Parte 19

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Mi prese in braccio e senza staccare le labbra dalle mie iniziò a dirigersi verso la camera da letto.
Mi lasciò cadere sul materasso posizionandosi su di me, dalle mie labbra passò al mio collo e con le mani iniziò ad accarezzarmi al di sotto del tessuto della mia maglietta.
"Niccolò devo dirti una cosa" Cercai di tenere il più possibile il controllo.
Si fermò e si sollevò sui gomiti per guardarmi.
"È la tua prima volta, giusto?"
"Si capisce così tanto?"
"Le tue mani tremano anche solo nello sfiorare la mia schiena e sembri al quanto spaventata, se vuoi mi fermo"
"No, è che non so, insomma, come funziona, ecco" Non ero mai stata così in imbarazzo nel parlare.
"Shh, stai tranquilla e lasciati andare"
Tornò a baciarmi, mi sfilò la maglia, seguì il suo movimento facendo lo stesso con lui, portò le mani dietro la mia schiena in modo da slacciarmi il reggiseno, mi tirai leggermente su per facilitargli il lavoro.
Mi lasciò baci umidi sul petto fino a scendere all'elastico dei miei pantaloni, me li sfilò e con una mano iniziò a percorrere le mie cosce fino all'orlo delle mie mutandine, iniziai ad avere caldo, mi guardó per chiedermi il consenso che con un segno del capo gli concessi, inserì un dito nella mia intimità, all'impatto ansimai e inarcai la schiena appena iniziò a muoverlo, lo estrasse e rientró poco dopo aggiungendone un altro, chiusi gli occhi e strinsi le coperte sotto di me nei pugni dal piacere.
"Non chiudere gli occhi" Gli sentii dire.
Non so come ma mi venne spontaneo cercare di sbottornargli i Jeans, rise per la mia goffagine.
"Cosa stai cercando di fare?"
"Non lo so nemmeno io" Risposi con un filo di voce.
Mi aiutò nel mio intento di sfilargli i pantaloni, il mio corpo sembrava saper esattamente cosa fare, non stavo più ragionando e finì con la mano nel suo intimo, sentì il suo respiro farsi più irregolare, si nascose con la testa nell'incavo del mio collo.
"Chantal se vuoi arrivare alla fine non fare ciò a cui stai pensando" Mi disse a bassa voce.
Sfilò le dita dalla mia intimità e si allontanò per prendere una bustina argentata nel portafogli all'interno dei suoi pantaloni ormai cessati per terra.
Si infilò il preservativo e tornò sopra di me sfilandomi l'ultimo indumento rimasto e posizionandosi fra le mie gambe.
"Sei sicura?" Mi richiese.
Non gli risposi, gli misi una mano fra i capelli e feci combaciare le sue labbra con le mie, mi prese le mani e le incrociò alle sue sopra la mia testa prima di entrare in me, provai una sorta di dolore misto a piacere, gli strinsi le mani e gemetti.
"Poss" Aveva una voce soffocata, non gli feci finire la frase "Sì".
Tornò a baciarmi il collo nel mentre si muoveva fuori e dentro di me, gli lasciai le mani per posizionarle sulla sua schiena e lasciargli leggeri graffi sulla sua pelle per il piacere.
Lo sentivo gemere sul mio collo, i nostri corpi stavano andando a fuoco uno contro l'altro e d'istinto avvolsi le mie gambe intorno al suo bacino.
"Chantal" Sussurò, stava arrivando al culmine e io insieme a lui "Pronuncia il mio nome" Mi chiese quasi senza voce.
"Niccolò" Pronunciai non appena arrivai all'orgasmo seguita da lui. Cadde sfinito di fianco a me, nella stanza l'unica cosa che si poteva udire era il rumore dei nostri respiri affannati, mi nascosi sotto le coperte dall'imbarazzo, stavo ancora tremando e il mio cuore non ne voleva sapere di calmarsi.
"Tutto bene?" Mi domandò una volta ripreso.
"Sì" Risposi ancora con il fiatone.
Mi attirò a se "Stai calma, chiudi gli occhi e cerca di dormire ora"
Per quanto ci provassi non riuscivo a calmarmi, mi strinse a se "Chantal, ti prego, mi preoccupi se fai così" Non so perchè fossi così agitata
"Niccolò non è nulla" Mi raggomitolai sulle sue braccia "Buonanotte Nic" Dissi poco prima di chiudere gli occhi.
"Buonanotte bella"

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