22. Se l'avesse saputo

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Se l'avesse saputo, non ci avrebbe rimuginato sopra.

Se l'avesse saputo, non avrebbe esitato.

Se l'avesse saputo, l'avrebbe fatto prima.

Se l'avesse saputo, le sarebbe stato vicino.

Se l'avesse saputo, l'avrebbe compatita.

Se l'avesse saputo, l'avrebbe consolata.

Se l'avesse saputo, forse gliel'avrebbe confessato.

Se l'avesse saputo, l'avrebbe incoraggiata.

Se l'avesse saputo, sarebbe corso da lei.

Se l'avesse saputo, avrebbe pregato con lei.

Ma dal momento che non conosceva nulla circa quanto stava succedendo, fu strana la sensazione che Andrea avvertì in quell'istante.

Era in salotto a gustarsi una cioccolata calda e a leggere un passo biblico nell'applicazione "la Parola" nel cellulare, quando sentì la necessità urgente di intercedere per lei.

In quei giorni, le aveva chiesto se le fosse andato di uscire insieme, ma lei aveva rifiutato ogni suo invito.

Non gli ci era voluto molto per capire le sue intenzioni di evitarlo.
Tuttavia, non ne comprendeva la motivazione.

Aveva forse agito in maniera errata?

Aveva fatto inconsapevolmente un passo falso?

Non ne era a conoscenza, però credeva che ci fosse qualcosa che la tormentasse.

Tra le molteplici ipotesi, aveva sospettato eziandio della malattia che avevano in comune.

Non era andato tanto lontano dalla verità.

E, a suo avviso, non era un caso se il Signore gli aveva espressamente comandato di pregare per lei.

Avrebbe voluto confidarle la loro somiglianza, purtroppo non sapeva come fare e in che modo l'avrebbe presa lei, in quanto erano mesi che si conoscevano e in più occasioni avrebbe potuto rivelarglielo.

Non gliel'aveva detto perché ... oh ... nemmeno lui sapeva il perché!

Ma voleva farlo, solo che, come affermava a se stesso:

"Aspetto il momento adatto."

E quando sarebbe giunto?

Ubbidiente, eseguì l'ordine.

Posò la tazza, piegò le ginocchia sul pavimento e congiunse le mani, chiudendo gli occhi.

Sgomberò la mente dalle sue elucubrazioni e si concentrò a pregare per la giovane.

Se il periodo buio che stava passando era provocato dalla vitiligine, allora ci avrebbe messo il doppio dell'impegno, se non di più.

Aveva ormai evinto quanto la malattia le pesasse e desiderava che la sua preoccupazione svanisse.

Sapeva come ci si sentiva e non voleva che quelle brutte sensazioni continuassero a perseguitarla.

L'empatia non poteva essere più azzeccata.

Chiese al Signore di fortificarla attraverso quella prova, di rincuorarla, di benedirla, di proteggerla e di fare in modo che si arrendesse a Lui e lasciasse i suoi pesi ai Suoi piedi.

Gli domandò anche di modellare il loro rapporto di amicizia che stava crescendo e di mettervi la Sua benedizione.

Oltre a ciò, Gli espose il suo proposito di rivelarle delle macchie e Gli chiese - ammesso che fosse stato conforme alla Sua volontà - di creare la situazione adeguata per farlo.

Da quella preghieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora