29. La Lista

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La pioggia non accennava a smettere, ma ciò non aveva frenato Serafina, seguita da un Cassian sempre più pentito riguardo al loro patto. Noncurante dell'acqua che la bagnava dalla testa ai piedi e che le aveva fatto colare il mascara, camminava a passo spedito, senza alcuna esitazione. Raggiunsero un vicolo e quando furono a metà strada, prima di raggiungere il viale principale che li avrebbe portati al Continental, Cassian si fermò. «Serafina, ora basta!». La ragazza si voltò ma non disse nulla. «È assurdo quello che stiamo facendo. Cercare killer a caso, corrompere Winston. Tu sei fuori di testa! E poi, pensi davvero di avere la meglio su John?».
«Aspettami qui, io vado al Continental».
«Spero che tu stia scherzando!». Il volto era sconvolto. «Serafina, se entrerai lì minacciando Winston per avere la lista che tanto brami, sarai uccisa all'istante, lo sai benissimo». La ragazza abbassò il capo e rise a tratti, come se avesse appena sentito una barzelletta divertente. «Tanto vale che chiami la Gran Tavola e dici loro che hai fallito». Serafina non si era mossa di un passo, come fosse incollata all'asfalto, l'espressione assente. Un sospiro, il viso rivolto verso il cielo e gli occhi chiusi. Era come se stesse traendo beneficio dall'acqua che le bagnava il viso, poi fissò Cassian. «Non ho altra scelta. Senza un indizio, trovare quei pochi killer selezionati è dura e hai ragione, cercarli a caso è assurdo, ma ora non so davvero cos'altro fare se non andare al Continental ed estorcere quella lista a Winston. È una missione suicida, ma so che ce la farò. In un modo o nell'altro ce la farò...». Sulle ultime parole la voce tremava appena. «Non arriverai al Continental e sai perché? Io ti fermerò ora. Fanculo il nostro patto!», e portò una mano alla pistola, scostando appena la giacca. Serafina finalmente mosse un paio di passi verso di lui e sbuffò. Nulla sembrava scalfirla se non solo per qualche istante, perché poi la sua vena vendicativa riemergeva più forte di prima.
«Ti ho salvato la vita, se proprio non vuoi più collaborare almeno levati dalle palle senza mettermi i bastoni tra le ruote!».
«Mi hai salvato la vita e forse ti devo ringraziare per questo, ma se entrerai al Continental allora sappi che quando uscirai, se ne uscirai viva, avrai un altro killer con cui confrontarti». Serafina era pura rabbia, avrebbe voluto ucciderlo all'istante, ma non aveva tempo da perdere e francamente un aiuto in più le serviva davvero.
«E la taglia?».
«Fanculo la taglia!». In quel momento il cellulare di Serafina suonò, rompendo la tensione che si era creata, nonostante la tentazione di scontrarsi fosse forte. Prese il cellulare in mano e senza badare chi la stesse chiamando, lo lanciò verso Cassian che lo afferrò al volo. «Avvisa pure la Gran Tavola che John Wick è ormai morto. Io vado al Continental. Ucciderò chiunque per avere quella lista e ne uscirò viva. Troverò quel ridicolo pugno di killer e li eliminerò. Se tu mi ostacolerai, farai una brutta fine. E poi troverò John e puoi stare certo che gli ficcherò un proiettile dritto al cuore».
Cassian guardò Serafina voltarsi e camminare nella direzione opposta alla sua, una sagoma sgranata per via della pioggia. La sua mano abbandonò lentamente la pistola e fissò il contenuto del cellulare che lo lasciò senza parole. «Serafina! Serafina, fermati!». La ragazza continuava a camminare, ignorandolo, ma quando lui la raggiunse e le mostrò ciò che aveva visto, anche lei rimase sconvolta, poi digitò rapidamente un numero.
«Ray! Come hai avuto quella lista?».
«Serafina, niente domande. Segui la lista, uccidi quei pochi killer e poi dirigiti tra la sesta e la settima di Oak Drive».
«Perché? Che cosa c'è lì?».
«John Wick», e chiuse bruscamente la chiamata. 

Ray strinse il cellulare tra le mani, trattenendo le lacrime. Si detestava per ciò che aveva appena fatto, ma non aveva avuto scelta. «Lo hai fatto per il suo bene, Ray. Se il nostro interno non la ucciderà, lasceremo che prosegua con il suo folle piano, altrimenti il destino avrà fatto il suo corso», disse Sal mentre con la solita nonchalance lo salutava come se avessero appena brindato a una bella notizia. Ray la fissò con lo sguardo di chi ha appena condannato a morte qualcuno perché a Oak Drive una vera e propria trappola aspettava solo l'arrivo di Serafina.

John Wick - In Omnia ParatusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora