"Uno, due, tre e ti lasci andare. Uno, due, tre e ti lasci andare! Wow, non è così difficil--!"
Barcollò.
"Uoh! Più o meno!" pensò Andrea, allargando le braccia per trovare l'equilibrio.
« Non stare dritto! Portati in avanti! » lo rimbeccò Simona, distante circa un metro da lui.
« Signor sì, mia comandante! » scherzò lui, con la classica mano sulla fronte, a mo' di saluto.
« Lo sai che non si usa più il "signor sì" nelle Forze Armate? » formulò la giovane, con l'ovvietà nella voce.
« Ma alla Marina, sì. » non si fece intimidire dalla sua conoscenza, volendo apparire più colto di lei.
« Ma davanti al cognome! » ebbe la risposta pronta, ghignando dopo aver visto la buffa faccia del ragazzo.
« Mizzica, come sei fiscale! » brontolò, enfatizzando il suo fastidio con un gesto sincronizzato delle braccia.
« Cambiando argomento: ma qui non doveva esserci l'istruttore? È rimasto solo dieci minuti? » domandò la bruna, indugiando intorno a sé.
Lui fece altrettanto, concordando con lei.
« Hai ragione! Toh! Guarda dov'è! » lo puntò con l'indice.
Si trovava fuori dal capannone, a fumare una sigaretta e a chiacchierare con un suo coetaneo dalla stazza più massiccia.
Di tanto in tanto, si voltava e si assicurava che tutto procedesse bene.
I due giovani storsero il naso, disapprovando il fumo.« Vabbè, non penso abbia l'obbligo di controllarci. Dopotutto, non siamo minorenni. » considerò lei e lui annuì.
« Dai, godiamoci questi ultimi minuti per pattinare! Anzi, andiamo verso di loro? » intervenne il biondo, indicando gli altri.
« Okay. » promosse la sua iniziativa.
Li raggiunsero con qualche difficoltà, non essendo ancora ben ferrati: trattandosi della prima volta, era più che normale.
Valeria ed Emanuele non avevano cessato di conversare, ridere e scherzare.
Diego e Ruth si tenevano alla staccionata, facendo altrettanto dei due di prima.
Marcella e Vincenzo continuavano a pattinare.
Ismaele trascinava finalmente qualche passo sul ghiaccio, sorvegliato dalla sua solare insegnante, Alberta.
Andrea pensò che quelle fossero delle coppie perfette e si chiese se il Signore avesse scelto ognuno di loro per stare insieme.
Di conseguenza, ponderò su ciò che gli premeva maggiormente: Simona e lui erano una coppia voluta da Dio oppure dovevano ancora aspettare che arrivassero le rispettive metà?
Gli sarebbe piaciuto sapere se Lui fosse d'accordo con quel suo desiderio; tuttavia, richiamava alla mente sempre un versetto, considerandolo come un incoraggiamento:
《Prendi il tuo diletto nell'Eterno,
ed egli ti darà quel che il tuo cuore domanda.》;in un'altra versione, citava: 《[...] quel che il tuo cuore desidera.》
Ma se così non fosse stato deciso da Dio, pregava che Lui non lo facesse infatuare di lei inutilmente.
« Hey, giusto voi aspettavamo! » tubò Ruth, alzando e scuotendo un braccio.
Si avvicinarono tutti alla ragazza che aveva parlato, formando un semicerchio.
« Che ne dite se ci tenessimo per mano, eh? »
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Da quella preghiera
Romance{Non vi fate ingannare dalle apparenze: è quello che c'è dentro che conta! Si sa, mai giudicare un libro dalla copertina!} Tutte le storie hanno dei protagonisti. Sembra che questa ne abbia due, una ragazza e un ragazzo. Si somigliano molto ed è per...