Capitolo 4 [Un gesto inaspettato]

5.7K 173 9
                                    

7:00

PoV Sydney

Dannata sveglia, non mi mancava per niente alzarmi così presto.

Sono costretta a iniziare a prepararmi per questo primo giorno.

Fortunatamente ieri sera, prima di andare a letto ho deciso cosa mettermi, perlomeno non dovrò perdere tempo a capire come abbinare i vestiti.

Non mangio, preferisco solo riempirmi un bicchiere di succo alla pesca e correre fuori per prendere l'autobus.

Realizzo di non sentire Kevin da ieri sera, ma non me ne preoccupo, tanto ci incontreremo a scuola.

Mi siedo al mio solito posto, verso il centro dell'autobus e mi metto le cuffie.

Scorro la mia playlist delle canzoni e seleziono "U Can't Touch This" di MC Hammer.

Non ero nemmeno nata quand'è uscito questo pezzo, eppure mi dà la sensazione di tornare indietro nel tempo.

Mi ricorda quando insieme a zio Peter guardavamo i cartoni, io avvinghiata a lui, come sempre.

Questa brano mi riporta in mente "Shark Tale", adoravo quel cartone.

Presa dai ricordi e dal ritmo della musica, mi accorgo di non aver visto alcune notifiche sulla schermata principale.

Messaggi (5)

Kevin: "Amore dove sei finita?!"

Kevin: "Cazzo Syd, neanche le bambine fanno così, rispondimi"

Kevin: "Dai amore, ti prego"

Kevin: "Va bene, ho sbagliato però ora smettila di far finta che non esisto"

Kevin: "Buonanotte piccina"

Sydney: "Giorno, mi ero addormentata. Parliamo all'uscita, buona lezione"

Voglio assolutamente delle spiegazioni da parte sua, ma ovviamente preferisco parlarne di persona che per chat.

Ogni tanto se ne esce con questi messaggi dopo che abbiamo litigato.

Sembra fatto o ubriaco, ma sapendo che non fa nulla di tutto questo, penso sia solo dovuto dall'aver discusso.

Decido di aprire l'ultima notifica.

Facebook (1)

Kai: "Buonanotte e grazie per questa chiacchierata, mi ci voleva proprio"

Sorrido come una stupida.

Cosa cazzo mi prende?

Proprio come ieri sera decido di seguire l'istinto, scrivo e invio senza rifletterci.

Sydney: "Scusa mi ero addormentata, facciamo cambio? Io all'ospedale e tu a scuola"

Blocco lo schermo del cellulare e scendo finalmente dal bus.

Intravedo tra gli alberi due figure a me note, corro verso di loro e ci abbracciamo.

La mia più cara amica: Michelle, che non vedevo dalla fine del vecchio anno scolastico, perché era partita con i suoi nonni parecchio benestanti in Europa.

Che gran fortuna poter visitare il vecchio continente.

A dir suo, ogni angolo trapela di storia... Sembra così affascinante.
Lei è sempre stata una svolta per me.

Come una boccata d'aria fresca, costantemente piena di energie, curiosa e stravagante.

Ora ha i capelli blu, tendenti all'azzurro, li porta sciolti.

Mai accontentarsi in amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora