Quante volte abbiamo pensato che era un semplice scherzo, una cosa banale, da niente. Qualcosa che "ma si, non se la sarà mica presa".
Eppure lei soffriva, cazzo se soffriva. La vidi tempo prima, che stava male, e non avrei mai pensato di poterle, in qualche modo dare una mano.
Io, che sono sempre stato negato a qualsiasi tipo di relazione, mi trovavo ora, perso negli occhi di colei che amavo.
Ma sentivo che qualcosa non andava, un sentimento tenebroso abitava nella mia anima.
Ma non ci devo peso, io stavo con una delle ragazze più belle dell'istituto. Tanto belle quanto paranoica, ma nonostante questo io l'amavo, e anche molto.
Non avrei voluto farle del male, forse non avrei dovuto neanche. Ma quel sentimento che spingeva in me da ben, due anni a questa parte è riuscito ad avere la meglio. Com'era possibile? Cosimo me lo disse infinte volte.
"Tu la rovinerai, non è fatta per te!" E io non lo ascoltavo, troppo convinto, che alla fine, dovevo dimostrare di essere il migliore.
Lui stesso mi disse di continuare a fare rap, perché allora, mi diceva di lasciar stare una delle ragazze che amavo? O almeno, che volevo con me in quel periodo?
Non so come sia potuto capitare, forse una svista, forse un momento di puro egoismo che dovevo sfogare, o forse semplicemente me, che non sono pronto per amare una persona. È difficile entrare nel cuore di qualcuno, ma allo stesso tempo, è difficile uscirne.
Non so se ero innamorato, all'epoca mi risultava difficile dedurlo, tra i continui problemi con i gruppetti nella Barona, lo studio (o almeno quello che credevo si potesse chiamare così) il rap, non avevo tempo per capire se davvero l'amassi.
Ero troppo piccolo per capirlo.
Eppure quel giorno, ora, pensandoci, lo ricordo bene, anzi, benissimo. Ero ancora in hangover dalla festa precedente. I ricordi erano confusi, eppure ricordo una ragazza dai capelli scuri, che mi circolava attorno. La mente continuava (e continua delle volte) a ripetere che fosse la mia donna, la mia attuale ragazza.
Ma non era così. Era una delle ragazze che si vedevano in giro, e che, come sempre mi sono fatto e rifatto più volte.
Ma quella sera non avevo pensato di certo, ero troppo poco lucido per farlo.
Eppure, lo feci. Ci andai a letto.
Avevo tradito quella ragazza, che per due anni è sempre stata al mio fianco. Sempre.
Ma non lo ricordavo, per niente.
Quando andai da lei, e vidi quei occhi così distrutti mi fecero capire immediatamente che non era lei...
Come rimediare?
Non esiste rimedio, il tradimento è qualcosa che ti rompe dentro, nell'anima, qualcosa che nonostante tutto puoi metterci una toppa sopra, e così sembrava fosse accaduto.
Lei era andata avanti, e io fui felice per lei. Aveva un nuovo compagno, e aveva completato gli studi, proprio come me.
La vita delle volte è strana.
Io facevo i soldi col rap, finendo in radio e lei soffriva, l'uomo o meglio quell'essere che le era affianco non faceva nient'altro che maltrattarla. O almeno così dicono, io non ne ero a conoscenza.
Fin quando, qualche anno fa, la rividi.
Camminava a testa bassa, sperando che nessuno la potesse riconoscere, ma quando la vidi, e vidi quei capelli biondi, non avevo dubbi. Così la fermai, parlai un po' con lei e mi accorsi di una cosa.
I suoi occhi verdi erano coperti da uno ematoma violaceo. Quando provai a chiedergli la provenienza di esso, lei scappò. E io non riuscì a raggiungerla
Sperai di poterla rivedere, in qualche modo. Ma non fu così, mi giunse alle orecchie che una ragazza, dai capelli biondi e diversi ematomi sul braccio si era uccisa, mi sentì colpevole, colpevole di aver reso, in parte la sua vita un incubo. Ma io non avevo fatto niente, quella persona che le era stata accanto aveva rovinato il suo fragile equilibrio che aveva trovato con me.
La porto con me sempre, sul palco, nei privè, nei backstage, negli instore.
Sempre, i suoi occhi verdi sognanti sono sempre con me.
Nonostante la vita sia stata ingiusta, nonostante io, sperassi potesse essere felice.
E niente cancella, tu sappi che ti porto dentro in eterno
Anche se è scaduto il nostro tempo
