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Quando Jungkook si svegliò quella mattina, Jimin era al suo fianco e gli stava accarezzando dolcemente i capelli, si sentiva così bene in quel momento e avrebbe voluto rimanere lì ancora a lungo.

«So che sei sveglio, Bunny.» mormorò con un sorriso il maggiore e Jungkook rise fra sé stringendosi meglio al corpo del suo ragazzo.

«Sssh, non rovinare il momento.»

Jimin se lo strinse contro e depositò una serie di baci lungo il suo volto, Jungkook non oppose resistenza e si lasciò coccolare.
Il ragazzo dai capelli arancioni sapeva di dover parlare a Kookie delle novità, ma in quel momento desiderava solo vederlo felice, aveva paura della sua reazione, ma sperava che andasse tutto per il meglio.

«A che pensi?».

Jimin aprì improvvisamente gli occhi trovandosi a qualche centimetro di distanza il volto di Jungkook, che lo fissava incuriosito.

«Ecco, dovrei dirti una cosa, ma non vorrei rovinare tutto.» sussurrò mentre con la punta delle dita sfiorava la pelle nuda della schiena del suo ragazzo, che rabbrividì piacevolmente quel contatto.

«Mi sto preoccupando.» mormorò in risposta Kookie prima di chinarsi e impossessarsi delle sue labbra e Jimin per qualche secondo si concesse di non pensare a nulla che non fossero le labbra morbide e calde di Jungkook.

«Che succede, Jiminie?».

Il maggiore sospirò e si sistemò meglio fra le coperte, mentre Kookie si appoggiava con un braccio sul cuscino per reggersi un po' sopra di lui.

«Okay ... Prenderò parte al piccolo tour della compagnia di Hoseok, staremo in giro per sei mesi, più o meno.»

Jungkook fissò il ragazzo leggermente sconvolto, non sapeva come prendere quell'informazione.

«Lo so, avrei dovuto dirtelo prima, ma l'ho saputo martedì e non mi sembrava il momento adatto per parlartene, so che sei mesi sono abbastanza lunghi, ma possiamo sempre vederci in videochiamata.» mormorò serrando gli occhi e Jungkook sentì le lacrime farsi spazio sul suo viso.

«Ora? Ora che pian piano le cose si stavano sistemando, ora che ... Perché te ne vuoi andare, Hyung?».

Jimin aprì gli occhi e si strinse addosso Jungkook, che cercava di stare calmo e di non singhiozzare.

«Non dirlo come se ti stessi lasciando, so che non sarà facile, ma ce la caveremo; io ti amo tu mi ami ... Vedrai che questi sei mesi passeranno velocemente.» sussurrò coccolandolo dolcemente e Jungkook annuì nel suo abbraccio, voleva credergli.
Voleva credere che ce l'avrebbero fatta, voleva pensare che quei mesi sarebbero davvero passati in un batter d'occhio.
Amava Jimin e si fidava di lui, sicuramente alla fine sarebbero stati di nuovo insieme.

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«Hai preso tutto?» domandò Yoongi osservando il fratello minore caricare le valigie sull'auto di Hoseok, mentre quest'ultimo era intento a salutare il suo fidanzato poco più in là.
Taehyung fu il primo ad avvolgere in un abbraccio il proprio migliore amico, che rise sussurrando che non stesse partendo per andare in guerra; dopo Tae toccò a Yoongi, che si prese più di qualche secondo per salutarlo.
Jungkook ringraziò il cielo che Jin, Nam e Yugyeom lo avessero salutato il giorno precedente altrimenti il suo turno non sarebbe mai arrivato.
Jimin si scostò dall'abbraccio di Yoongi con un sorriso e si avvicinò velocemente al suo ragazzo per stringerlo a sé.
Quelle due settimane erano passate fin troppo velocemente, Jimin avrebbe voluto più tempo per stare con Kookie, più tempo per ripetergli quanto lo amasse, più tempo per coccolarlo, per fare l'amore con lui, per imprimersi nella mente il suo profumo, il suo sorriso.
Sapeva che si sarebbero sentiti tutti i giorni, eppure non sarebbe stata la stessa e cosa.
Ma lo amava, si amavano e ne sarebbero usciti vincitori.
Erano solo sei mesi.

«Mi mancherai tantissimo, lo sai?» sussurrò Jimin stringendosi meglio al corpo caldo di Kookie e quest'ultimo portò le mani fra i suoi capelli.

«Mi mancherai tanto anche tu, Jiminie.»

I due si scostarono di poco per poter far coincidere le loro labbra, il maggiore approfondì velocemente quel semplice contatto e Jungkook si strinse meglio a lui.
Voleva imprimersi ogni secondo di quel bacio, voleva poterlo rivivere ogni qual volta che chiudesse gli occhi da lì a quando Jimin non fosse tornato.

«Ti amo, Bunny ... Ti amo così tanto.» mormorò il ragazzo dai capelli arancioni e Kookie sorrise.

«Anch'io ... Anch'io ti amo, Mandarino.»

A quel soprannome Jimin rise divertito, adorava il modo in cui aveva iniziato a chiamarlo, era sì una presa in giro, ma allo stesso tempo era così dolce detto dal suo coniglietto preferito.

«Mandarino? Ancora Jungkookie?».

Il corvino ridacchiò dolcemente e strofinò il naso contro quello del suo ragazzo.

«Tutte le volte che vorrò, Mandarino.»

Jimin sorrise di nuovo e baciò di nuovo Kookie, mentre quest'ultimo non opponeva resistenza.
Come avrebbe fatto senza le sue labbra? Senza la sua presenza irritante e costante intorno a lui?

«Ce la faremo, okay?».

Jungkook annuì e cercò di non piangere, non voleva che Jimin dovesse ricordarsi di lui con le lacrime, anche perché non stava mica andando in guerra - come aveva detto lui prima.
Sarebbe passato tutto velocemente.

«Dobbiamo andare, Chim!».

Hoseok lo aspettava in auto e Jungkook annuì.

«Vai, prima che decida di prenderti e chiuderti in casa mia per il resto dei tuoi giorni.»

Jimin rise e stampò un ultimo bacio sulle labbra di Kookie.

«Ti chiamo appena arrivo, promesso.»

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