Capitolo 6 [Salato]

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PoV Kai

Siamo partiti.

Ho varie domande che vorrei porle, ma ho paura di poter sembrare un po' troppo curioso o risultare logorroico.

Sai però che c'è? Sono curioso e le chiederò ciò che voglio sapere.

Come va, va.

Kai: "Posso chiederti una cosa?"

Sembra incuriosita.

Sydney: "Certo"

Kai: "Perché mi hai soccorso ieri sera? Potevo essere un delinquente o qualche maniaco"

Ride.

Kai: "No, veramente... C'è gente strana in giro"

Sydney: "È un modo innovativo di dirmi di buttarmi dalla macchina in corsa, perché sei un assassino?"

Scoppio a ridere.

Kai: "Sì"

Lei finge di avere un attacco di cuore dalla paura.

Che ragazza strana, ha un umorismo fuori dal comune.

Kai: "Sarebbe assurdo scoprire che alla fine sei tu l'assassina"

Mi sorride, ha un espressione buffa al volto.

Sydney: "Non volevo fartelo sapere in questo modo, però..."

Le reggo il gioco.

Kai: "Però?"

Chiedo, fingendomi estremamente preoccupato.

Sydney: "Ho ucciso quaranta..."

Kai: "Uomini, donne, bambini?!"

Sydney: "Formiche"

Inizio a ridere di gusto, lei prova a rimanere seria, inutilmente.

Sydney: "Camminavano nel posto sbagliato, al momento sbagliato"

Kai: "Sei una criminale, ti segnalerò alla polizia!"

Sydney: "No, ti prego! Ti scongiuro, ho figli a casa che devo accudire"

Kai: "D'accordo, d'accordo"

Sydney: "Sei un tesoro, grazie"

Mi giro a guardarla, sembra stia un po' meglio, mi fa piacere.

Non mi piace vedere le persone stare male, se posso fare qualcosa per migliorare l'umore di chi mi sta intorno, lo faccio sempre con grande piacere.

Mi dispiace avere una nomea che non mi appartiene.

Questo implica sguardi maliziosi, pettegolezzi non veri, che mi feriscono molto.

Io non sono la mia famiglia.

Sydney: "Ma non lo sei ed è per questo che ti ho voluto aiutare"

Torno alla realtà, credevo non mi avrebbe mai risposto.

Kai: "Penso però che Kevin ti abbia parlato della mia famiglia"

Sydney: "Già, ma non sei la tua famiglia, tu sei tu"

Sembra sapere chi sono senza conoscermi, questa ragazza mi sbalordisce sempre di più.

"Tu sei tu", peccato non tutti la pensino in questo modo.

Sarebbe stato più semplice legare con gli altri, se solo mi avessero dato modo di espormi.

Kai: "Siamo arrivati, vuoi un aiuto per scendere?"

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