Capitolo 23 [Le cartelle]

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PoV Sydney

Io, i miei due migliori amici e miei zii stiamo continuando a fingere di non sapere cosa sia accaduto a Kai.

È devastante per me mentire in questo modo.

Mi sono reputata sempre una persona sincera, ed ora mi ritrovo a raccontare una marea di bugie.

Capisco però che per riottenere Kai nella mia vita questo è il minimo che io possa fare... Devo resistere.

Sono sdraiata sul letto al momento, fisso ininterrottamente il soffitto.

È di un bianco pallido, sarà forse la tristezza a farmi notare anche una tonalità così impercettibile, eppure mi ci sto perdendo.

Un pensiero prende il possesso della mia mente, Kevin.

Ripenso in modo, quasi ossessivo, alla serata dell'altro giorno.

Ieri sera sono stata con lui, non gli ho permesso neanche di toccarmi, chiaramente.

È un viscido, ha tentato svariate volte di palparmi il sedere... Per non parlare di quando mi ha chiesto spudoratamente se avessi voglia di farlo con lui.

A prescindere a chi appartenga ora il mio cuore... È normale che mi chieda di voler fare sesso con lui, dopo tutto quello che mi ha fatto?

Un brivido percorre la mia schiena, provo ribrezzo soltanto all'idea.

Sono costretta a trattarlo bene perché devo rispettare il piano da me ideato.

Ora che ricordo, ha tirato una sola volta fuori il discorso sulla sparizione di Kai, aggiungendo a tutte le sue cazzate un ipocrita "Mi dispiace, spero non gli sia successo niente".

Giuro, se non sapessi alcuni dettagli sull'accaduto, crederei alle sua parole.

Aveva quel tono di voce, quegli occhi che ho amato per anni che trapelavano solo e solamente onestà, eppure.

Ero così tentata a tirargli un pugno e non so neanch'io come ho fatto a mantenere la calma.

Mi sembra assurdo che la persona che ritenevo la mia esatta metà sia tutto ciò che ho sempre temuto, devo ancora realizzare che Il Kevin di cui ero innamorata, ora sia uno sconosciuto ai miei occhi.

La vita sa essere proprio una puttana.

...

Oggi, data la bella giornata, mi dovrei incontrare con Gregory e Michelle al parco, abbiamo intenzione di fare una passeggiata e non pensare agli ultimi avvenimenti che hanno scosso la mia vita.

Scendo in garage e prendo la mia bici color turchese.

Mi avvio, veloce come il vento al luogo d'incontro.

Mi avvio, veloce come il vento al luogo d'incontro

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Sono particolarmente affezionata a questa bici.

Mi ricordo quando mi è stata regalata da zio Peter per il mio quindicesimo compleanno, ero così felice.

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