25. L'Alba Prima della Guerra

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L'alba era arrivata silenziosa e cauta, quasi avesse il timore di intromettersi tra i piani di Serafina e della vendetta che portava avanti a gran fatica. I primi raggi di sole illuminavano le vetrate dei palazzi di una New York che si destava da un sonno profondo solo per coloro che ignoravano ciò che stava accadendo. Ignari dell'astio che scorreva nelle vene di Serafina che osservava l'orizzonte da un ponte mentre Cassian, seduto in auto, la guardava con una certa serenità, quasi avesse compreso che ormai il patto fatto con lei era arrivato a un punto di non ritorno. Serafina fissava il vuoto davanti a sé, il viso privo di alcuna espressione. Era consapevole che la situazione le stesse sfuggendo di mano, nonostante fosse riuscita a mettere in atto diversi sotterfugi per farsi strada e raggiungere il suo obiettivo, ma quando chiuse gli occhi e ripensò a Maksimilian, capì che doveva tenere duro, e a ricordarle il suo compito fu anche la chiamata che arrivò in quel momento. Quando vide il numero sullo schermo, abbassò il capo, era chiaro che volesse evitarla, ma non poteva.
«Pronto?», disse con un filo di voce. «Serafina, il tempo scorre e non ho ancora la conferma che tu abbia ucciso John Wick... stai mettendo a dura prova la tua parola e la nostra pazienza». Dall'altra parte Carmine, sicuro e fiero nel suo costoso completo grigio scuro. La ragazza rimase in silenzio, deglutì a fatica senza riuscire a pensare a qualcosa di convincente da dire: loro non accettavano scuse, consideravano solo i fatti e non aveva nulla di buono da dirgli.
«Dunque, Serafina?».
«Sono molto più vicina di quel che sembra, ho solo bisogno di più tempo».
«Serafina, è bene che ti ricordi il motivo per cui hai iniziato questa guerra, perché quando una persona dimentica ciò che lo ha motivato, le conseguenze da affrontare sono di gran lunga peggiori». Riattaccò il telefono bruscamente, sotto gli occhi di una Serafina sempre più astiosa. Il capo della Gran Tavola aveva chiuso la telefonata con un colpo secco, coma a imitare ciò che le sarebbe successo se avesse fallito e quel breve spiraglio di pace che era riuscita a trovare sul ponte era svanito all'improvviso perché era chiaro che ciò che Carmine le aveva detto non era un consiglio, bensì un avvertimento.

John Wick - In Omnia ParatusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora