Shall I compare thee to a summer's day?

34. Ancora una volta

Piper's pov, 1 mese dopo
«abbiamo litigato» dico a Sam, non appena il cameriere ci porta le nostre ordinazioni al tavolo, alludendo al fatto che io e Alex abbiamo litigato, per l'ennesima volta, dopo essere tornate ufficialmente insieme

«dimmi qualcosa che già non so, Piper» mi risponde lei con tranquillità, leggendo di sfuggita qualche messaggio
«no, ma questa volta mi devi ascoltare!» ribatto nervosa, sbattendo una mano sul tavolo
«sì, proprio come dovevo ascoltarti anche due settimane fa, vero?»

«allora» inizio a dire, ignorando deliberatamente le sue espressioni facciali chiaramente annoiate e i suoi sbuffi «prima cosa, parti per un viaggio di lavoro proprio nella settimana del mio compleanno» inizio a dire, indicando il pollice della mia mano come il numero uno di un elenco puntato «seconda cosa, ti ho detto tante volte che avrei voluto festeggiare il mio primo compleanno insieme a te, visitando la Statua della Libertà, visto che non ci sono mai andata, e invece te ne vai» dico ancora, innervosendomi ancora di più «terza cosa, mi hai ripetuto fino al giorno prima che saresti partita con Rick, e poi che fai? Mi dici che all'ultimo momento hai preferito portare insieme a te quella sciacquetta di Maritza Ramos?!»

«forse perché il viaggio è in Spagna, e un madrelingua fa più che comodo?» mi risponde con ovvietà la mia migliore amica, addentando il suo pranzo.

Domani è il mio compleanno e Alex è partita stamattina per questo importante viaggio di lavoro, lasciandomi sola proprio il giorno in cui compirò 24 anni.

«non doveva farmi una cosa del genere»
«non vi siete nemmeno salutate?» domanda ancora lei, leggermente preoccupata perché io davvero ci sono rimasta male per come si è comportata la mia ragazza
«no, cioè sì, ma molto freddamente»
«devi capire che non è andata a fare una gita di piacere» cerca di dirmi Sam «è pur sempre un viaggio di lavoro»

«lei e Rick sono interscambiabili» le rispondo io, ancora più contrariata «avrebbe potuto benissimo dire a lui di andare al posto suo» concludo infine, abbassando il capo e cercando di non far vedere a Sam che i miei occhi stanno diventando lucidi «volevo soltanto passarlo con lei il compleanno» dico ancora, portandomi una mano vicino agli occhi per evitare che una lacrima cadesse.

Domani compirò 24 anni, non dovrei piangere come una bambina che non è stata accontentata dai genitori quando ha chiesto loro di comprarle una bambola.

Non piangere, Piper.
Non piangere.
Non piangere.

Ma mi aveva promesso che avremmo passato il mio compleanno insieme.

Non posso farci nulla.
Le lacrime scendono automatiche, come la pioggia durante un temporale e la neve durante una bufera.

«Piper, ma ti vedi?» chiede però scherzosamente Sam, scuotendomi energicamente «stai piangendo perché la tua ragazza non sta con te al tuo compleanno?»

«non sto piangendo» la correggo però immediatamente, asciugandomi qualche lacrima che mi era scesa «e smettila di giudicare» esclamo ancora, iniziando a mangiare, mentre Sam cerca di soffocare una piccola risatina di scherno che le stava uscendo.

Alex's pov, Spagna, ore 22:10
Finalmente questo viaggio estenuante è finito e posso riposarmi nella mia camera d'hotel.

Il fuso orario mi ha praticamente uccisa.

«se hai bisogno, sto nella 121» dico alla mia collega Maritza, mentre inserisco le chiavi nella serratura della porta
«certo!» risponde lei regalandomi un sorriso sincero «sei pessima con lo spagnolo, comunque»

«tu mi hai salvato la vita, lo devo ammettere» le rispondo, accennando un piccolo sorriso poco convinto e amaro.

Non sono esattamente al settimo cielo perché, poco prima di partire, ho litigato di nuovo con Piper, dopo che mi ha accusata di aver scelto di partire proprio durante la settimana del suo compleanno, dicendo che non tengo abbastanza a lei.