PoV Kai
/: "Signor James, signor James.. Si svegli"
Sento una mano smuovere il mio braccio, che strazio.
Stavo sognando delle cose così belle.
/: "Oh!"
Spalanco gli occhi, la donna del check-in continua a chiamarmi.
Signora: "Era ora! Ce ne ha messo di tempo per tornare alla realtà"
Ride.
Che imbarazzo, non riesco proprio ad evitare figure di merda.
La guardo e lei, per carineria mi sorride.
Signora: "Il volo, tra poco l'aereo parte"
Mi alzo di soprassalto dal posto in cui ero seduto e dove, a quanto pare, mi ero anche addormentato.
Signora: "Deve essere fortunata"
Mi acciglio, ho sentito bene?
Kai: "Ehm, chi?"
Signora: "La ragazza che nominava durante il sonno, Sydney se non erro"
Sento le guance andare a fuoco, qualcuno deve avermi punito con una maledizione o qualcosa del genere.
Che vergogna!
Chissà che cos'altro avrò detto.
Preferisco non sapere e rimanere all'oscuro della mia psiche.
Seguo la signora, arrivati allo sportello le porgo il biglietto e il passaporto.
Mi lascia passare, la ringrazio un'altra volta per ciò che ha fatto per me e appoggio finalmente le mie poche cose sul nastro trasportatore.
Afferro lo zaino che porterò con me sopra l'aereo, la valigia andrà nella stiva.
Degli agenti mi fanno degli ultimi controlli, per verificare se ho qualcosa di anomalo addosso... Come spesso accade mi fermano e mi fanno togliere la maglietta, si fissano a guardarmi e affermano:
"Quanti tatuaggi, non te ne pentirai in un futuro, magari quando sarai vecchio?"
Sospiro, mi tocca mantenere la calma, nonostante sia un discorso importante per me.
Kai: "Non me ne pentirò mai"
Mi sorridono, mi accorgo che sussurrano qualcosa tra loro come se trasportassi bombe atomiche con me... Cavolo, sono semplicemente dei tatuaggi.
Fingo di non accorgermene e tiro dritto verso l'aereo.
Afferro il mio cellulare, attacco le cuffie e scelgo uno dei miei brani preferiti.
"Before you go" di Lewis Capaldi, essendo un cantautore britannico mi sarebbe piaciuto andare a vedere un suo concerto, ma non fa niente, ora l'importante è tornare a casa.
Prendo delle scale mobili in discesa mentre la canzone mi tampona i timpani, a lato ci sono delle vetrate.
A destra si vedono le piste di partenza e atterraggio, con tante persone che svolgono il loro lavoro... Da quassù sembrano formiche.
A sinistra c'è qualche persona che torna dal volo degli Stati Uniti per venire qui, noto una signora sulla sessantina molto curata con una grande pelliccia bianca a chiazze nere.
Sembra stare parecchio bene economicamente.
Vicino a lei noto una ragazza dai capelli scompigliati, probabilmente dal lungo viaggio, castana.
Mi ricorda molto Sydney, anche se di spalle.
Che razza di idiota, lei è a Monterey.
PoV Sydney
Aiuto Renata a scendere i piccoli scalini dell'aereo, siamo arrivate finalmente a Londra.
Che viaggio intenso, ma niente male per essere il primo.
Prendo le mie cose e mi dirigo all'interno dell'aeroporto londinese.
Renata: "Vuoi qualcosa? Magari un tè caldo o un po' di caffè?"
Indicando con la sua mano curata delle macchinette.
Sono tentata ma non mi sembra il caso, non vorrei sembrare scortese.
Sydney: "No, grazie"
Renata mi guarda e sorride, per poi darmi una pacca sulla spalla.
Renata: "Ora io ti offro del tè e non ti azzardare a dirmi di no che ti blocco sui social"
Rido di cuore, che signora bizzarra.
Si è creata subito una sintonia tra noi, nonostante la notevole differenza di età.
Prendo il piccolo bicchiere di plastica e inizio a soffiare, quanto scotta.
Renata: "Sai che una volta, forse una delle prime che venivo qui a Londra, mi sono versata del tè addosso? È stato imbarazzante e ho rovinato un cappotto Burberry regalatomi da mio marito"
Dio, mi sento così povera di fronte a lei... Ha un grande charme e molto stile.
Indossa una pelliccia bianca con delle macchie nere, stupenda.
Non oso immaginare quanto le sia costato.
Renata: "Ma chi è quel bel ragazzo?"
Mi guardo attorno, non capisco di chi stia parlando.
Renata: "Alle tue spalle tesoro"
Mi volto.
No, non può essere vero.
Kai, quel ragazzo è Kai e sta guardando verso la mia direzione.
PoV Kai
Noto la signora indicarmi, sarà per via dei miei tatuaggi?
Che mi frega, sarà una coincidenza magari.
Mica esisto solo io, anche se al momento mi trovo solo nell'unico punto in cui lei ha indicato.
Chissà se mai si smetterà di giudicare le persone dall'apparenza.
Noto la ragazza si girarsi.
Il tempo si ferma, percepisco il mio orologio da polso.
Pulsa, secondo per secondo, ma al momento sembra minuto per minuto.
Porto l'attenzione sul viso della giovane, no.
Non è possibile.
È Sydney, lei non è a Monterey.
È qui, a Londra.
Mi avvicino al vetro e lei fa lo stesso, è così bella.
I nostri occhi affogano tra loro, sono completamente immerso in lei al momento.
Che cosa cazzo sta succedendo?
Kai: "Quanto sei bella"
Sydney mi fa cenno di non riuscire a sentirmi.
Appanno un pezzo della vetrata con il mio respiro e le scrivo ciò che ho appena detto.
Arrossisce, mi sento male ogni volta che sorride... Non ce la facevo più senza vederla.
"Aspettami" è questo che ti dicevo, con migliaia di chilometri che ci dividevano, ma tu non mi hai ascoltato.
Sei la solita testarda Syd, e ora sei davanti a me.
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Mai accontentarsi in amore
RomanceSydney, liceale fidanzata da anni con Kevin, incontra per casualità il giovane e tenebroso Kai, ritrovandosi immersa da novità, avventure mai provate e segreti non svelati. Tengo a precisare che ho prestato attenzione anche ai dettagli come ad esem...