24. Netflix & chill

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Piper's pov, due giorni dopo
«a che ora finisci oggi?» chiedo ad Alex mentre stiamo ancora in auto dopo essere arrivate all'università.

Mi ha dato un passaggio, approfittando del fatto che è rimasta a dormire da me ieri sera e adesso andrà direttamente in azienda.

«verso le 21:00 circa» risponde lei leggermente annoiata mentre spegne l'auto ed esce dalla vettura, seguita da me
«perché scendi anche tu?» chiedo divertita, appoggiandomi al muretto nei pressi dell'entrata «farai tardi a lavoro» dico ancora cercando di allontanarla da me perché stava iniziando a baciarmi il collo e ad abbracciarmi.

Chiaro segnale che non ha voglia di lavorare e vuole tornare a casa.

«solo altri cinque minuti e poi vado» risponde la mia ragazza, allontanandosi definitivamente da me e guardandosi intorno, notando come i ragazzi stessero già arrivando da tutte le parti

«film da me stasera?» chiedo poi distrattamente, leggendo un messaggio che mi è arrivato da Sam dicendomi che avrebbe tardato un po' perché la sveglia non ha suonato.
Alex però non mi risponde e ciò mi induce ad alzare la testa e capire il perché.

Appena alzo la testa, mi rendo conto che di fianco a noi è appena passata Kate Rooby, una snob figlia di papà che non ha un minimo pudore nel vestirsi, venendo sempre con maglie scollate, pancia scoperta e pantaloncini corti, mettendo in bella mostra seno abbondante e gambe slanciate.

«hey!» urlo infatti, schioccando le dita davanti agli occhi della mia ragazza.
La stronza ha, infatti, seguito con lo sguardo quella Kate fino a quando non è sparita dalla sua visuale, assumendo un'espressione favorevole e condiscendente, come se le stesse facendo i complimenti
«la vogliamo smettere?!» urlo ancora innervosita, mentre lei torna a guardare me, sorridendo maliziosamente
«sì, casa tua, va benissimo» mi risponde poi, come se non fosse successo nulla, aggiustandosi gli occhiali e incrociando le braccia
«no, adesso ho cambiato idea» rispondo nervosa, scendendo la muretto e andando verso l'entrata «vaffanculo» dico ancora, alzando il dito medio.

«andiamo, Pipes» mi sussurra poi, raggiungendomi a passo svelto prima che fossi entrata nell'edificio e prendendomi il polso delicatamente «non ti arrabbiare».

Con un rapido movimento, mi divincolo dalla presa di Alex, mi giro di scatto verso di lei, guardandola negli occhi e la prendo per mano con decisione, allontanandomi da lì e raggiungendo la serra, famosa per essere poco frequentata dai ragazzi.

La sbatto con decisione contro la parete della struttura che ospita piantine e alberi e mi allontano da lei, incrociando le braccia

«spiegami nei dettagli cosa facevi con le troie nei locali e soprattutto nei bagni» dico infatti convinta «spiegami che avresti fatto a quella che ci è passata vicino se non fossi stata insieme a me»
«cosa?» chiede lei di rimando, non capendo le motivazioni del mio discorso
«l'altra sera hai parlato di rimorchi e di categorie di ragazze» aggiungo ancora nervosa e anche in imbarazzo «e poi tu sei davvero brava...» continuo a dire «sai dove e come toccarmi, sai quali sono i punti sensibili...sembri esperta, mi spiego?»

«certo che ti spieghi» risponde lei con la solita arroganza, vantandosi delle sue abilità «ma potrei dire lo stesso di te» aggiunge ancora alzandosi gli occhiali sulla testa e sorridendomi beffardamente «insomma, sul saper toccare ed eccitare»

«smettila!» rispondo imbarazzata, guardandomi intorno, cosciente del fatto che nessuno l'ha sentita, ma mi fa sentire lo stesso a disagio e in imbarazzo «per favore, dimmi cosa facevi»

«cosa devo dirti, Piper?!» mi risponde però la mia ragazza esasperata da quella situazione che, lo ammetto, risulta un po' ridicola «non c'è bisogno di raccontare nulla» dice ancora nervosa, sbuffando e guardando altrove, non più me «era solo sesso»

Shall I compare thee to a summer's day?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora