Lei
Entrambi con le gambe ben salde a terra, il busto leggermente sporto in avanti e il viso contratto. Mi pare quasi di riuscire a sentire il rumore della gocciolina di sudore che cade inesorabilmente dalla fronte di Gigio per schiantarsi al suolo: immagino che questo lo porti a compiere qualche gesto ma non lo fa. Il mio avversario è inamovibile e soprattutto è agguerrito: punta gli occhi nei miei con lo sguardo infuocato.
Mi sento come in una scena di uno di quei vecchi film Western in cui due pistoleri si fissano incessantemente per lunghissimi minuti, con le dita che ondeggiano lentamente sulla cinta. Pronti ad estrarre la pistola per sparare per primi. Improvvisamente mi viene da sorridere pensando che in quell'istante sarebbe divertente vedere rotolare una palla di fieno nella mia cucina.
<<Non riderei fossi in te>> mi intima il mio coinquilino, che per l'occorrenza si è pitturato le guance con due segni neri orizzontali imitando Rambo.
Cerco di recuperare un'espressione seria ma senza grandi risultati. È veramente buffo e la situazione è surreale.
<<Mh>> bofonchia Liam in quel momento.
È arrivato il tanto atteso verdetto.
<<Signori, questa è la decisione più difficile della mia vita. La competizione è ad altissimi livelli>> dichiara solenne, per quanto gli sia possibile con la bocca ancora piena. <<Ma purtroppo il vincitore è uno soltanto. Dunque, si aggiudica il titolo di 'Miglior parmigiana' >>
La tensione si può tagliare con il coltello.
Fa una pausa e sposta lo sguardo tra noi, poi grida con enfasi. <<Il piatto di Camilla>>
Indica con la forchetta sporca di pomodoro la parmigiana di melanzane che ho preparato io.
<<Si! Si! Beccati questa Gigio>> urlo, portando platealmente le braccia in alto in segno di vittoria.
<<Non vale. Il giudice si è fatto corrompere da favori sessuali>> si lamenta il mio coinquilino.
<<Oh, ma stai zitto! La verità è che non vuoi rassegnarti al fatto che sia più brava di te in cucina>>
Lui sbuffa. <<Ma poi Liam è inglese, non può fare il giudice. Che ne capisce di cucina>> constata, per poi rendersi conto di ciò che ha detto e voltarsi verso il mio ragazzo. <<Senza offesa eh>> aggiunge, con il tono mortificato e le mani alzate in segno di resa.
Liam ride di gusto. <<Mi sono trasferito a Roma quando avevo sette anni, ho vissuto molto più tempo qui che in Inghilterra>>
<<Non sprecare il tuo tempo con queste giustificazioni, Liam>> si intromette Luna. <<Gigio, deve solo imparare ad accettare la bruciante sconfitta>>
<<Avrò perso la battaglia, ma di certo non perderò la guerra. Domani ci sfidiamo sulla carbonara>> afferma, con un luccichio esaltato negli occhi.
<<Si, intanto prendi questa e porta a casa Gigio. Stasera al Red paghi da bere per tutti>> continua lei, masticando rumorosamente il contenuto del suo piatto con gusto e attirandosi un'occhiataccia di quest'ultimo.
Scuoto la testa divertita e prendo posto sulle gambe di Liam.
<<Sei bellissima, lo sai?>> mormora al mio orecchio e mi stampa una scia di baci umidi e leggeri nell'incavo del collo che mi provocano brividi per tutto il corpo.
Dio, Liam Price, non puoi davvero avere questo effetto su di me.
<<E tu sei il mio amore, lo sai?>> sussurro a mia volta, baciandolo sul naso.
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Il mio posto nel mondo
Romance[MOMENTANEAMENTE SOSPESA] Mattia e Camilla non stanno più insieme. Lei, capelli neri, un sorriso contagioso e un passato da dimenticare, vive con Gigio e Luna in una casa universitaria dove non esiste privacy, si dorme poco e si mangia moltissimo. ...