« Mamma, mamma! Erano insieme, erano insieme! » esultò il bambino, correndo dalla madre.
« Piano, Marco! » gli intimò lei, con l'indice sulle labbra.
Arrivato dalla donna, si concesse qualche secondo per prendere fiato e bere un bicchiere d'acqua.
« Simo e Andrea si stavano abbracciando! » prolungò l'ultima "o", eccitato.
« Davvero? » formulò, mangiando un mini-cannolo, offerto dalle sorelle che stavano passando per i tavoli, con vassoi pieni anche di altri pasticcini tipici siciliani.
« Sì, sì! Li ho visti con questi occhi! » affermò, puntandoseli, e scegliendo velocemente un cestino di pasta frolla al cioccolato.
« Chi ha visto chi? » chiese Salvatore, con la bocca piena.
« Non si parla mentre si mastica, papà! » gli ricordò il figlio, facendo ridere i genitori.
« Allora? Chi hai visto? » ripeté, dopo aver deglutito.
Il piccolo si alzò sulla sedia e gli rispose talmente piano all'orecchio, che il padre malintese la frase:
« Hai visto Simona e Andrea che si baciavano?! »
E già si era immaginato la scena.
Il bambino negò subito con la testa, riferendogli:
« Ma che baciavano, papà! Ho detto abbracciavano! Devi andare a farti una visita da quello che ti dice se sei sordo oppure no? »
« Si chiama otorinolaringoiatria, Marco. Otorino, per abbreviare. » disse Serena, facendo sedere il figlio sulla sedia.
« Ancora ci sento benissimo. » obiettò Salvatore, incrociando le braccia al petto.
Videro passare i due ragazzi e una sorella di chiesa si parò loro davanti, con il vassoio dei dolci.
Ne presero uno a testa, la ringraziarono e si accomodarono al tavolo con gli altri giovani.
« Guarda come sembrano affini! » esclamò la signora, stringendo il braccio del marito.
« Già. » sentenziò, un po' forzato.
« Non fare il padre geloso. » lo rimbeccò, lanciandogli un'occhiata che lasciava intendere la frase "Fai attenzione a quello che fai o ti picchio!".
Serena ovviamente non avrebbe mai agito secondo quell'opzione, ma avrebbe senza ombra di dubbio rimproverato Salvatore.
« Non sono geloso! È che, anche se dalla prima impressione ci è sembrato un bravo ragazzo, devo ancora inquadrarlo bene. »
« Devo forse ricordarti che tua figlia ha ventitré anni, mentre l'altra ne ha ventuno? È un ragazzo che si vede ami il Signore, frequenta la chiesa, è gentile, simpatico e persino di bell'aspetto, cosa vuoi di più? »
« Conoscere la sua famiglia? »
« Senti, non si sono neanche fatti fidanzati, non pensiamo a queste cose, okay? Ci penserà il Signore a farli mettere insieme oppure no. Lasciamo scegliere a Lui, che è meglio! » sancì la donna, trovando la concordanza dell'altro:
« Brava, così mi piaci! »
Intanto, al tavolo dei ragazzi, Vincenzo era riuscito a pulire un po' il suo maglione, anche se la macchia era rimasta.
Ismaele continuava a lamentarsi con Diego per averlo colpito alla schiena e Alberta lo riprendeva ogni volta che fiatava.
Benché litigassero come cani e gatti, erano due migliori amici inseparabili.
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Da quella preghiera
Romance{Non vi fate ingannare dalle apparenze: è quello che c'è dentro che conta! Si sa, mai giudicare un libro dalla copertina!} Tutte le storie hanno dei protagonisti. Sembra che questa ne abbia due, una ragazza e un ragazzo. Si somigliano molto ed è per...