Capitolo 8 [La chiamata]

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PoV Kai

Ho accompagnato Sydney a casa, prima di scendere mi ha abbracciato e ho ancora il suo profumo impresso sulla mia t-shirt.

Vederla in lacrime mi ha spezzato il cuore, mi auguro che nel mio piccolo sia riuscito a farla distrarre. 

Chissà che significa essere convinti dell'identità di una persona, specie che amiamo e scoprire che è completamente l'opposto.

Sicuramente non posso invidiare la sua posizione al momento, nessuno vorrebbe il cuore a pezzi.

Personalmente, se lei lo vorrà, le darò una mano a superare questo momento buio.

Magari stavolta però evitando di baciarla.

Spengo l'auto e scendo.

Mi sto dirigendo in un'officina, o meglio l'officina, desidero davvero essere preso dal miglior meccanico della città.

Mi sento parecchio emozionato.

Ho sempre amato le macchine e se riuscirò a meritarmi il posto, potrò lavorare con un esperto in quest'ambito.

Sarebbe un onore.

Cammino lentamente ripetendo a memoria le mie esperienze e il perché desidero essere assunto.

Sono consapevole avrà avuto numerosi colloqui e con chissà quante persone capaci, ma voglio metterci tutto me stesso, sperando possa essere sufficiente.

Mentre mi dirigo verso l'entrata dell'officina, scorgo la figura di un uomo.

Mi avvicino ulteriormente e noto che ha le mani sporche di olio per i motori e gli occhiali da vista, anch'essi macchiati.

Mi affianco a lui e gli sorrido.

Lui afferra i suoi occhiali e cerca di pulirli con un panno non propriamente adatto alle lenti.

La scena mi fa ridere, è un personaggio.

Kai: "Le serve una mano?"

Mi fa cenno di no con la mano, per poi rindossare gli occhiali e scrutarmi velocemente. 

/: "Giovanotto, devi essere Kai, giusto?"

Kai: "Proprio io, signore"

/: "Chiamami Peter, mi sento piuttosto anziano e se mi chiami anche signore, ancora peggio"

Afferma quest'ultima frase ridendo, è un uomo davvero buffo.

Peter: "Studi? Hai già un impiego?"

Kai: "Studio, frequento l'istituto Monterey High School"

Peter: "Ma davvero? Allora sei giovanissimo"

Annuisco, sorridendogli.

Peter: "Chissà, forse conosci mia nipote, anche lei frequenta la tua stessa scuola"

Kai: "Non so, diciamo che non ho chissà quali grandi conoscenze"

Peter mi osserva attentamente socchiudendo gli occhi.

Peter: "Sai, neanch'io sono mai stato chissà quanto popolare e soffrivo per questa cosa, finché non ho conosciuto mia moglie, Christie"

Kai: "Amore a prima vista?"

Lui annuisce.

Mi fa così tanta tenerezza, chissà se esiste ancora questo tipo di amore ai giorni d'oggi.

Peter: "Non sei mai stato innamorato ragazzo?"

Questa domanda colpisce in pieno la mia testa.

Non ho idea di cosa si provi amando qualcuno, ma sono consapevole di cosa voglia dire osservare una persona e pensare a quanto possa essere bello averla affianco, ogni mattina.

Mai accontentarsi in amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora