Jungkook quella mattina aveva saltato lezione, non che gli importasse più di tanto, dato che al suo risveglio aveva trovato al suo fianco Jimin.
Le immagini della sera precedente lo avevano lasciato senza fiato e con le guance rosse, non capiva come potesse esserne così imbarazzato, ma probabilmente era normale essendo lui così timido.
Cercando di non svegliare il maggiore si alzò dal letto caldo, indossò i suoi jeans e la maglietta del giorno prima, poi uscì dalla stanza per andare in bagno bisognoso di darsi una rinfrescata al viso.
Ringraziò il cielo di non aver incontrato nessuno durante il tragitto e una volta finito di lavarsi il volto si concesse qualche secondo per osservarsi allo specchio.
Non sembrava nemmeno lui.
Aveva gli occhi lucidi di una gioia un po' sconosciuta, i capelli scompigliati, le guance ancora rosse e poteva intravedere i segni scuri che Jimin aveva lasciato sul suo collo.
Arrossì terribilmente, mentre esitante portava una mano a sfiorare quei punti, sorridendo un po' al pensiero di appartenergli completamente.«Jimin? Mi serve il bagno.»
La voce di Taehyung lo fece sobbalzare, aprì velocemente la porta e il maggiore rimase sorpreso quando trovò Kookie e non il suo migliore amico.
«Jungkook! Hai dormito qui?» chiese con un sorriso il ragazzo dai capelli grigi e Kookie arrossì immediatamente, tradendosi.
«Oh.» sussurrò il maggiore intuendo cosa fosse successo in realtà, mentre il minore desiderava scomparire dalla faccia della terra.
«I-Io ... Vado a svegliare Jimin!».
Superò il suo Hyung alla velocità della luce e quando ormai stava per entrare in camera di Jimin, si accorse che Yoongi stesse guardando nella sua direzione e sembrasse sorpreso.
Merda.
Entrò nella stanza chiudendo dietro di sé la porta e si appoggiò contro di essa per cercare di calmarsi: non voleva affrontare Yoongi, che sicuramente avrebbe pensato che fosse stato lui ad approfittarsi di Jimin.
Nel frattempo il maggiore si era svegliato e si era accorto dell'assenza di Jungkook al suo fianco, era stato qualche secondo a chiedersi dove fosse finito, finché non lo aveva visto entrare in camera al quanto agitato.«Ehi, Bunny.» sussurrò assonnato mettendosi seduto fra le lenzuola, che scivolarono via dal suo petto lasciando scoperto il suo fisico perfetto.
Jungkook arrossì terribilmente a quella vista, non solo perché Jimin fosse mezzo nudo di fronte a lui, ma soprattutto perché anche Jimin era pieno di tanti piccoli segni rossi.Sono stato davvero io?
«Perché non vieni qui? Perché ti sei già vestito?» domandò ancora assonnato il più grande facendogli segno di raggiungerlo, ma Jungkook stava avendo un'allegra conversazione con se stesso per quanto riguardava quei succhiotti.
Non posso essere stato io, no.
«Jungkookie~».
Il minore sobbalzò a quel tono e strisciando i piedi sul pavimento si lasciò cadere al suo fianco, chiudendo gli occhi.
Jimin rise a quella scena e tornò a sdraiarsi iniziando ad accarezzargli i capelli dolcemente.«Ehi Bunny, che succede?».
Jungkook non rispose, semplicemente girò il capo verso di lui e gli sorrise dolcemente - nonostante l'imbarazzo generale si sentiva piacevolmente bene.
Jimin si chinò su di lui dolcemente per lasciargli un dolce bacio sulla punta del naso e Kookie sorrise, prima di trattenerlo vicino a lui e appropriarsi delle sue labbra.
Si sentiva così felice in quel momento.«Vuoi fare colazione?» domandò Jimin quando si scostarono, ma Kookie scosse il capo nascondendo il volto nell'incavo tra il collo e la spalla del maggiore.
«No, voglio stare qui ancora un po'.»
E Jimin acconsentì con un sorriso, fingendo di non sapere che semplicemente Kookie fosse troppo in imbarazzo per trovarsi faccia a faccia con Yoongi e Taehyung.
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«Non è tornato a casa a dormire, non risponde al cellulare ed io sto iniziando a preoccuparmi.» mormorò Jin lasciandosi sedere sul divano del suo piccolo appartamento.
Yugyeom gli aveva detto che non sapesse dove si trovasse il suo coinquilino, ma che molto probabilmente fosse insieme a Jimin e dovesse stare tranquillo, ma Jin non ci riusciva.
Jungkook era un po' come il suo fratellino, era così piccolo e indifeso e solitamente gli diceva sempre dove andasse e cosa facesse, quindi ora era letteralmente in ansia.«Jin Hyung non preoccuparti, okay? Starà bene e come ha detto Yugy sarà insieme a Jimin.»
Il ragazzo dai capelli corvini spostò lo sguardo sul ragazzo dai capelli rosa al suo fianco e sospirò.
«Se solo mi rispondesse, non sto chiedendo chissà che cosa.» spiegò con un leggero broncio e Namjoon se lo strinse contro, facendogli posare il capo sulla sua spalla.
«Jungkook non è un bambino, vedrai che sta bene - probabilmente è impegnato con Jimin, capisci?».
Il tono malizioso di Namjoon fece sorridere Jin, che gli diede una leggera gomitata nel fianco.
«Idiota, Kookie è troppo timido ed innocente per fare qualcosa del genere.» sussurrò pensieroso e Namjoon rise.
«Avrei detto lo stesso di te, ma ultimamente mi sono abbastanza ricreduto.»
Jin si allontanò dal minore per osservarlo sconvolto, mentre quest'ultimo scoppiava nuovamente a ridere.
«Sei uno stronzo, lo sai?» mormorò indispettito, ma Namjoon non gli permise di allontanarsi troppo, tenendo un braccio intorno alla sua vita.
«Uhm, tu ami questo stronzo.» sussurrò prima di depositargli un bacio sulla sua fronte.
«Purtroppo.»
«Ehi!».
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«Jimin tornerà a ballare! Non riesco a crederci! Devo fare una statua a Jungkook!».
Il ragazzo dai capelli scuri continuava a saltare sul letto, mentre il fidanzato cercava di farlo smettere: aveva il giorno libero e voleva riposarsi, anche se a quanto pare sembrasse impossibile.
«Hoseokie smettila.» mormorò il ragazzo.
«No! Tu non capisci! Tornerà a ballare ed entrerà nella mia compagnia! Torneremo quelli di un tempo e lavoreremo insieme! Sono così felice Supreme Oppa!».
Il ragazzo in questione sbuffò e si alzò di colpo facendo sbilanciare Hoseok.
«Quante volte ti ho detto che odio quando mi chiami Supreme Oppa!».
Hoseok scoppiò a ridere e si mise seduto a cavalcioni sul suo ragazzo prima di stampargli un bacio sulle labbra morbide.
«Scusa Hyukie~».
E a quello sguardo lui non riuscì a resistere,sospirò e si lasciò cadere di nuovo fra i cuscini, mentre Hobi scoppiava a ridere.