"Dove sono?" chiese John guardandosi attorno. Aurelio e Bowery King erano in piedi davanti alla poltrona dove John era seduto. Accanto a lui una donna dai capelli grigi e lo sguardo serio, vagamente orientale, stava mettendo via bende zuppe di sangue e attrezzature mediche. "Sei nella mia dimora" rispose Bowery King. Aurelio si fece vicino. "Hai perso i sensi, ma solamente per mezz'ora" disse porgendogli un drink. "Bevi, so che tanto non prenderesti altro per il dolore...". John si sforzò di sorridere mentre si sollevava in piedi. Il solito ragazzo, braccio destro di Bowery King, gli porse dei vestiti puliti e John non perse un minuto e si accomodò nella stanza accanto, tornando dopo poco, ripulito e distinto, come se non fosse mai stato coinvolto in alcuna lotta o inseguimento in auto."
John Wick, di nuovo nel mio territorio. Spiegami il cadavere vicino alla mia piccionaia e come sei arrivato fino a qui" disse accomodandosi sulla sua comoda poltrona. John si sedette davanti a lui mentre Aurelio rimaneva in disparte, la schiena contro il muro vicino alla porta. "Bè, come saprai sono ricercato da ogni killer esistente sulla faccia della terra, anche se pare che solo una ristretta cerchia abbia questo onore ormai e sono praticamente tutti morti" disse con fare sicuro. La ferita, ora che era stata curata, non gli faceva più di tanto male. "Si, ne so qualcosa... e ora che farai?" gli chiese curioso. John lo fissò con aria seria, rimanendo appoggiato allo schienale della sedia." Andrò ad Oak Drive e troverò la ragazza". Bowery King sorrise, ripensando che non molto tempo prima Serafina era stata in quell'ufficio, minacciandolo per ottenere informazioni per portare avanti il suo piano e far si che John arrivasse sano e salvo alla meta. Fece oscillare la poltrona, riflettendo su cosa dire e cosa non dire. Sapeva che John era ancora all'oscuro della verità. "È incredibile come tu riesca a incasinarti la vita come fai e a renderla ancora più complicata". John era impassibile. Aveva un solo obiettivo da raggiungere ed era intenzionato a farlo. "Sai qualcosa che ancora non so?" gli chiese.
Dall'altro lato della scrivania, Bowery King serrò le labbra. Sapeva che non spettava a lui dire la verità, per cui si limitò a rispondere ciò che gli sembrava più sensato. "Al di là del fatto che sei nuovamente in debito con me, io vedo due opzioni per te. La prima, ed è quella che caldamente ti suggerisco, è che tu attendi la scadenza delle settantadue ore e aspetti di lottare con tutti i killer pronti a incassare la taglia. Alla peggio puoi sempre sparire dalla circolazione e forse, se sei fortunato, non ti cercheranno più oppure... " ed esitò qualche istante "...puoi far fuori i pochi killer con questo privilegio e incontrare Serafina, ma John, ti avviso... non credo che la cosa ti farà piacere...". Lui guardò Bowery King perplesso. Avrebbe voluto chiedergli spiegazioni, aveva intuito che sapeva più di quello che dava a credere, ma non insistette. A breve avrebbe scoperto lui stesso come mai una ragazza di cui ignorava l'esistenza lo stava cercando disperata. Solo non immaginava che la verità lo avrebbe distrutto...
STAI LEGGENDO
John Wick - In Omnia Paratus
FanfictionJohn Wick è un uomo braccato. Dopo aver violato le regole del mondo degli assassini, è stato scomunicato e ora ha una taglia milionaria sulla sua testa. In "Parabellum", il terzo capitolo della saga, seguiamo le avventure di John [creato da Derek Ko...