Di pregiudizi nella mia vita ne ho dovuti subire anche tanti, troppi. Tutte quelle persone che hanno sempre pensato di essere superiore a me, per il mio "difetto" mi hanno sempre fatto ridere.
Credevano di essere superiori a me in questo "normali","sani" quando alla fine io come loro stavo bene, non li capivo e il mio essere timido non faceva altro che peggiorare le cose, invece di rispondere in modo spavaldo come avrei fatto ora, rimanevo in silenzio.Ho sbagliato, e di questa cosa me ne pento. Avevo la mia possibilità di farmi rispettare e per questa maledetta timidezza non mi permetteva di fare niente.
Fortuna che è arrivato il rap, e assieme a loro sono tornati amici veri. Gente come Emiliano, che ormai conosco da una vita. Siamo cresciuti assieme e ne abbiamo passate di vicende.
Il rap non ha fatto altro che darmi la conferma che, in un modo nel altro sarei riuscito a riscattarmi, lo avevo promesso a me stesso e alla mia famiglia. Li avrei portati in alto, e tutte queste cose che hanno dovuto subire per colpa mia, sarebbero scoparse. Le famose farsi "è intelligente ma non si applica” sarebbero scomparse e rimpiazzate con le frasi "cazzo ma sei forte".Ce n'è voluto di tempo, di pazienza, di sacrifici per arrivare dove sono adesso. Adesso ora tutti vedono come un "veterano del Rap" come un Dio. Ricordo ancora le frasi che sentivo nei centri sociali prima di qualche rissa, ricordo la gente che mi derideva e che ora se mi incontra mi chiede la foto. Questa è una delle rivincite più belle e soddisfacenti della mia vita.
Sono felice che nonostante tutti i dispiaceri che ho creato ai miei genitori, sono riuscito a vederli con gli occhi pieni di orgoglio.E sono sicuro che mio padre, ovunque sia, la pensi ancora così. Spero veramente che sia ancora orgoglioso del suo unico figlio, nonostante non abbia fatto ciò che lui desiderava. Ma anche se non gliel'ho mai detto, ho sempre stimato mio padre, era una di quelle persone insolite, ma uniche. Che nella loro unicità sono riuscite ad arrivare lontano.
Non saprei bene come riassumere la mia vita, perché è stato tutto un susseguirsi di fatti che mi hanno fatto arrivare dove sono ora, in una villa enorme in Svizzera, a sorseggiare del thè verde dopo una serata abbastanza importante.
Delle volte mi ritrovo a pensare a questa generazione, alle persone che mi seguono, ai bambocci che mi insultano e altra gente del genere.Al fatto che io alla loro età neanche ci pensavo a fare il "rapper" o a fare lo "youtuber" roba che ora tutti i bambini vogliono fare, ma non capiscono che è molto più difficile di quanto pensano, e quando finalmente lo capiscono, iniziano ad insultare la gente più grande e soprattutto famosa perché ha le palle.
Io forse dò troppa importanza a questa gente, ma venire insultato dal primo rapper fallito, sinceramente mi sembra assurdo.Io vorrei solo che tutti questi ragazzini, invece che "deridermi" per via di alcune cose accadute sui social, o per alcune mie risposte date che uscissero. Che andassero al muretto, che fumassero erba con gli amici e si facessero il culo per fare quello che ho fatto io.
Invece che perdere tempo a fare i finti gangstar sui social.Questa generazione, a parer mio, non ha futuro.
Margherita per il sociale