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Usciamo dall'ascensore ridacchiando tra di noi: oggi ho scoperto un lato di Taehyung più divertente. Sarà perché siamo entrambi felici ma non smettiamo di ridere e sorridere. Sembra una giornata perfetta. Siamo usciti questo pomeriggio e abbiamo passeggiato in uno dei grandi parchi di Seoul, abbiamo comprato il gelato ad un carretto per i gelati per strada, abbiamo scherzato e al parco abbiamo anche giocato con dei bambini. Sono dei marmocchi adorabili, non ci avevo mai fatto caso. Non tutti sono delle fabbriche di vomito, urla e lacrime. Ci sono anche bambini simpatici e carini, non l'avrei mai detto.
«Pronto per il nostro appuntamento? Ho visto Jimin e Namjoon impegnarsi molto per organizzarlo» ridacchio avvicinando l'occhio al nuovo rilevatore d'identità tramite l'iride. Lo hanno installato da molto poco qui nel palazzo. Ho sempre detto che non siamo all'avanguardia come gli altri. Qualcosa però non funziona perché lo schermo diventa rosso e la porta resta serrata. Corrugo la fronte e ci provo una seconda volta ma nulla da fare. «Scusami solo un attimo» mi scuso con Taehyung afferrando il cellulare e componendo il numero di Namjoon.
«Kim Namjoon al suo servizio, come posso aiutatla?» direi che a qualcuno è andato di volta il cervello. Mi passo una mano sula fronte lanciando un'occhiata alla porta: magari magicamente si è aperta. Questi nuovi impianti hanno sempre dei difetti inizialmente.
«Namjoon, perché il coso che rileva l'occhio non fa aprire la porta con il mio occhio? E perché parli come un menomato?» poggio la spalla contro il muro accanto a me continuando a fissare la porta.
«Prima di tutto il coso che rileva l'occhio si chiama scanner dell'iride, non funziona perché solo per oggi abbiamo eliminato il tuo riconoscimento. È stata un'idea di Jimin, non è geniale? Deve aver bevuto qualcosa di speciale ultimamente, dice troppe cose sensate» Namjoon inizia a parlare velocemente e dal suo tono allegro non mi è difficile capire che sta sorridendo. «E non parlo come un menomato! Sto cercando di sembrare il più possibile un cameriere di alta qualità».
«Sì, sì come ti pare. Perché avete cancellato il mio riconoscimento? Ci avevo messo un quarto d'ora per registrare la mia iride l'altro giorno» sbraito a bassa voce e a denti stretti lanciando una veloce occhiata a Taehyung che mi guarda divertito. Alzo gli occhi al cielo trattenendo un sorriso e attendo la risposta del mio hyung.
«Perché così noi possiamo fare meglio il nostro lavoro da camerieri per il vostro giorno speciale! Ora bussa alla porta ed entrerai nel vostro covo romantico», mi passo una mano nei capello borbottando silenziosi e delicati insulti ai miei due coinquilini che devono sempre complicarmi la vita.
«Covo romantico? È semplicemente il nostro appartamento. Oh vi prego ditemi che non avete allestito casa come se fossimo in uno di quei ristoranti pieno di cuori e fiori. Siete stati i primi a dire che non dobbiamo dare nell'occhio, deve sembrare una cena del tutto normale tra due amici» sospiro mordicchiandomi nervosamente il labbro inferiore.
Sento Namjoon ridacchiare agitato. «Pft, ma ti pare Kook? Non siamo così imbecilli e incoerenti. Ovvio che non abbiamo messo nulla di appariscente, per chi ci hai preso» sento dei fruscii e dei mormorii confusi prima che: «Ci puoi dare solo un secondo? Ti apriamo subito» ridacchia e subito dopo lo sento urlare: «Jimin! Togli immediatamente la candela alla cannella e i petali di rosa dal tavolo!» poi lo sento urlare qualcos'altro ma non riesco a capire perché riattacca.
Mi passo una mano sul viso tornando da Taehyung con un'espressione esasperata. «Dobbiamo aspettare poco e possono aprirci. Scusami» sospiro poggiandomi contro la porta. Taehyung ridacchia e scuote la testa prendendosi il labbro tra i denti.
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War of hearts // Vkook
Fanfiction«Vietato innamorarsi di una persona dello stesso sesso» Siamo nel 3029 e non é cambiato nulla nel mondo. Escludendo le nuove tecnologie e il fatto che siamo praticamente comandati a bacchetta da dei superiori. É come se vivessimo in un videogame per...