Taehyung pov
Mi alzo svogliatanente dal letto dando una rapida occhiata fuori alla finestra chiudendo immediatamente gli occhi quando i raggi solari del primo mattino mi colpiscono il viso senza alcuna pietà. Grugnisco infastidito e mi trascino a passo lento verso la cucina per fare colazione. Mi fermo in mezzo alla stanza fissando il calendario con ancora un occhio chiuso e le labbra arricciate in una smorfia di fastidio. Gradualmente i miei occhi si spalancano nel vedere il giorno cerchiato in rosso. Come ho fatto a dimenticarmi una delle mie feste preferite?Mi catapulto sul mio cellulare staccandolo dalla piattaforma per ricaricare e digito in fretta il numero di Seokjin. Solo dopo un paio di squilli la sua voce pimpante mi arriva alle orecchie ma non gli do il tempo di finire la frase che sovrasto la sua voce con la mia. «Jin hyung! Oggi è 5 maggio! Me ne ero completamente dimenticato! Non ho comprato nulla ai miei fratelli e la mia famiglia verrà per l'ora di pranzo!» mi lamento sbattendomi una mano sulla fronte portando indietro i capelli.
«Ciao anche a te, Tae» risponde sarcastico accennando una risata e posso immaginarlo scuotere la testa. «Sei uno smemorato di prima categoria. Hai la memoria di un criceto a volte» ignoro il paragone non volendo sapere come faccia a sapere come sia la memoria di un criceto.
«Invece di insultarmi aiutami!» esclamo esasperato andando in giro per casa alla ricerca di un possibile regalo. Non si sa mai abbia comprato qualche cianfrusaglia. Potrei regalarla ai miei fratelli. Sbuffo non trovando nulla e mi butto sul divano chiudendo gli occhi.
«Non posso aiutarti Taehyungie. Sono dalla mia famiglia con Sunhee. Prova a chiamare gli altri. Conoscendo Jimin e Jungkook staranno ancora dormendo e probabilmente andranno dalle loro famiglie più tardi» spiega Jin in tono calmo. Aggrotto la fronte alla menzione di Sunhee ma poi ricordo che loro due si sono fidanzati qualche settimana fa. Forse Jin ha ragione a paragonarmi ad un criceto.
Borbotto qualcosa sbuffando e ringrazio Jin chiudendo la chiamata. Poso il cellulare sul ripiano della cucina e gli ordino di videochiamare Jimin mentre inizio a riscaldarmi del kimchi. «Dannato Jimin. Quando servi non ci sei mai» mi lamento chiudendo la chiamata. La mia ultima spiaggia è Jungkook. Spero risponda, altrimenti lo vado a svegliare io a calci sul sedere. Con mia grandissima sorpresa dopo cinque squilli risponde e subito spunta il suo ologramma dal cellulare mostrando un Jungkook appena sveglio. «Ben svegliato Kookie! Dormito bene?» esclamo ad alta voce di proposito sapendo che lo infastidisce.
Di fatti grugnisce tenendo ancora gli occhi chiusi e i capelli sparati in ogni direzione. Mi soffermo a guardarlo forse più del dovuto perché ad un certo punto apre gli occhi guardandomi confuso. Arrossisco risvegliandomi dai miei pensieri e mi do mentalmente dello stupido. Non riesco davvero cosa mi stia accadendo ultimamente ma vedo Jungkook diversamente. «Hyung, hai disturbato i miei sogni. Ti conviene parlare o riattacco» biascica con voce roca stropicciandosi gli occhi e guarda il soffitto per svegliarsi a poco a poco. La prima volta che lo avevo visto fissare il soffitto di prima mattina senza muovere un muscolo avevo pensato gli fosse venuta una paralisi. Ma è solo il suo modo per darsi una svegliata.
«Cosa stavi sognando di così importante?» domando in tono giocoso ma chiudo la bocca non appena scorso l'ombra di un sorrisetto malizioso sulle labbra del più piccolo. Sempre il solito. Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa cambiando poi argomento prima che Jungkook possa rispondermi. «Oggi è la festa dei bambini, Jungkook-ah! Accidenti, avrei dovuto prendere un regalo anche a te» mi prendo gioco di lui sorridendo vittorioso quando mi lancia uno sguardo omicida. Borbotta qualcosa e si gira su un fianco allungandosi verso il telefono per riattaccare ma mi affretto a scuotere la testa. «Scherzavo, scherzavo. Ti ho chiamato perché sei la mia unica salvezza. Ho dimenticato di fare i regali ai miei fratellini e verranno qui fra tre ore».
STAI LEGGENDO
War of hearts // Vkook
Fanfiction«Vietato innamorarsi di una persona dello stesso sesso» Siamo nel 3029 e non é cambiato nulla nel mondo. Escludendo le nuove tecnologie e il fatto che siamo praticamente comandati a bacchetta da dei superiori. É come se vivessimo in un videogame per...