Parte 38

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Io e Niccolò eravamo appena stati a letto e mi aveva confessato che sarebbe stato lui il padre del bambino.
Era di fianco a me a pancia in giù con le labbra socchiuse che dormiva, mi tirai su e mi misi seduta, cercaii nella penombra della stanza il mio intimo.
Sentii Niccolò allungare il braccio nella mia direzione sfiorandomi la schiena.
"Ti prego non ti alzare, rimani ancora qui" La sua voce addormentata risuonò nella stanza.
"Non ho intenzione di alzarmi, voglio solo rivestirmi"
"E perchè?" Non capivo se fosse in dormiveglia o se si fosse realmente svegliato.
"Perchè non mi sento a mio agio a stare così"
"Lo dicevi sempre e io ogni volta ti ricordavo quanto fossi bella"
"Tu mi amavi?" Mi girai per cercare il suo sguardo, si tirò su sui gomiti e mi venne incontro.
"Come ti è venuto in mente ora?"
"Niccolò per favore rispondimi"
"Non ho mai smesso di farlo" Era vicino al mio viso e i suoi occhi anche se mattina presto e pieni di sonno erano lo stesso stupendi, mi poggiò una mano sulla guancia "Chantal cosa senti?"
"Io ti amavo vero?"
"Perchè me lo chiedi?"
"Perche Niccolò, io non so come sia possibile, ti conosco a malapena eppure provo per te qualcosa che non mi sarei mai minimamente immaginata di provare, questa notte era come se sapessi esattamente cosa fare con te, non avevo il timore o la vergogna di farmi toccare, sembrava quasi che il mio corpo ti appartenesse già, come se fosse già stato altre mille volte a contatto con il tuo" Mi parve strano dire certe cose, non ero abituata a parlare così spontaneamente di determinati argomenti.
"Chantal, io ti seguo ma non riesco a capire dove vuoi arrivare"
"Penso di amarti ancora" Lo dissi talmente a basse voce che avevo paura di non essere sentita.
Unì le nostre labbra e gli buttai le braccia al collo.
"Io so che non sei ancora tornata del tutto ma sentirti dire queste cose ora, mi da un enorme senso di gioia, è stata una tortura per me starti vicino a non poterti sfiorare, fingere che fra di noi non ci fosse stato nulla se non un'amicizia e pensare che forse, un giorno, ti saresti ricordata"
"Se sono tornata da te è stato anche merito tuo, sei riusciuto una seconda volta a prendermi"
"Non potevo lasciarti andare Chantal, ora capisci perchè ti sono rimasto vicino tutto il tempo? Tutte le notti passate in ospedale con la speranza di vederti aprire gli occhi? Quando mi hai guardato e mi hai chiesto chi fossi mi è caduto il mondo addosso, non volevo crederci, sono andato in macchina e ho iniziato a piangere come un bambino, tiravo pugni contro il volante sperando di risvegliarmi e scoprire di aver fatto solo un brutto sogno"
"Io non volevo.." Mi zitì
"Non è colpa tua, il dottore lo aveva detto che ci sarebbe stata questa possibilità, sono io che non riuscivo ad accetarlo"
"Perchè non mi hai detto chi fossi?"
"Perchè non sapevo nemmeno come spiegartelo, io e te non stavamo assieme, sapevamo cosa provavamo e facevamo le stesse cose di una coppia normale ma non siamo mai stati realmente insieme e poi per quale motivo dovevo dirtelo? Per obbligarti a stare insieme a me? E se tu non avessi provato le stesse cose? Ho pensato di provare a riconquistarti una seconda volta partendo da zero"
"E ci sei riuscito, sai quando mi hai preso in braccio per portarmi in macchina perchè non riuscivo a camminare?"
"Sì" Mi guardava perplesso.
"Ho sentito una sensazione stanissima, tremavo, avevo i brividi, starti così tanto vicina mi risultava difficile"
"Ti è sempre risultato difficile, anche prima di confessarmi i tuoi sentimenti la prima volta avevi questa difficoltà"
"La mia mente ha eliminato la maggior parte dei ricordi, ha lasciato in un angolino solo il tuo nome, ovvero la prima parola che ho detto al mio risveglio, per questo Niccolò, perchè ti amavo, perchè il tuo nome era più importante di tutto il resto, già sapevo probabilmente che sarei tornata da te e che i miei sentimenti si sarebbero rifatti vivi"
"Chantal mi sei mancata così tanto.."
Lo abbracciai poggiando la testa nell'incavo del suo collo, il suo profumo non mi era per nulla sconoscito, mi strinse a se ancora più forte, i nostri corpi ancora spogli dei vestiti erano di nuovo a contatto l'uno con l'altro.
"Ti amo ancora" Bisbigliai appena trovai il coraggio.
"Anch'io Chantal, anch'io ti amo"

Non ti affezionare//Ultimo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora