci partire Scivoli di nuovo di Tiziano Ferro, lo sentii canticchiare sottovoce, mi venne spontaneo sorridere e aggregarmi a lui.
"Di precisamente dove stiamo andando?" Chiesi
"Davanti ad un buon pasto caldo é più facile parlare"
"Penso di non doverti dire nulla" Le parole mi uscirono di bocca spontanee.
"Vedremo" Si girò verso di me e mi sorrise ironicamente.
Parcheggiò di fronte ad un ristorante, uno di quelli in vecchio stile, all'interno le pareti e i tavoli erano fatti di legno antico, me ne innamorai subito.
Nicolò salutò tutti calorosamente poi mi fece accomodare nel tavolo all'angolo, ordinò per entrambi il tipico piatto romano: spaghetti alla carbonara e fece portare una bottiglia di vino rosso.
"Perchè sei venuta a Roma?" Versó del vino nel mio bicchiere, lo ringraziai.
"Cercavo la mia indipendenza, mi sono messa a cercare lavoro lontano dal nord, e l'ho trovato qui" Bevvi un sorso dal calice che avevo davanti "Comunque è davvero bello questo posto" Aggiunsi in fine
"Sono contento che ti piaccia"
Arrivó il cameriere con la portata, per una volta stavo mangiando qualcosa di diverso da panini e pizze ed era solo grazie al ragazzo tatuato di fronte a me.
"Hai sempre vissuto qui?" Lo colsi di sorpresa
"Sì, nato e cresciuto in questa città. Chantal, posso chiederti una cosa?" Mi fissó intensamente, quasi mi fece paura, acconsentì con un cenno del capo "Sei felice di ciò che stai facendo?"
"Vedi Nicolò, quando ho scelto di percorrere la mia strada non mi sarei mai aspettata che sarebbe stata così pesante, ma quando torno a casa e penso al bambino che mi ha sorriso perchè gli ho portato la cannuccia del suo colore preferito o all'anziana signora che mi ha fatto i complimenti per la mia gentilezza e la pazienza che ho avuto nell'ascoltarla, sorrido, certo, non è facile ma ti ci abitui"
"È bello sentirti dire certe cose ma non hai risposto alla mi domanda" Notó lui.
"Se sono felice? Non saprei" Ammisi.
"Quanti anni hai? Mi domandó
"Diciotto"
"Vedi, hai diciottanni e stai facendo una vita che non ti appartiene, potrai pure essere contenta del tuo lavoro e dei suoi benifici, questo non lo metto in discussione, ma sono sicuro che se provassi a chiederti di guardarti intorno dopo che hai realizzato le cose che ti sono successe durante la giornata mi diresti che ti senti chiusa in gabbia o sbaglio?"
Quella frase per quanto vera mi irritò
"Ma che cazzo ne vuoi sapere tu? Non mi conosci nemmeno e pretendi di sapere cio che mi passa per la testa e ciò che sento" Il volume del mio tono si alzó.
"So che ho ragione però, me l'hai appena ammesso"
"Nicolò, chiudiamo qui il discorso, per favore, piuttosto, tu? Cosa fai?" Deviai l'attenzione su di lui.
"Niente, vivo da solo, me ne sono andato di casa per cercare la mia strada, in fondo, non siamo cosí diversi come puoi notare" Rimase vago, non mi è mai piaciuto farmi gli affari degli altri quindi evitai di chiedere spiegazioni o approfondimenti.
Tra un discorso e l'altro era passata più di un'ora e avevamo finito di mangiare da un pezzo ma di alzarci da lì non ci pensavamo, così presi io l'iniziativa di andare a chiedere il conto, inutile, però, fu il mio tentativo di pagare "ti ho portata io qui, pago io" furono le sue parole.
Uscimmo dal ristorante e prima di risalire in macchina, mentre fumavamo una sigaretta mi sentii di dirgli una semplice parole "Grazie", non gli diedi spiegazioni del perché e mi sembrò giusto così, lui non disse nulla, mi guardó e sorrise.
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Non ti affezionare//Ultimo
Fanfiction"Sai, ho sempre pensato che si inizi a credere che una città sia veramente bella quando ci si comincia a lasciare il cuore, non so se mi segui, certo, alcune sono innegabilmente belle ma quando succede ciò diventano ancora più straordinarie" Non dis...