31°Capitolo

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Nera







Ana:"Dove vai?"
Io:"Esco con Lily, ci vediamo stasera"








Vado per uscire dalla porta ma la voce di mia madre mi blocca.





Ana:"Nera odio le bugie ma per questa volta ti crederò. Sappi che al tuo ritorno vorrò delle spiegazione sulla tua finta rottura con Blake"




Cosa?...




Io:"Come lo sai?... "
Ana:"Vi ho visti fuori casa due sere dopo averci raccontato della rottura"
Io:"Mamma...io... è complicato..."
Ana:"Aspetterò"



Mi abbraccia e poi va in cucina.



Io, ancora scossa dalla conversazione, esco di casa.






Carlos:"Chica, che bello vederti"
Io:"Ciao Carlos"




Lo saluto e poi saliamo in macchina.





Ho mentito a mia madre perché non vorrei che pensasse male. Carlos si è rivelato essere un ottimo amico, per questo gli ho chiesto di venire.








Carlos:"Dove ti porto?"
Io:"Vorrei spegnere il cervello per un po'. Si può fare?"
Carlos:"Con me tutto è possibile"






Mette in moto l'auto e partiamo.




Io:"Ti ho disturbato?"
Carlos:"Chica tu non disturbi mai, anzi stavo discutendo di una cosa con un tipo odioso"
Io:"Beh allora sono contenta di averti aiutato se posso dire così" dico ridendo leggermente.






Dopo un'ora, arriviamo davanti un'enorme casa.







Io:"Dove siamo?"
Carlos:"È la casa di mio zio. Diciamo che è il posto più adatto a te in questo momento"
Io:"Beh se lo dici tu!"







Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso il cancello di entrata.
Carlos prende delle chiavi dalle tasche e lo apre.






Entriamo e subito noto l'immenso giardino che si estende per tutta la casa.




Entriamo dentro e vedo l'enorme salotto bianco.





Io:"Wow!"
Carlos:"Bello vero!"





Lo ammiro in tutta la sua bellezza e ad un tratto un particolare attira la mia attenzione.




Un portasigarette in oro è poggiato sul tavolino in legno.



Sopra vi è inciso un serpente avvolto in due lettere, la J e la W.




Sembra così familiare e mentre cerco di ricordare, arriva Carlos distraendomi dai pensieri.






Carlos:"Che stai facendo?"
Io:"Quel portasigarette... è molto bello"
Carlos:"È di mio zio. Lo avrà dimenticato prima di andare a lavoro"





Noto una leggera preoccupazione nella sua voce ma decido di non dare peso alla cosa.



Carlos:"Vieni andiamo nel retro"




Mi prende per mano e mi porta nel retro della casa dove noto una grande piscina e un'altalena.



Io:"Tuo zio ha figli?"
Carlos:"No, se ti riferisci all'altalena, beh era già qui quando mio zio ha acquistato la casa. Non l'ha tolta per me. Mi ricorda l'infanzia"
Io:"È davvero bella"





My Demon in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora