1°Capitolo

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Nera




È strano pensare che le cose potrebbero cambiare, che da un momento all'altro la propria vita possa trasformarsi del tutto, eppure quella mattina sentivo aria di cambiamenti nonostante fosse tutto nella norma. Decido di lasciar perdere ogni pensiero, recandomi nella doccia come sono solita fare ogni mattina.





Dopo aver finito, vado in camera, metto l'intimo e apro l'armadio vedendo cosa potrei indossare oggi. Opto per un jeans a vita alta abbastanza aderente con strappi sulle ginocchia, un maglioncino che arriva all'ombelico e le mie adorate convers. Al mio viso applico un po' di correttore, mascara per rendere le mie ciglia ancora più lunghe di quanto non lo siano già e del burro cacao per evitare che le labbra si secchino.









Finito di prepararmi, scendo in cucina e vedo mia madre preparare la colazione. Mia madre si chiama Ana, è alta, bionda con occhi scuri, né troppo magra né troppo grassa, ha le forme al punto giusto...come me d'altronde.






È una donna buona e gentile, l'unico problema è che la pazienza non è il suo forte, al contrario di mio padre che di pazienza ne ha da vendere. Mio padre si chiama Max, è molto alto, moro con occhi scuri. Lavora per un'agenzia e fa affari con tutto il mondo.Lui è il mio re ed io sono la sua principessa insieme alle mie sorelle. Parlando del diavolo ecco che spuntano le mie adorate sisters.





Megan è mia sorella maggiore, lei ha 24 anni e lavora in un'agenzia di viaggi. Invece Rachel è mia sorella minore, lei ha 16 anni e studia nella mia stessa scuola, la Siattle High School. Frequenta il terzo anno, io l'ultimo. Entrambe hanno un fisico asciutto e sono more sia di capelli che di occhi. Io al contrario di loro ho i capelli più chiari visto che ho deciso di colorarli, ma di natura tendo al nero...non per questo mi chiamo Nera.
So che Nera non è proprio un nome ma mia madre non la pensava così quando le hanno chiesto che nome darmi. Infondo lo adoro, anche perché, come lei, nutro un passione per il nero davvero assurda.









Amo la mia famiglia, non la cambierei per nulla al mondo, farei di tutto per loro...anche se manca qualcuno all'appello, il mio migliore amico che sarà qui tra 3...2...1...










Din don!
Ana:" Ecco Brad!"
Io:"Vado ad aprire"
Ana:"Grazie tesoro"
Apro la porta ed ecco che mi ritrovo il mio migliore amico tutto sorridente.
Io:"Tutta questa felicità?... indovino, hai capito che il tuo habitat naturale si trova in Sud Africa insieme agli ippopotami e così hai deciso di raggiungerli"
Brad:" Ahahahah spiritosa, piuttosto come fai tu ad essere così moscia visto che oggi è venerdì e significa che oggi la scuola finisce e che domani si uscirà, direzione Hell Club"
Io:"Semplicemente la scuola finirà oggi per poi iniziare tra due giorni, e siamo sempre usciti quindi nulla di emozionante"
Brad:"Ok tu hai dei seri problemi...curati cara"
Io":Certo caro!!"
Detto ciò Brad raggiunge il resto della famiglia in cucina.









Brad ed io ci conosciamo dal primo anno di liceo, tra di noi non c'è stato subito legame, però quando mi sono lasciata con il mio ex abbiamo legato tantissimo e adesso ci ritroviamo migliore amici, ci completiamo a vicenda, lui guida me, io guido lui. Sa davvero così tante cose di me che se un giorno dovessimo litigare e quindi non parlarci più, dovrei ucciderlo perché rischierei troppo.










Brad è alto e muscoloso al punto giusto, ha i capelli castani e gli occhi verdi. Caratterialmente è molto saggio e altruista ma quando si arrabbia sono guai!!






