la fuga, l'inizio di una nuova fine

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CAPITOLO REVISIONATO

-conviene andare di notte - dice
Ora siamo ferme a guardarci. Che strane che siamo.
Rebecca con i capelli lisci da un lato. All'inizio neri, poi azzurri. Il corpo liscio e opaco. E un occhio azzurro. Io con i capelli ricci e castani da un lato con le punte rosa. Il corpo liscio e lucido. E un occhio rosa. Ester con i capelli lunghi, lisci e biondi. Il corpo arruginito ai bordi e opaco e liscio all'interno. E un occhio verde.
Siamo un bella squadra.

Quella notte...

Ester apre piano la porta e ci avviamo verso l'uscita. Mentre camminiamo ci accorgiamo che Rebecca é sparita. Benissimo...
-ester abbiamo perso rebecca!-
- uff... Ma non poteva stare ferma?-
Sentiamo delle urla.
- oh cavoli- dico e mi metto le mani sulla bocca.
Camminiamo nei corridoi seguendo le urla. Non sembrano urla di dolore, ma di rabbia. Più ci avviciniamo più capiamo che le urla fanno un discorso. Quando arriviamo vicine alle urla ci accorgiamo che c'è una specie di L. Noi siamo nella linea corta, e se giriamo l'angolo e percorriamo la linea lunga ci troveremo nella stanza. Ester mi fa segno di stare in silenzio.
- TU STAI PEGGIORANDO TUTTO! IO NON CENTRO NIENTE IN TUTTO QUESTO E TU MI HAI FATTO ANCORA PIÙ MALE! LIBERACI NOI NON ABBIAMO FATTO NIENTE...-
Questa é la voce di Rebecca. Era lei che gli urlava. Io piango. Non voglio che le possa far male. Mentre ascoltiamo sentiamo un tonfo, e ci accorgiamo che rebecca é stata scaraventata della parete davanti a noi. Ha fatto qualche metro con la forza della spinta e poi si é schiantata contro il muro. Ha un coltello infilzato nella spalla sinistra, che le stacca quasi il braccio, e delle ferite sul costato. -Dentro di noi ci sono dei cavi in cui scorre una specie di sangue colorato. Quello ci porta energia- sussura Ester. Dalle ferite sta perdendo molto liquido azzurro. Ester con gli occhi lucidi le toglie il coltello e le fa un nodo su tutti i cavi che perdono. Rebecca si lamenta.
-durerà qualche ora- sussurra.
Vediamo un ombra che si avvicina. É nostro padre. Ester prende il coltello e glielo tira. Lo colpisce alla pancia e lui cade a terra. Mentre cade tira il suo coltello che si infila nella gamba di Ester. Lei quasi non se ne accorge. Io la guardavo stupita.
- hai fatto male alla mamma e alla loro mamma. Hai fatto male a me e  alle mie sorelle. Hai fatto male a tutti, e ora tutti hanno fatto male a te. Mi dispiace che debba finire così ma l'hai voluto tu.-
Lui era morto. Morto per sempre. Era finita. Ma ora Rebecca non ce l'avrebbe fatta. Era troppo tardi.
- emma dammi una mano. L'uscita é qui vicino. Trasciniamola per le gambe-
-sopravviverà?- chiedo
Sospira e dice:
-si-
-e tu?-
- anche. Adesso lega questi cavi.-
Sta perdendo liquido verde, e le lego i cavi che uscivano dalla gamba.
Trasciniamo Rebecca fuori di qui. Entriamo in un cunicolo e usciamo fuori. Dobbiamo arrivare a casa senza farci notare.
Poco dopo arriviamo a casa, quella casa dove stavo rinchiusa. Mettiamo Rebecca sul divano.
-emma prendi questi cavi e uniscili con l'accendino e con il nastro adesivo- dice prendendo i cavi della gamba. In dieci minuti ho finito.
-così dovrebbe andare- dice
Il braccio di rebecca lo tenevo io.
-inizio subito- dice
Rebecca muove solo gli occhi. La vediamo che si guarda intorno.

Due giorni dopo...

Ester sta finendo di lavorare a Rebecca. Ha dovuto staccare il cavo vocale perché non riusciva a ripararla sentendola urlare.
-so che sentirai comunque dolore, ma per me é straziante sentirti disperare- le disse
In ogni modo sta finendo di unirle il braccio. Almeno non sanguina. Mi ha dato una saldatrice e le ho unito le ferite al costato. Ora sta finendo di saldarle il braccio. Rebecca intanto dorme. Ester le riattacca il cavo vocale e dice;
-non so fra quanto si risveglierà, ha perso molto liquido, e il nostro non si rigenera subito. Ho ne messo un po' di nuovo, e dovrebbe andare bene. -

Dopo qualche ora

-ester si sta svegliando!
Rebecca sta aprendo gli occhi...
-che é succede?- sussurra
-é una lunga storia, e non é il momento di raccontartela. Riesci a muovere il braccio?- dice Ester
Lei lo guarda e muove piano le dita e il polso.
-ok, va bene. Ti fa male?-
-si e tanto-
Io le guardo stupite. Non voglio disturbare.
-emma vieni qui- dice Rebecca
Io ho un po' di paura.
-hai avuto paura? Dimmi la verità-

- no, tanto peggio di prima non poteva andare- dice atona Ester, forse proprio perché Rebecca sembrava essersi dimenticata di lei
-

beh io si, ma sapevo che ester ti avrebbe aggiustato. Però io non ho fatto niente e tutto merito suo.-
-grazie ad entrambe...- dice
-ma il suo braccio..?- chiedo piano
-credo che tornerà a posto. Anzi ne sono quasi sicura.- dice ester mangiando dei cereali al cioccolato
Guardo rebecca e lei dice:
-emma hai sentito ester, andrà bene. E ora voglio i cereali anche io.-
É finita a cereali per tutti. Erano scaduti ma più di un mal di pancia non poteva succedere niente.

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É stato impossibile ma ce l'ho fatta... Se vi é piaciuto schiacciate la stellina🤩🤩🤩⭐⭐

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