13. Che la Guerra abbia Inizio

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Il colletto ben piegato. La giacca dal taglio impeccabile. Un centimetro del polsino che sporge dalla manica. John fissava la sua immagine riflessa allo specchio e, davanti a lui, una distesa di pistole di diverso calibro. John le guardava con attenzione, impressionato da quel magnifico arsenale. Prese in mano un proiettile e in quel momento Aurelio lo raggiunse.
«Ma che razza di proiettile è questo?».
«Non ne ho idea, ma questa sembra roba che scotta... anche se qualcosa mi dice che è legata in qualche modo al Continental».
«Direi che qualsiasi arma è concessa visto che metà della popolazione mondiale è alla tua ricerca». Aurelio cercò di sdrammatizzare la situazione e per un attimo entrambi si lasciarono scappare un piccolo sorriso. «Che intendi fare ora, John?». L'uomo tornò ad ammirare la sua immagine allo specchio. Fissava i suoi occhi, quasi gli stessero suggerendo cosa fare, come se avessero già predetto le mosse successive. «Farò quello che mi sono ripromesso. Li ucciderò tutti. Tutti quanti». Prese una pistola e la sistemo nella fondina. «Cercherai anche lei?». John abbassò lo sguardo e fissò il suo cane. Seduto accanto a lui, cercava una mano amica per farsi accarezzare. «Penso sarà lei a trovare me e qualcosa mi dice che non appena metterò piede fuori da questo posto, non tarderà molto a trovarmi e so già che non c'è nulla di buono in quella persona, me lo sento, ma devo scoprire che cosa vuole dame. La Gran Tavola mi vuole morto. Il Continental mi vuole morto. Lei è l'unica che mi vuole vivo e forse, per la prima volta, ho paura, Aurelio...».

John Wick - In Omnia ParatusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora