UN ESTATE INDELEBILE

MIA

Nicolò

Finalmente mi arrivò un suo messaggio, era due ore che aspettavo, e, sinceramente Mi stavo chiedendo se non gli fosse successo qualcosa.

Lo aprii e quello fu l attimo più brutto della mia vita.

Cazzo, come poteva dirmi che mi amava ma che la nostra storia Era finita?  No, lei mi amava, Lo vedevo nei suoi occhi, che si accendevano ad ogni mio bacio, abbraccio, io la vedevo, quella luce che si accendeva nei suoi iridi quando parlava di Me.

No, lei Non poteva avermi scritto quello....noi ci amavano, la nostra storia era stupenda.

Le emozioni che avevo provato con lei erano sensazionali.

Con le sue labbra, toccavo il Paradiso ,lo sorpassavo e poi non sentivo niente.

Io avevo sentito il suo corpo nudo sul mio, io avevo giocato con la sua lingua.

Noi ci amavano.

Doveva averla obbligata qualcuno.

Dovevo sapere, dovevo scoprire.

La chiamai...

Cazzo, la segreteria telefonica.

Corsi in spiaggia e ne parlai con gli altri.

Ragionammo per un po, poi capimmo che anche Sebastiano era partito per Londra.

Io diventai furente, non capivo più niente . So Solo che  andai alla stazione , presi un biglietto per Londra, e partii.

Lo odiavo, lui, Solo Lui poteva essere, Solo lui poteva rovinarmi la vita.Senza di lei mi sarei sentito perso, io sarei caduto, e nessuno mi avrebbe rialzato.

Poi quella notte abbracciati, dove la mia mano, esaminava ogni parte del suo corpo, dove i nostri corpi erano uniti in uno solo.

Lei era l aria, e senza, non avrei potuto vivere.

I miei occhi per la prima volta, si riempirono di lacrime, e ritornarono alla mente tutti quei ricordi di quella fottuta estate in cui mi ero per la prima volta, innamotato seriamente.

Quando la salvai dal mare in tempesta, quando la presi Nel suo stato di ubriaca, quando la coprii con il calore del mio corpo, quando La baciai sotto La pioggia, sotto le stelle, sotto l acqua, e anche sotto il sole al tramonto.

Io la amavo, senza di Lei, Ero finito, e non ce l avrei fatta.

Stavo andando a Lontra, e lei sarebbe tornata à casa con me.

Il vetro appannato del treno, mi fece scrivere: MARTA TI AMO.