Capitolo 15

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Cara

Dopo tre ore passate a ballare come forsennate, io ed Eva decidemmo che fosse il momento di bere qualcosa.
Ci avviammo verso il bar, ordinando due Martini come ci era solito fare.
Stavamo chiacchierando tranquillamente quando all'improvviso, Alyse ci venne incontro impanicata.

"Ricardo è qui" mi sussurró all'orecchio e non persi nemmeno un secondo. Mi feci indicare la posizione del mio caro braccio destro e feci in modo di raggiungerlo prima di chiunque altro. Feci segno a Zabdriel, ordinandogli di incontrarmi all'uscita.
Fui un fulmine e presi subito il ragazzo per il colletto, spingendolo violentemente contro la parete.

"Ti avevo espressamente chiesto di non presentarti a questa dannata festa" dissi, stringendo i denti. Ero furiosa, avrebbe potuto mandare tutto a puttane con questo suo comportamento impulsivo.

"Dovevo parlare con Velez" rispose lui, scrollando le spalle. Sapeva quanto odiassi essere provocata e stava andando incontro alla sua disfatta.

Fortunatamente Zabdriel arrivò appena in tempo per farmi calmare. Quel ragazzo stava seriamente rischiando di ricevere un pugno. Gli volevo bene ma odiavo tremendamente la sua impulsività. Non pensava, agiva e basta. Ma in un mondo come questo, non puoi permetterti di fare un passo falso o rischi di rimetterci la pelle.

"Chi è lui?" mi chiese Zaddi, tenendolo fermo contro la parete. Guardai Ricardo, invitandolo a portare rispetto nel caso si fosse presentato a Christopher.

"Ricardo Garcia. Sono il suo braccio destro" rispose poi lui, tentando di fuggire dalla presa del mio amico. Zabdriel mi guardò cercando conferma e non appena la ottenne, lo lasciò andare.

"Sei fortunato che so già tutta lo storia o l'avresti già messa nei casini" spiegò poi, guardandolo male. Ricardo abbassò la testa, scusandosi.

"Dovrai presentarti come ex servitore di Igor" anticipai, incrociando le braccia. "Non nominerai né me né le ragazze. Farai finta di non conoscerci ma nel caso scoprissi qualcosa d'importanza, dovrai rivolgerti direttamente a me. Sono stata chiara?" spiegai severa e fui felice nel vederlo finalmente accondiscendente.
Annuí sorridendomi, per poi rivolgersi a Zabdriel.

"E va bene, facciamolo" concluse lui, mettendomi un braccio intorno alle spalle come se dovesse proteggermi da qualcuno. Entrammo di nuovo nel locale con Ricardo che ci seguiva disorientato.

Vidi un lampo di gelosia nello sguardo di Chris che subito tranquillizzai con un bacio a stampo.

"Abbiamo visite" gli disse Zabdriel serio e subito lui, fece allontanare chiunque non rientrasse nella sua familia.

"Chi sei ragazzo?" chiese, mettendomi un braccio intorno alle spalle. Guardai Ricardo, vedendolo impanicato. Annuii in modo impercettibile per fargli capire di non aver paura di farsi valere.
Non ci volle molto prima che egli si potesse ricomporre.

Lo vidi alzare il capo, guardando Christopher negli occhi per poi raccontare il perché fosse lì.
Spiegò in modo impeccabile senza nominare minimamente un contatto con me e le ragazze ma anzi, si presentò a noi come un perfetto sconosciuto.
L'espressione di Chris era però, ambivalente e sospettosa. Non si fidava del mio servitore e ciò era praticamente ovvio.

"Es sincero" gli sussurrai all'orecchio. Lui mi guardò divertito per poi accarezzarmi le guance.

"Como la sabes?" chiese lui, senza smettere di guardarmi negli occhi. I suoi erano di una bellezza disarmante e non potei fare a meno di arrossire sentendomi addosso al mio corpo.

"Lo sè" risposi, dandogli un dolce bacio sulle labbra. Lui sorrise e tornò a guardare Ricardo.

"Va bene ragazzo, ti darò una possibilità. Starai attaccato a Cara. Non m'importa cosa dovesse succedere, ma qualunque cosa accada, la proteggerai a costo della vita. Intesi?" domandò lui, solenne. Ricardo annuí, avvicinandosi ai ragazzi e presentandosi trionfante.

"Cuantos hombres tienes, Ricardo?" chiese poi Chris.
Ricardo sorrise ancora di più, rispondendo con una fierezza anche a me sconosciuta.

"10.000, Jefe" rispose. Sorrisi dentro di me guardando Ricardo, felice di fare parte di una nuova banda. Con a capo, non più una ragazzina, ma una donna ed il suo compagno.

I'm the Boss here// Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora