Taehyung pov
«Quindi è...un appuntamento?» Jiu mi sorride timidamente dondolando i piedi sotto al tavolo. Sorrido teneramente prendendole la mano da sopra il tavolo e intreccio le nostre dita.«Sì è un appuntamento. Spero non ti dispiaccia» mormoro mordicchiandomi il labbro inferiore. È sera e, dopo aver passeggiato un po' inseme, l'ho portata in una piccola pizzeria per cenare insieme, e sì è un appuntamento. Jiu è bellissima e sembra essere perfetta per me, per cui non posso farmi scappare quest'occasione. Mi piace e credo che le cose tra noi potrebbero andare alla grande. Se non dovessero funzionare penso che resteremmo ottimi amici, anche perché è la sorella di uno dei miei amici più cari e la vedrei comunque.
«Affatto. Credevo non mi avresti mai chiesto di andare ad un appuntamento» sorride con le gote colorate di rosso stringendomi la mano. Ridacchio per la sua frase e scuoto la testa inclinando la testa per guardarla meglio.
«Perché non avrei dovuto invitare la mia ragazza ad un appuntamento?». Jiu strabuzza gli occhi arrossendo ancora di più e boccheggiando diverse volte.
«L-la tua che...?» balbetta sbattendo più volte le palpebre non credendo alle mie parole.
Ancora una volta una piccola risata esce dalle mie labbra. «La mia ragazza» ripeto sorridendo felice ma Jiu continua a guardarmi come se mi fosse spuntata una seconda testa. «Ci ho pensato a lungo e...Jiu, ci stiamo frequentando da un po' e ho pensato che non avrebbe avuto senso continuare così senza ufficializzare le cose. Quindi...vuoi diventare la mia ragazza?» chiedo con calma guardandola speranzoso. Fa' che dica sì, fa' che dica sì, fa' che dica sì.
«Ovvio! Sì!» esclama mettendo subito dritta la schiena e sorridendomi ampiamente. Rido e porto la sua mano alle mie labbra baciandola delicatamente. Ho sempre amato le buone maniere e tutte queste cose galanti.
«Potresti...uhm...dirlo con calma a tuo fratello? Mi ha minacciato di tagliarmi le mani» borbotto lasciandole la mano e grattandomi imbarazzato la nuca. Lei ride annuendo e tornando a mangiare quello che avevamo ordinato. La imito gustandomi la mia pizza al prosciutto.
Passiamo diversi minuti in silenzio a mangiare e io mi beo della musica rilassante che si sente in sottofondo.
Separo le labbra per parlare ma la mia voce viene sovrastata da quella della ragazza che guarda oltre la mia spalla.«Tae, quello non è Jungkook con la sua ragazza?» chiede Jiu aggrottando la fronte. Mi giro facendo vagare il mio sguardo su tutta la sala prima di individuare una figura alta vestita in modo casual e una più bassa. Piego di poco le labbra quando il mio sguardo s'incrocia con quello di Jungkook e alzo la mano in segno di saluto. Lui pare svegliarsi e mi regala un sorriso enorme agitando la mano. Non ho mai capito perché ogni volta che mi vede sembra un bambino a cui hanno appena regalato una busta di caramelle, ma mi piace la sua felicità. È contagiosa. E poi, un po' odio ammetterlo, ma Jungkook inizia a starmi molto simpatico e mi piace essere suo amico. È diverso da come lo avevo conosciuto e ho scoperto di stare bene in sua compagnia. È un buon amico. Credo di averci legato di più rispetto agli altri.
«Ciao ragazzi! Che coincidenza, anche voi qui» parla Alma sorridendo e salutandoci felice. Il mio sorriso svanisce e mi trattengo dal fare una smorfia. Alma è entrata nella comitiva da poco meno di cinque giorni ma non riesco a farmela andare a genio. Davvero, non capisco perché. Ma a prima vista da quando ce l'ha presentata Jungkook sembra che abbia secondi fini con lui. È solo che...lei è molto gentile e tutto però non sembra adatta a Jungkook. Eunmi era interessata a lui e sembrava il suo tipo, non capisco perché l'abbia rifiutata.
«Taehyung?» sbatto le palpebre scuotendo la testa e girandomi verso Jiu che mi sta guardando leggermente confusa.
«Sì?» domando innocentemente come se non mi fossi appena perso a pensare alla ragazza ideale di un mio caro amico.
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War of hearts // Vkook
Fanfiction«Vietato innamorarsi di una persona dello stesso sesso» Siamo nel 3029 e non é cambiato nulla nel mondo. Escludendo le nuove tecnologie e il fatto che siamo praticamente comandati a bacchetta da dei superiori. É come se vivessimo in un videogame per...