TRA LE BRACCIA

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Nicolo

L avevo li, tra le mia braccia, fragile e indifesa.

Era proprio identica a quella volta in cui si era ubriacata. Le mie braccia la sostenevano , e dentro di me speravo che presto si sarebbe svegliata.

Quando i suoi occhi si aprirono, erano vuoti, sperduti in un isola lontana da noi.

La strinsi forte, e cercai di dirgli che io l avevo salvata, e che l amavo tantissimo.

I suoi occhi iniziarono ad accendersi e una piccola frase usci' dalla sua bocca incantata: "amore grazie".

La guardai, era cosi bella, con i suoi capelli castani che svolazzavano per il vento, la sua carnagione dorata, quel vestito bianco avorio, e gli occhi dolcissimi.

La presi in braccio e la buttai per terra, poi mi misi sopra di lei .

Sentivo il mio respiro affannarsi e confondersi con il suo.

La mia bocca e la sua si unirono, quasi attratte da una enorme forza di gravita'.

Smisi di respirare, e quei secondi, furono splendidi.

La sabbia entrava in noi, ma noi non ne facevamo caso e continuavamo a rotolarci, coccolarci e baciarci.

Avevo voglia di lei... lo spavento che avevo preso quel giorno era stato enorme, e anche in quel momento, non mi ero del tutto ripreso.

Solo lei aveva la magia di farmi dimenticare tutto e tutti.

Forse era per questo che l amavo.

Un altro bacio si scateno' e la pioggia inizio' a cadere sopra di noi.

Ma noi ci amavamo, e della pioggia, proprio non ce ne importava

UN ESTATE INDELEBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora