Jimin era arrivato alla festa insieme a Taehyung e Yoongi da almeno una ventina di minuti, avevano già ordinato da bere e il grigio aveva già presentato entrambi a Namjoon Hyung, Jackson Hyung e il resto della loro compagnia.
Avevano scoperto che Jackson stava insieme a Mark, un ragazzo veramente carino molto magro e dal sorriso contagioso e che quest'ultimo riuscisse a zittirlo con solo due semplici parole, cosa che Namjoon rivelò essere parecchio difficile. Gli altri del gruppo erano una coppietta molto affiatata, che era rimasta con loro il tempo delle presentazioni e poi era scomparsa, mentre BamBam era una persona silenziosa - almeno all'apparenza - e aveva aperto bocca sì e no tre volte: non era decisamente il tipo di Jimin.
Mancava solo Jungkook insieme ai suoi amici e Taehyung non vedeva l'ora che arrivasse, l'arancione invece stava progettando un piano per farsi vedere dal moro solo verso la fine delle presentazioni, per poi strattonarlo lontano dagli altri prima che potesse dire qualsiasi cosa e far capire a Taehyung e Yoongi che fosse stato lui a distruggere accidentalmente la sua macchina fotografica, che tra l'altro gli era costata fin troppo per la riparazione.
Gli doveva decisamente un appuntamento.
«Ma dov'è finito? Ci tenevo a presentarvelo.» mormorò Taehyung strusciando il naso sul collo di Yoongi, che era seduto su uno degli sgabelli e sorseggiava il suo drink pacificamente. Gli stava simpatico Namjoon, che aveva scoperto essere un patito di musica rap. Yoongi gli aveva confidato di lavorare in quel settore e ciò aveva dato vita ad una conversazione animata: Tae era felice di vedere il ragazzo dai capelli verdi socializzare e sorridere.
«Arriverà TaeTae.» rispose Yoongi prima di rispondere ad una domanda di Namjoon, mentre con il braccio libero cingeva il fianco del suo ragazzo: fiducioso o meno, Yoongi era estremamente geloso e preferiva marcare il territorio fin da subito, almeno se avesse dovuto prendere a pugni qualcuno avrebbe specificato che la colpa era di quell'altro, non sua.
Namjoon li trovò adorabili, ma prima di riprendere la loro conversazione Jackson si mise ad urlare attirando l'attenzione e sventolando una mano in direzione di tre ragazzi appena entrati nel locale.
Taehyung riconobbe subito la figura di Jungkook, che indossava una camicia blu con i primi due bottoni slacciati e un paio di jeans neri aderenti, al suo fianco c'era un ragazzo più alto di lui con i capelli biondo miele, che gli assomigliava tremendamente tanto, mentre alle loro spalle c'era un altro ragazzo dai capelli corvini e dal volto attraente.
«Ehi! Sei arrivato!».
Taehyung si allontanò da Yoongi per abbracciare Kookie, che gli sorrise amichevolmente e presentò i suoi amici al resto del gruppo.
Yoongi lo osservò attentamente, ma quando Tae lo presentò al più piccolo, il verde capì che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi: Jungkook non sembrava il tipo da mettersi in mezzo a coppie consolidate, osservava Taehyung in modo molto lontano dal provarci e poi ... Jungkookie sembrava un piccolo coniglietto timido e Yoongi lo trovò subito adorabile; per lui quel ragazzino sarebbe stato perfetto accanto al suo adorato fratellino, che in quel momento sembrava come sparito.
«Ma dov'è finito Jimin?» domandò Yoongi guardandosi intorno e Namjoon scrollò le spalle, dato che non aveva prestato molta attenzione al ragazzino, soprattutto dopo l'arrivo del ragazzo di nome Jin, che aveva decisamente catturato tutta la sua attenzione.
«Jimin è il tuo migliore amico, giusto?» domandò il ragazzo dai capelli biondi, che in quel momento sembrava parecchio a disagio dati gli sguardi che gli venivano lanciati, soprattutto da uno dei ragazzi accanto a Jackson, il capo di Jungkook.
«Sì, esatto! Era qui fino a cinque secondi fa! Non è difficile da trovare, dato che hai i capelli arancioni!».
Appena concluse la frase Jungkook si impietrì sul posto: capelli arancioni? No, non poteva essere, giusto? Quel maleducato non poteva essere il migliore amico di Taehyung, d'altronde il grigio lo aveva dipinto come una persona dolce, gentile e disponibile ... sicuramente era un caso, chissà quante persone avevano i capelli arancioni! Probabilmente era una moda di quel periodo, anche se lui non ne fosse a conoscenza.
«Arancioni?» domandò Jin intromettendosi nella conversazione, mentre poggiava una mano sulla spalla di Kookie.
«Sì, arancioni ... c'è qualche problema?» intervenne prontamente Yoongi, che non sopportava la gente quando giudicava prima di conoscere, soprattutto se si stesse parlando del suo adorato fratellino.
«No, è solo che-».
Kookie non riuscì a finire la frase che si sentì tirare verso la folla, dove la gente stava ballando al ritmo di una canzone commerciale: era confuso, ma nonostante provasse ad opporsi non riuscì a sfuggire alla presa del suo assalitore. Il panico era tanto, odiava quando la gente lo sballottolava di qua e di là, soprattutto se non sapesse chi fosse, ma quando notò la chioma arancione sospirò esasperato.
Era sicuramente il ragazzo antipatico, lo riconobbe in particolar modo dalla sua altezza: si passavano quasi dieci centimetri, eppure non riusciva ad opporsi alla sua presa ferrea.
«Lasciami!» sbottò il moro cercando di divincolarsi e il ragazzo gli diede ascolto solo quando ormai erano mischiati alla gente che ballava e lontani dagli sguardi dei loro amici.
«Dimmi che non sei Jimin, il migliore amico di Taehyung!» pregò il moro serrando gli occhi per qualche secondo e il ragazzo dai capelli arancioni si aprì in un sorrisetto divertito.
«Invece sì, sono proprio io! Sei felice di vedermi, Jungkookie?».
Jungkook spalancò gli occhi e gli lanciò un'occhiataccia, ma si perse qualche secondo a studiarlo meglio: indossava una camicia nera, che lasciava ben poco all'immaginazione e dei jeans chiari strappati, ma abbastanza aderenti da mettere in mostra le sue cosce muscolose.
Perché doveva essere così dannatamente attraente?
Quando si ricompose trovò il ragazzo lanciargli uno sguardo malizioso e ricambiare l'occhiata sul suo corpo, facendo arrossire terribilmente il minore.
«N-Non è p-possibile che sia tu! Taehyung ha detto che sei gentile!» sbottò innervosito e imbarazzato, facendo solamente divertire di più il maggiore.
«Beh, sono gentile, no? Ho ripagato la tua fottuta macchina fotografica, che mi è costata un occhio della testa!» mormorò un po' alterato Jimin.
«Non ci voglio credere! Non assomigli per niente alla sua descrizione! Aspetta che gli dica che sei stato tu a rompermi la macchina fotogr-».
Jimin lo afferrò prontamente per i fianchi e lo fece finire addosso a lui, a dividerli c'erano nuovamente solo un paio di centimetri e Jungkook si zittì arrossendo nuovamente.
«A proposito di questo, non farne parola, chiaro? Yoonie ci rimarrebbe malissimo se sapesse che il suo Dongsaeng preferito si è comportato male ... e diciamo che non voglio deluderlo, quindi manterrai il segreto, Bunny?» sussurrò senza staccare gli occhi dai suoi e Jungkook si sentì le guance andare a fuoco.
«T-tu sei c-così ir-irritante!» sbottò cercando di divincolarsi, ma Jimin lo teneva fin troppo stretto.
«Andiamo! Te lo chiedo per favore e poi me lo devi dopo tutti i soldi che ho speso per te!» mormorò divertito Jimin e Jungkook serrò gli occhi per provare a calmarsi, dato che lottare per divincolarsi non avrebbe portato a nulla.
«E come spiegherai il fatto che mi hai trascinato via?» sussurrò cercando di farlo ragionare, ma Jimin scrollò le spalle.
«Non mi hanno visto, almeno credo ... al massimo mi inventerò qualcosa.»
Non sembrava troppo preoccupato e Jungkook si stava chiedendo perché gli stesse dando retta, forse il problema era che Jimin era fin troppo carismatico e riusciva ad ammaliarlo oppure il fatto era che Kookie fosse troppo buono e si sentiva dannatamente in colpa per i soldi che aveva dovuto sborsare il maggiore - anche se fosse stata la cosa giusta da fare.
«Sai che sei irritante?».
Jimin scoppiò a ridere e si allontanò di qualche passo facendo tornare il minore a respirare normalmente: non si era accorto di aver trattenuto il respiro per quasi tutto il tempo.
«Uhm penso che tu me lo abbia già detto, Bunny!».
Jungkook arrossì e gli lanciò un'occhiataccia, odiava quel soprannome, ma poi Jimin si mise a ridere e questo lo fece arrossire ancora di più.
Com'era possibile che quel ragazzo così irritante e stronzo fosse così dannatamente attraente?