Capitolo 10

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<Harley>

Da quella volta in cui parlai con Mr. Whitman lui cercò, letteralmente, si ignorarmi come la peste bubbonica. In classe raramente mi rivolgeva uno sguardo e così va avanti da ormai due settimane.

In compenso, ho sostituito uno strafigo con un altro.

Dave... era bello, veramente bello...

Ed eccolo arrivare.... Giacca della squadra di football della scuola, il nostro stemma sulla sua spalla sinistra: un leone giallo su uno sfondo blu e bianco, jeans e un enorme sorriso sulle labbra. Non potei fare a meno di sorridere a mia volta.

"Ehi, tu!"

"Ciao, Dave! Come va?"

"Bene, bene. Mi chiedevo... ti andrebbe... ehm.... sì, insomma un caffè insieme dopo le lezioni?" - sembrava imbarazzato? Si passò una mano tra i capelli chiari guardandosi intorno.

Il mio sorriso non poteva essere più grande e raggiante, temevo addirittura che mi venisse una paralisi facciale...

"Certo!" - risposi e dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia andai via proprio mentre le mie guance prendevano mille sfumature rosse.

Trovai Beth poco più lontana che parlava al telefono, avvicinandomi riuscii a sentire solo un "cazzo eccola... ok ti chiamo dopo... bacino ciaoooo!".... e lei che ricacciava velocemente il cellulare in tasca, si voltò verso di me sorridendomi.

"Ciaaao Harley! Che hai alla faccia?" - lei e il suo ridolino isterico non potevano fare altro che farmi sorridere ancora di più.

"Ehi, è per Dave! Ci vediamo dopo le lezioni credo sia solo una cosa tra amici ma lui sembrava molto imbarazzato mentre lo diceva e..."
Non riuscii a finire la frase che la mia amica cominciò a strillare....

"Beth!! Smettila... - dissi ridendo e cercando di farla smettere visto che ormai eravamo diventate oggetto degli sguardi di tutti - Dimmi un po' invece, chi era al telefono?" - chiesi con un sorriso malizioso.

"Oh... no nessuno... ehm solo un ragazzo..." - sembrò diventare nervosa e io sapevo per certo di chi si trattava...

"Beth! Era Aaron, vero? Non dirmi di no perché so quello che sta succedendo. Allora??"

"Sì, era lui..." - sbiancò pericolosamente e abbassò lo sguardo. Questa volta fui io a cacciare un urlo stridulo... "AAAAAH!!!! Ma lo sapevo!!!! Voi siete perfetti!!!"

La mia reazione sembrò sconvolgerla finché non mi strinse in un abbraccio... o meglio una morsa trita ossa...

"Grazie, Harley!!" - mi disse e io sorrisi stringendola a mia volta.

***

Bene. Senza volerlo la giornata volò e io dovevo vedere Dave.

Stavo uscendo dalla scuola quando lo vidi appoggiato ad un albero. Guardava in alto e, mentre mi avvicinavo, lo scrutai  minuziosamente. Indossava una semplice felpa blu con una scritta sul davanti, un paio di jeans scuri e delle sneakers. La luce del sole rendeva i suoi capelli ancora più chiari.

Forse sentendo il mio sguardo addosso, si voltò verso di me e sorrise. Mi avvicinai a lui che mi strinse al suo petto per poi incamminarci verso il centro di Lexington.

E poi eccola. La sensazione che non provavo più da tanto. Quella morsa allo stomaco che mi impediva di respirare correttamente. Voltandomi incrociai lo sguardo di ghiaccio di Mr. TiFissoMaNonTropo Whitman. Era fermo al centro della strada, mentre la gente intorno a lui continuava la propria vita frenetica, lui sembrava perso nel suo mondo. Sostenni lo sguardo per quella che mi sembrò un'eternità finché non mi decisi a  guardare dritto davanti a me.

Perché? Perché non mi sopporta? Perché è sempre così strano? Perché sembra essere incazzato con me? Perché continuo a pensare a lui?

***

Niente. Quella sensazione odiosa non voleva saperne di andarsene. Non mi aveva mollata per tutta la sera.

Io e Dave eravamo andati in un bar in centro. Parlando del più e del meno, ridendo come bambini non mi resi conto che ormai erano le otto passate.

Dave era davvero bello e divertente e bello e simpatico e bello e sono stata veramente bene con lui, ma...

Ma il mio stomaco diceva il contrario, la mia testa vedeva quegli occhi magnetici e freddi come il ghiaccio, brividi mi percorrevano la schiena ogni volta che rivivevo quel momento con la mente.

Nonostante tutto, Dave mi accompagnò a casa e prima di scendere dalla sua auto mi bloccai.

"Ehm.. grazie Dave. Sono stata veramente bene con te..."

Prima che potessi dire altro lui mi baciò di slancio. Le sue labbra impazienti premevano delicatamente sulle mie. Non era molto... solo un bacio a stampo.

Sembrerei cinica se dicessi che non ho provato assolutamente nulla. Nemmeno un leggero brivido, una scossa, pelle d'oca...  Nulla. Assolutamente nulla. Eppure mi piaceva, tanto. Poteva essere solo attrazione fisica? Perché io non potevo farmi piacere Dave? È un così bravo ragazzo. Niente problemi, niente casini, niente di tutto questo. Ma non sei stata coerente con me stessa se non avessi ammesso che c'era altro per la mia testa. Altri occhi si manifestarono nei miei pensieri, altre labbra avrebbero dovuto a baciarmi, altre braccia stringermi...

Spazio autrice

Salve a tutti!!!

Avrei voluto postare un altro capitolo ma non sono riuscita proprio a finirlo quindi aggiornerò domani.

Tutto sommato questo capitolo non è proprio brevissimo.

Buona lettura a tutti!!
Commentate, leggete, fateci sapere cosa non va bene...

~M&V

Lost in damnation - anime dannateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora