Jungkook era sorpreso, da quella sera era ormai passata una settimana e Jimin non s'era fatto vivo. All'inizio aveva pensato che dopo aver visto la notifica avrebbe iniziato a tartassarlo, ma il ragazzo dai capelli arancioni sembrava sparito nel nulla e sul lavoro Taehyung era stato talmente preso dai compiti assegnati da non parlare di altro di fotografia e di come Jackson stesse impazzendo ultimamente.
Il moro cercava di non esserne dispiaciuto, ma in realtà un po' c'era rimasto male - chissà per quale motivo una parte di lui desiderava che Jimin si facesse sentire, forse perché sarebbe stato meno imbarazzante di dover far lui la prima mossa, soprattutto dopo tutto ciò che gli aveva detto.
«Oggi siamo persi fra le nuvole, ah?».
Taehyung lo richiamò al presente con un sorriso divertito in volto e Kookie si passò una mano sul retro del collo, imbarazzato di esser stato colto di sorpresa mentre era intento a vagare per i suoi pensieri.
«Scusami, stavo solamente pensando ad una cosa.» mormorò il moro, osservando il plico di fogli che Tae gli aveva messo sotto il naso per cercare di capire di cosa si trattasse.
«Uhm ... pensavi al fatto che Chim non si è più fatto vivo?» indagò il ragazzo dai capelli grigi e Jungkook alzò in capo verso di lui con gli occhi sbarrati chiedendosi come diamine avesse fatto a intuire i suoi pensieri: era davvero così chiaro?
«F-Forse ... io ho ... io p-potrei-».
«Aver messo mi piace ad una sua foto? Sì, lo so! Jimin sabato mattina saltellava per casa come una ragazzina - cielo, non dirgli che te l'ho detto!».
Jungkook registrò quell'informazione con imbarazzo ed entusiasmo allo stesso tempo: Jimin era stato felice di sapere che lo aveva cercato sui social e che aveva apprezzato una delle sue foto. In realtà Jungkook aveva apprezzato tutte le foto sul suo profilo, ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce e poi osservandole meglio aveva capito quali fossero state scattate dalla semplice fotocamera del cellulare e quali fatte da Taehyung.
Non che questo importasse veramente, ma erano parecchie quelle scattate dal ragazzo dai capelli grigi e questo diede da pensare a Kookie: Jimin era forse uno dei suoi modelli preferiti?
Non voleva essere indelicato, ma anche sul profilo di Taehyung c'erano molte foto di Jimin, moltissime di paesaggi, animali e di se stesso e in numero minore quelle di Yoongi Hyung. Forse al maggiore non piaceva essere ritratto, mentre Jimin - avendo un ego a dir poco smisurato - posava molto volentieri per il proprio migliore amico.
«Jungkookie, ti sei incantato di nuovo.»
Il moro arrossì e chinò il capo dispiaciuto, ma ultimamente gli capitava spesso di perdersi nei labirinti della sua mente.
«Scusa Hyung ... quindi, tu sai perché non mi ha ... scritto?».
Si sentiva ridicolo a chiedere una cosa del genere, ma Taehyung gli regalò un sorriso quadrato dolce e confortevole, che lo mise subito a suo agio e lo fece sentire meglio.
«Jimin è fatto così, probabilmente sta aspettando che sia tu a farlo per primo, sai lui è molto-».
«Non dirmi che è timido, perché non ci credo neanche un po'.» mormorò mordendosi la lingua cinque secondi dopo, dato che aveva promesso a quel ragazzo dai capelli arancioni che non avrebbe detto a nessuno di come si fossero già incontrati precedentemente, soprattutto non a Taehyung o a Yoongi Hyung.
«No, non è timido solo che è una persona che ama molto farsi ... desiderare, ecco.» spiegò mentre apriva una borsa nera e iniziava a cercare l'obiettivo adatto per il servizio fotografico a cui avrebbero dovuto partecipare da lì a qualche minuto.
«Quindi dovrei essere io a scrivergli?» domandò scettico il minore, già sapendo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, avrebbe voluto dire cedere al gioco stupido e infantile di quel ragazzo e lui proprio non ne aveva voglia - forse.
«Non sei obbligato, magari se tieni duro potrebbe sempre decidere di farsi vivo prima lui, però non saprei con esattezza: conosco Jimin da anni, ma per certe cose è ancora un mistero per me.»
Taehyung si perse a fissare il vuoto qualche secondo, come se stesse cercando di ricordare qualcosa, poi sorrise a Jungkook e tornò ad occuparsi di ciò che stava facendo.
«Io non saprei, n-non sono il tipo da ... ecco, avventure.» sussurrò raggiungendo una tonalità talmente rossa da far invidia al pomodoro più maturo e ciò fece intenerire tanto Taehyung, che lasciò perdere gli obiettivi e raggiunse il ragazzo per scompigliarli i capelli.
«Non preoccuparti, se Jimin osasse farti soffrire o usarti ci penserei io al suo cadavere, quindi vai tranquillo e poi non ho mai mentito. Chim è davvero un ragazzo dal cuore grande, gentile e sempre disponibile, solo che preferisce nascondersi dietro quell'atteggiamento da ragazzino ribelle per non venire ferito: in passato lo è stato tanto, soprattutto in amore.» spiegò dolcemente e in quello sguardo Jungkook riuscì a intuire quanto affetto provasse veramente verso il suo migliore amico.
Kookie gli credeva, non pensava che Tae potesse mentirgli su qualcosa del genere e dall'altro lato non considerava Jimin in grado di prendere in giro quel ragazzo dai capelli grigi dallo sguardo tenero.
Avrebbe dovuto scrivergli?
Sarebbe stata una buona idea?
E se poi Jimin lo avrebbe preso per il culo per il suo approccio?
«Ragazzi sono arrivati, cinque minuti e iniziamo!».
Jackson apparve dal nulla solo per urlare l'ennesimo ordine e sparire nuovamente fuori dalla stanza, facendo ridacchiare i due tirocinanti.
«Pensaci, ora mettiamoci al lavoro prima che ci uccida.»
ParkChimmie
Ciao Jimin,
sono Jungkook ...
Volevo chiederti se ti andassedi bere qualcosa insieme,
sai per ringraziarti per la
macchina fotografica16.34
Nonostante tutto mi sento
in colpa per tutti quei soldi.
Fammi sapere.
16.35