Vado in cucina e insieme alla famiglia faccio colazione. Finito di mangiare prendo lo zaino ed esco di casa con quel pazzo del mio migliore amico e Rachel. Oggi per andare a scuola prenderemo la sua auto, così io mi metto davanti e Rachel nei sedili posteriori.




Arrivati a scuola ognuno va nelle rispettive aule. Fortunatamente io e Brad abbiamo quasi tutti gli stessi corsi.







La giornata passa velocemente, così mi ritrovo ad affrontare l'ultima ora di lezione. Sembra andare tutto bene finché non succede l'ultima cosa che pensavo succedesse. Bussano alla porta
Prof:"Avanti"
Rachel:"Scusi prof, ho bisogno di parlare con Nera, sono sua sorella"
Prof:" Mi dispiace ma è ora di lezione"
Rachel:"Lo so prof, solo che è davvero importante"
Io:"Arrivo subito"
Prof:" Signorina Stewart lei non va da nessuna parte"
Io:"Invece si sbaglia"
Dopo questa affermazione, raggiungo mia sorella e mentre sto per uscire dalla porta il prof urla:
Prof:" Lei è in punizione per tutto il pomeriggio, così vediamo se le passerà la voglia di rispondere"
Io:"Ma vada a farsi fottere"
Esco sbattendo la porta, guardo mia sorella aspettando che inizi a spiegarmi cosa le è successo.
Rachel:"Mi ha detto che se non decido di concedermi, mi lascerà"
Io:"È un bastardo, dovresti lasciarlo tu"
Rachel:"Come faccio??"
Io:"Lo lasci, Rachel tu non lo ami, forse all'inizio ma adesso con tutto quello che ti ha fatto neanche riesci a provare del semplice bene"
Rachel:"Ok, ci proverò"
Io:" Ok, ti voglio bene, per qualsiasi cosa chiama, adesso vado, di a mamma che mi tratterò a scuola per un progetto"
Rachel:"Grazie davvero"
Io:"Adesso vai, a dopo"
Rachel mi saluta con un bacio in guancia e va via.








È arrivata l'ora della mia punizione che consiste nel dipingere un muro che si trova all' entrata della scuola. Così prendo tutto l'occorrente e inizio.





Ancora quella strana sensazione non ha deciso di andarsene e non so davvero come fare...Mentre sto dipingendo sopra la scala, un secchio di vernice cade giù e non so se chiamarla sfiga o tempismo di merda, la vernice del secchio ricopre dalla testa ai piedi un ragazzo che stava passando di lì. Scendo subito per scusarmi ma il ragazzo non è così cordiale.
Io:" Oddio scusami non volevo"
Xx:"Ma sei impazzita, ma dove cazzo hai la testa?!!"
Io:"Non c'è bisogno di scaldarsi tanto, non l'ho fatto mica apposta"
Xx:"Stai zitta che è meglio"
Sono davvero scioccata, non solo mi sono scusata ma devo pure farmi trattare male da questo qua che devo dire non è niente male da quello che posso vedere, nonostante la vernice lo abbia ricoperto.
Io:"Senti ma vaffanculo, forse ho fatto bene a sporcarti, almeno ho colorato un po' il tuo umore acido"
Xx:" Senti ragazzina non ho voglia di scherzare, la prossima volta, che spero non ci sia, farai bene a starti zitta se non vuoi perdere la lingua"
Il ragazzo se ne va lasciandomi senza parole.
Sono davvero scioccata, che maleducato, che stronzo di merda...







Passano due ore e finalmente finisco il mio lavoro. Distrutta vado a casa, ceno, mi lavo e poi mi butto a letto e pensando agli avvenimenti della giornata mi abbandono alle braccia di Morfeo.









SPAZIO AUTRICE




Ecco a voi il primo capitolo.
Spero lo abbiate trovato interessante, è la prima storia che pubblico e quindi spero capiate i vari errori. Accetto commenti di tutti i generi se fatti educatamente. Se il capitolo vi è piaciuto votate cliccando la stellina in fondo, grazie!!



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