Capitolo 27 [Giustizia]

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PoV Sydney

Nonostante il grave accaduto zia Christie non ha voluto che saltassi giorni di scuola, ciò però non mi ha negato di passare i miei pomeriggi all'ospedale.

La speranza è davvero l'ultima a morire, non facciamo altro che sperare ossessivamente di ricevere la notizia che il nostro cuore sta attendendo.

Non è ancora arrivato quel momento, neanche un solo organo compatibile a mio zio.

Spero sempre che arrivi il medico di base a darci la buona notizia, ma ogni volta riceviamo un lieve e triste "Non ancora", accompagnato da un gesto di disdetta fatto con la testa.

È passata una settimana e il tempo non si ferma, scorre velocemente.

Ho paura.

Desidero con tutta me stessa rivedere zio Peter stare bene, con avanti degli anni da vivere tranquillamente nella nostra serena quotidianità.

Chissà quando e, se sarà possibile.

...

Ho finito da poco di fare la ricerca di storia, ho un tumulto in testa.

Mi sono messa d'accordo con i miei due migliori amici per andare in ospedale, sono grata a loro per tutto ciò che hanno fatto e che tuttora fanno per me.

Sono unici.

Alle volte mi chiedo come sarebbe la mia vita senza un supporto così solido ad attutire, costantemente me e le mie disgrazie.

Devo smettermela, forse sono un po' troppo dura con me stessa, ma sono consapevole non sia semplice starmi vicina.

Mi riprendo grazie alla buffa risata di Gregory a, sicuramente, qualche battuta black humor di Michelle.

Usciamo dalla solita porta antincendio difettosa, faccio sì per accendermi una sigaretta quando il mio migliore amico sembra avere un'illuminazione.

Gregory: "Voi non sapete cos'è successo"

Incuriosite, io e Mich ci scambiamo uno sguardo complice e gli facciamo cenno di continuare a parlare.

Gregory: "Era palese chi fosse stato a sparare a Peter"

I fratelli di Kai... Sì, ma dove vuole andare a parare con questo?

Loro, le persone così non vengono mai catturati e sbattuti dentro a una cella, come meriterebbero di finire.

Gregory: "Sono stati arrestati proprio questa mattina, insieme al padre e ad altre persone poco raccomandabili della zona"

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata.

Non riesco a crederci, allora esiste la giustizia.

Gregory sorride maliziosamente, per poi aggiungere:

"Un poliziotto ha pensato bene di controllare le telecamere dell'officina di Peter, anche della zona circostante e... Touché!"

Michelle: "Grande, che bellissima notizia"

I miei occhi si riempiono di lacrime, procurate dalla grande gioia di sapere che quei bastardi ora sono dentro.

Mich e Greg si avvicinano, guardandomi.

Sembrano essere commossi tanto quanto me e questo mi fa sentire così fortunata.

Ci abbracciamo forte, mi sento al sicuro tra le loro braccia.

Mentre i nostri corpi sono ancora legati dall'abbraccio, Mich interviene.

Michelle: "Volete sapere qual è la differenza tra un ebreo e una palla?"

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