In giro per una città a me sconosciuta, in giro per una città di cui mi stavo innamorando grazie ad una persona, circondata da finestre illuminate, da lampioni mezzi scarichi, la luce della luna, una mamma che per mano tiene una bambina che mi passa di fianco e mi guarda, vorrei sorriderle ma non riesco, scende solo un'altra inutile lacrima.
Torno a casa, il cane mi salta addosso leccandomi tutto il viso, Bianca si è addormentata sul divano, non la sveglio, tiro dritto verso la mia camera, mi distendo sul letto e fisso il soffitto, le domande che mi frullano nella testa sono tante e mi addormento senza riuscire a darmi delle risposte.
"Chantal devi andare a lavoro alzati" Bianca mi lasciò un leggero bacio sulla fronte.
"Ho la nausea" Mi alzai dal letto e corsi in bagno.
"Stai bene?"
"No, sto una merda, non riesco nemmeno ad alzarmi" Ero accasciata per terra vicino al water.
"Chantal non puoi ridurti così per colpa di un coglione"
"Non è per colpa sua, avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto male"
"Questa cosa che hai mangiato ti ha fatto anche diventare gli occhi così gonfi e rossi?"
"Bianca per favore"
"Perchè non provate a parlarne?"
"Non dobbiamo dirci nulla"
"Pensaci bene, io ora vado a pararti il culo a lavoro vedi di non fare cazzate" Uscì dalla stanza.
"Grazie mille"
Di nuovo sola con i miei pensieri, un musetto nero spuntò dalla porta venendomi in contro scodinzolando, mi alzai e tornai sotto le coperte insieme a lui, presi in mano il telefono, venti messaggi di Niccolò, non li aprii, non volevo leggere altre stronzate.
Mi riaddormentai svegliandomi in seguito con la nausea più forte di prima, il mio stomaco aveva deciso di collaborare al dolore che provavo nel petto.
"Chantal vieni a mangiare qualcosa?" Mi richiamò la mia coinquilina dall'altra stanza.
"Non ho fame"
"Sono le otto di sera, pensi che rimarrai per sempre lì a piangerti addosso?" Sentii i suoi passi farsi sempre più vicini fino a quando non si presentò in camera
"Per sempre no ma per adesso è l'unica cosa che voglio fare"
"Domani ti porto a fare un giro, devi distrarti in qualche modo"
"Non so se avrò voglia"
"Lo farai lo stesso punto"
Tornò in cucina e per l'ennesima volta mi ritrovai nel mondo dei sogni.
"Chantal devi scendere" Bianca mi svegliò in piena notte.
"Non ho intenzione di alzarmi da qui"
"È importante" Sbuffando mi alzai e andai alla porta di casa aprendola e scendendo giù per le scale.
"Che cazzo ci fai tu qui? Vattene" Davanti a me trovai Niccolò.
"Chantal ascoltami"
"No" Mi girai.
"Ho appena finito un concerto e mi son fatto portare qui solo per parlarti"
"Potevi anche non venire"
"Non puoi far finire tutto così" Scoppiò a piangere, mi si strinse lo stomaco "Ti prego"
"Niccolò dovevi pensarci prima, ma cosa cazzo avevi nella testa? Ma non hai pensato minimamente a me? A come cazzo sarei potuta stare?"
"Chantal non mi ricordo un cazzo di quella sera"
"Te lo dico io, sì, hai pensato a me, Laura si è divertita a raccontare che mentre te la scopavi hai pronunciato il mio nome"
"Non ne sapevo nulla"
"Perfetto, ora posso anche andarmene no?"
"No" Mi fissò "Per favore" Aggiunse.
Un bambino, un bambino che aveva appena preso un brutto voto e aveva paura della reazione della mamma.
"Niccolò io non so proprio cosa dirti, non riesco nemmeno a guardarti perchè penso a te e lei insieme" La mia faccia descriveva benissimo lo schifo che provavo nel pronunciare quella frase "Penso che tu mi abbia preso per il culo per tutto questo tempo"
"Chantal io non ti chiedo di perdonarmi subito ma almeno di provarci, sono stato un coglione e me ne rendo conto, ho fatto un'enorme cazzata ma ti giuro su tutto quello che vuoi che quello che sto provando per te è vero, non ho mai minimamente pensato di prenderti per il culo"
"Niccolò io ci speravo" Il naso iniziò a bruciare e la vista stava diventando sempre più sfocata a causa delle lecrime.
"In noi?"
"In tutto, non ho mai sperato così tanto in qualcosa"
"Non smettere allora"
"Ma come faccio?"
"Chantal sono cambiati i tuoi sentimenti nei miei confronti?"
"No Niccolò, non posso non provare quello che provo per te ma non posso nemmeno far finta di nulla"
"Chantal io ti amo" Cadde il silenzio. Mi si avvicinò, era a pochi centimetri dal mio viso.
"Nic.."
"Quante volte ancora dovrò chiederti scusa e dirti che mi dispiace?" Sussurò passandomi una mano sul viso "Cazzo Chantal, mi hai fatto provare cosa indescrivibili, mi hai fatto innamorare perdutamente di te, io non posso lasciarti andare per una stronzata fatta da ubriaco"
Mi baciò, non riuscì a staccarmi, per quanto in quel momento avessi voluto picchiarlo i miei sentimenti mi impedivano di allontanarmi.
"Ho bisogno di tempo"
"Lo so, ma non ridurti più così per colpa mia"
"Così come?"
"Guardati, hai degli occhi che fanno solo pensare a quanto tu possa aver pianto, sei trascurata e non voglio nemmeno immaginare cos'hai combinato"
"Nulla, ma ti supplico Niccolò ora vai"
Si allontanò pian piano, io mi girai per tornare in casa.
"E comunque sei bellissima anche così" Sorrisi spontaneamente chiudendo il portone di casa.
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Non ti affezionare//Ultimo
Fanfiction"Sai, ho sempre pensato che si inizi a credere che una città sia veramente bella quando ci si comincia a lasciare il cuore, non so se mi segui, certo, alcune sono innegabilmente belle ma quando succede ciò diventano ancora più straordinarie" Non dis...