Lei
<<È tutto inutile, questo esame non lo passerò mai. Non solo sono il primo Capasso della storia ad essere gay, ma sarò anche il primo dopo generazioni a non essere dottore>> lagna Luigi, con la testa abbandonata sull'enorme libro di Anatomia.
<<Non puoi saperlo, magari qualche tuo trisavolo nell'Ottocento era omosessuale>> rispondo, seria.
Mi fissa assorto e sembra riflettere sulle mie parole. <<Dovrei fare una ricerca approfondita nella biblioteca di famiglia>> dichiara, con una strana luce negli occhi.
Ha una biblioteca di famiglia? Ma davvero?
Boh.<<Già>> continuo. <<E comunque se impegnassi nello studio tutto il tempo che passi a lamentarti, saresti già laureato Gigio>> concludo, tirandogli la gomma che lo centra in pieno sulla fronte.
<<Ah ah, stronza. Tu che studi?>> chiede, lanciandomi un'occhiata torva.
<<Diritto commerciale>> sospiro, mostrandogli la copertina blu del libro che sto leggendo.
<<Che orrore! Sembra la cosa più noiosa del pianeta>> esclama, portandosi due dita sulla tempia e imitando il gesto di una pistola.
<<Più o meno>> rido e lui con me.
Sono al secondo anno di giurisprudenza: è quello che sognavo di studiare fin da bambina e mi piace molto. Il primo anno sono riuscita a dare tutti gli esami in tempo, mantenendo anche una buona media, ma da quando ho iniziato a lavorare al Red Lion, è diventato davvero complicato rimanere in pari.
<<Basta, aggia fumà. Mi accompagni piccerè?>> domanda, chiudendo rumorosamente il libro.
<<Assolutamente si>> dico, seguendolo fuori.
*
Lascio Gigio nell'atrio con la sua terza sigaretta e mi dirigo verso il distributore per prendere un caffè e una merendina. Inserisco le monete, il mio snack si muove un po', per poi rimanere incastrato.
Nella mia vita precedente devo aver fatto qualcosa di veramente orribile per meritarmi tutta la sfiga che ho in questa.
Colpisco la macchinetta con tutta la mia forza, ma non accenna a scendere.
<<Dai, ma che cazzo>> sussurro, continuando a picchiare la mano sul vetro.
<<Vuoi una mano?>> chiede una voce maschile alle mie spalle.
<<Oddio chiunque tu sia, io credo di amarti. Sarebbe meraviglioso grazie>> rispondo distratta, prima di voltarmi e capire chi è.
<<Ciao Cami>> ghigna Mattia.
Sbianco e mi sento sprofondare. <<Ehm, ciao>> faccio, cercando di assumere un'aria indifferente.
<<Dai, spostati>> dice, sorpassandomi, per poi afferrare il distributore e scuoterlo. Si piega, recupera lo snack che nel frattempo è caduto e me lo fa penzolare davanti al naso.
Sei solo un cavernicolo.
<<Si, ok, grazie tante>> ribatto, ancora in imbarazzo e mi sporgo per prenderlo.
STAI LEGGENDO
Il mio posto nel mondo
Romance[MOMENTANEAMENTE SOSPESA] Mattia e Camilla non stanno più insieme. Lei, capelli neri, un sorriso contagioso e un passato da dimenticare, vive con Gigio e Luna in una casa universitaria dove non esiste privacy, si dorme poco e si mangia moltissimo. ...