PoV Sydney
Arriviamo in un lido meraviglioso.
La spiaggia è magnifica, la sabbia è dorata.
Oggi poi è una giornata particolarmente soleggiata, il che rende il mare una tavola.
Ho immaginato tanti posti prima di arrivare qui, ma questo è magico.
Ci siamo fatti più di un'ora di autobus, fortunatamente non erano presenti i controllori, il che ha reso il nostro viaggio clandestino piuttosto tranquillo.
Kai mentre ci stavamo dirigendo verso la fermata dei bus è dovuto tornare indietro a prendere un borsone da mare.
Che genio che sono, solo ora ne ho capito il motivo.
Ha proprio ragione a dirmi che sono stupida, è così.
Mentre penso tra me e me, aiuto Kai 1a posizionare il telo a terra.
Kai: "Ti va una birra?"
Mi chiede, interrompendo i miei pensieri.
Sydney: "Tu sì che sei quello giusto"
Cos'ho appena avuto il coraggio di dire?
Maledette lingua.
Kai: "Cos'hai detto?"
Mi guarda, con le guance ormai infuocate.
Non posso biasimarlo.
Kai: "Il mare è perfetto oggi, non è vero?"
Cercando inutilmente di rimediare a ciò che ho detto poco fa.
Kai inizia a ridere, così tanto che gli scappa qualche lacrima.
Mi metto con le braccia conserte e fingo di essere offesa dal suo atteggiamento.
Sydney: "Mi prendi in giro?"
Chiedo, guardandolo male.
Kai: "Come posso non farlo?"
Sbuffo.
Kai: "Come posso non ridere? Sei troppo goffa"
Sydney: "Mi hai appena offesa o sbaglio?"
Kai: "No, tranquilla non ti sbagli"
Afferma, sorridendo maliziosamente.
Kai: "Sei goffa ma in compenso sei così bella che non riesco fare caso al tuo lato oscuro"
All'ascolto delle sue parole, mi scappa un sorriso timido dalle labbra.
Sarà pure una testa di cazzo arrogante, ma è una delle cose più dolci che mi abbiano mai detto.
Kai: "Sbaglio o stai sorridendo?"
Enuncia così, copiandomi spudoratamente.
Decido di contrattaccare e rispondere proprio come ha fatto lui con me poco fa.
Sydney: "No, tranquillo non ti sbagli"
Inaspettatamente questo genera da parte sua una reazione tutt'altro che negativa.
Egli si avvicina velocemente a me e mi porta, come se pesassi meno di nulla, sopra le sue spalle.
Inizia a correre come un matto verso l'acqua salata, già posso immaginare la mia faccia quando ho realizzato di non avere alcuna via di fuga.
Sembra di essere alti due metri, se non di più sopra di lui.
Meno male che non soffro di vertigini.
Entrambi finiamo nell'oceano, l'uno vicino all'altra nel giro di un millesimo di secondo.
Se all'inizio la cosa poteva sembrare stupida, direi quasi ingenua, ora sta diventando decisamente più eccitante.
Abbiamo i vestiti completamente bagnati e siamo a così pochi centimetri l'uno dall'altra da poter sentire il suo respiro su di me.
L'acqua mi solletica il corpo, specie le parti più intime.
La presenza di Kai non rende le cose semplici, la t-shirt bianca che ha indosso non ha più alcuno scopo.
Sembra sentire i miei pensieri, quando mentre mi osserva attentamente, si toglie la maglia.
Rimango a contemplare il suo fisico statuario, quando lui si avvicina a me.
PoV Kai
Sono più che certo che la situazione fosse partita decisamente come un gioco, ma ora sta diventando tutto così sensuale che non ho idea per quanto tempo potrò ancora resistere.
Siamo completamente zuppi.
Ho gettato, oltre me stesso, anche Sydney con i vestiti in acqua ed ora, lentamente ce li stiamo togliendo, l'uno all'altra, senza mai smettere di guardarci dritto negli occhi.
Le sfilo delicatamente l'abito.
Non l'avevo avvisata che saremo andati in spiaggia, doveva essere una sorpresa e proprio per questo che ho di fronte lei con un intimo color grigio, di pizzo.
A malapena le copre le sue meravigliose forme.
Improvvisamente il sole svanisce, le nuvole prendono possesso del cielo e riflettono il grigiore al mare.
Kai: "Usciamo se vuoi"
Le sussurro.
Mi fa cenno di "No" con la testa.
Le inizio a sfiorare la pelle e lei avvinghia la mia vita con le sue esili gambe.
Comincia a piovere, noto tutti correre verso le auto, la fermata degli autobus o un qualsiasi riparo.
Io e lei non ci muoviamo di una virgola.
Siamo soli in mezzo all'oceano, con la pioggia che bagna ulteriormente i nostri corpi surriscaldati dall'attimo bollente.
Iniziamo a baciarci con voracità.
Le nostre lingue sono fuori controllo e, forse, non solo loro.
Realizzo, per la prima volta nella mia vita di aver perso completamente la testa per una ragazza, e questa ragazza è Sydney.
Mentre lei mi graffia la schiena e io le spingo sempre di più la mia pube nelle sue parti intime, lei si avvicina al mio orecchio.
Sydney: "Hai il cuore che ti batte all'impazzata"
Non me ne sono neanche accorto, ma i battiti stanno letteralmente facendo i salti mortali.
Perché mentire? Voglio essere sincero in un momento così puro.
Kai: "Sì, è così"
Le bacio ripetutamente l'orecchio, ottenendo i suoi brividi.
Lei reagisce, quasi sussurrando per l'eccitazione che ancora pervade la nostra pelle.
Mi pone una domanda.
Sydney: "E perché mai, uno come te, dovrebbe avere la tachicardia?"
La guardo negli occhi, potrei affogarci.
Appoggio la mia mano sul suo petto e lei, in simbiosi, fa lo stesso.
Il tempo sembra improvvisamente fermarsi tra noi.
Non sento più le onde, il vento o la pioggia scrosciare violentemente nell'oceano.
Non ho più pensieri, ansia o blocchi.
Percepisco il suo battito cardiaco, è veloce e forte.
Non sono l'unico allora.
Kai: "Perché uno come me ha perso completamente la testa per una come te"
Senza neanche il tempo di realizzare l'importanza delle nostre parole, iniziamo a divorarci a vicenda.
Con baci, tocchi e sguardi.
STAI LEGGENDO
Mai accontentarsi in amore
RomanceSydney, liceale fidanzata da anni con Kevin, incontra per casualità il giovane e tenebroso Kai, ritrovandosi immersa da novità, avventure mai provate e segreti non svelati. Tengo a precisare che ho prestato attenzione anche ai dettagli come ad esem...