9. L'ora della verità - parte 2

57 5 2
                                    

Il tempo delle testimonianze giunse al termine. Andrea e Simona non avevano pensato di riprendere le loro Bibbie per continuare la lettura, ma non fu un dilemma: ci pensò il pastore Pietro Musumeci a farlo!

Per l'appunto, egli sentì dentro di sé il bisogno di soffermarsi su quel capitolo, ignaro del fatto che i due avessero posato gli occhi su quel passo. Aveva preparato altro di cui parlare ma, in un attimo, i suoi propositi vennero stravolti e avvertì che il Signore voleva annunciare la Sua Parola tramite quel brano, con un verso in particolare.

Si alzò dalla sedia dov'era seduto prima, vicino al pulpito, e si posizionò lì, aprendo la Bibbia sul leggio.

Lodò il Signore e avvisò la chiesa in quale passo della Scrittura avrebbe letto: Efesini capitolo quattro.

La bruna e il biondo, non sapendolo, sgranarono gli occhi allo stesso tempo al sentire le sue parole.
Si ridestarono dal loro momentaneo stato di trance e si affretarono ad aprire le proprie Bibbie, assieme a tutti gli altri cristiani, e a prendere quel capitolo.

Il fratello Musumeci lesse dal verso uno fino al sedici della lettera agli Efesini, scritta dell'apostolo Paolo:

Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace. Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.
Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto:
«Salito in alto,
egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.

Poi, lesse il Salmo 120:

Nella mia angoscia ho invocato il SIGNORE,
ed egli m'ha risposto.
Signore, libera l'anima mia dalle labbra bugiarde,
dalla lingua ingannatrice.
Che ti sarà dato e che ti sarà aggiunto,
lingua ingannatrice?
Frecce appuntite di guerriero,
con carboni di ginepro.
Misero me che soggiorno in Mesec
e abito fra le tende di Chedar!
L'anima mia troppo a lungo ha dimorato con chi odia la pace!
Io sono per la pace; ma, quando parlo,
essi sono per la guerra.

Il pastore cominciò a parlare della pace, di predicarla, di stare in pace con Dio e con gli uomini: era giusto prodigarsi per essa e averla nel cuore; avere un rapporto di pace prima con Dio, per poi saperla trasmettere agli altri; di rimanere in pace e in armonia come in una famiglia, dove alla base di tutto vi doveva essere Cristo.

Da quella preghieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora